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IN 74 PER ESPELLERNE 29

Dalla prima pagina di Repubblica di oggi, 18 Gennaio: “Il piano di volo è da Roma Fiumicino a Hammamet, con scalo a Lampedusa e Palermo. L’aereo è un charter della Bulgarian Air affittato dal Viminale. I tunisini da espellere sono ventinove e settantaquattro gli “accompagnatori” tra agenti, funzionari, medici, infermieri, garanti dei detenuti. Una spesa stimata in 115 mila euro. Così il 19 maggio scorso sono stati riportati ad Hammamet 29 migranti irregolari”.
Così funzionano le cose nel nostro Paese. Con questi costi, con questo strepitoso dispendio di personale (74 a 29) lautamente retribuito grazie all’esigenza dei rimpatri. A conferma che non sono solo le coop a guadagnarci coi migranti. Ma, appunto, anche agenti, funzionari, medici, infermieri, garanti dei detenuti (che ci sarà da “garantire” loro durante un paio d’ore di volo?)
Un Paese serio ed efficiente, che non colga qualunque occasione per speculare, li mette sul volo diretto Roma-Hammamet e paga 29 biglietti. Punto.
Con queste modalità e questi costi c’è da augurarsi che i rimpatri di massa non avvengano mai, perché comporterebbero un ulteriore sostanzioso aumento della pressione fiscale a carico dei cittadini contribuenti.
Non solo. Immaginiamo che mai venga attuato il piano Minniti che vuole imporre i lavori socialmente utili a tutti i richiedenti asilo. Quali sarebbero i costi? Quanto il personale mobilitato e pagato per attuarlo? Chi e come e in quanti andrà a prendere ogni giorno casa per casa le decine di migliaia di migranti che godono della tanto decantata “accoglienza diffusa”? Cosa succederà ai primi (scontati) infortuni sul lavoro?
Meglio lasciar perdere…

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