Grande attesa per il voto on line degli iscritti al Movimento 5 Stelle che dovranno conferare o meno la leadership di Luigi Di Maio dopo il molto deludente risultato elettorale.
Ma, più interessante ancora, sarebbe un voto on line che confemi o meno Papa Francesco al vertice della Chiesa cattolica.
I media infatti stanno evidenziando i grandi contrasti all’interno dei grillini. Per pudore invece oscurano i contrasti altrettanto diffusi tra la base e il vertice della Chiesa. Ma fino ad un certo punto.
Il Corriere, sia pure senza grande risalto (fondo pagina 12, senza richiamo in prima…), ha pubblicato l’intervista al cardinale Gerhard Muller il teologo tedesco già custode dell’ortodossia cattolica che si scaglia contro il “cerchio magico” di Bergoglio e dichiara:” La Chiesa sbaglia, con Salvini bisogna dialogare”.
Il sociologo Luca Ricolfi afferma: “La popolarità di Francesco è sopravvalutata. Per molti cittadini il Papa è più l’unico leader che è rimasto alla sinistra che non il capo della Chiesa cattolica”.
Sempre sul Corriere Galli della Loggia scrive: “IL rosario impudicamente agitato da Salvini senbra aver avuto sul voto cattolico (se ancora esiste) un richiamo più vasto degli ammonimenti di una Chiesa in caduta libera di credibilità per il silenzio sulle malefatte sessuali dei suoi membri e per la sconsiderata richiesta di un’accoglienza senza limiti nei confronti degli immigrati”.
Tanto sconsiderata che nessun partito italiano la sposa, basti pensare alle politiche migratorie messe in atto dall’allora ministro Minniti…Quindi ultimo leader Francesco, non della sinistra, ma dell’estrema sinistra catto-comunista.
Interessante (?) il referendum su Di Maio. Ma ci starebbe tutto e sarebbe assai più pregnante un voto on line anche su Francesco; magari riservato ai pochi che certifichino l’iscrizione, cioè la presenza domenicale nelle chiese.
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