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VIOLENTAVA IN ATTESA DELL’ASILO…

 

E’ diventato un caso nazionale quanto successo in un piccolo centro di accoglienza in un piccolo comune del padovano, a Tribano: un richiedente asilo nigeriano di 26 anni, arrivato nel nostro Paese da 4 mesi, attraverso la rete e riuscito a sedurre una ragazza della Repubblica Ceca di 22 anni convincendola, con una falsa promessa d’amore di matrimonio, a raggiungerlo nel centro di accoglienza.

Dopo di che l’ha segregata in una stanza, picchiata e violentata per ben 11 giorni. Senza che nessuno si accorgesse di nulla: né gli altri ospiti in attesa dell’asilo, né la cooperativa Edeco che dovrebbe gestire il centro di accoglienza e controllare cosa succede al suo interno.

Lei alla fine, tramite un cellulare, è riuscita mandare un messaggio di aiuto su Whatsapp e sono intervenute le forze dell’ordine a liberarla.

Lui ora è accusato di sequestro di persona, violenza sessuale e anche rapina; perché ha pensato bene pure di rubarle le 50 mila corone (pari a 2 mila euro) che la ragazza si era portata dalla Repubblica Ceca.

Scrive un quotidiano locale. “Quello che si compie nella campagna di Tribano è il dramma di due solitudini. Lui che scappa dalla sua terra per cercare una prospettiva migliore in Europa…”. Ma certo: povero ragazzo africano – con i tempi così lunghi per ricevere una risposta alla richiesta d’asilo – qualcosa doveva pur fare! Magari sequestrare, violentare e rapinare una giovane donna; tanto per ingannare l’attesa!…

No. Il dramma della solitudine è uno solo, quello della ragazza ceca.

Il sindaco di Tribano, Massimo Cavazzana, è infuriato anzitutto con la coop che non ha effettuato nessun controllo sui suoi ospitati. Ed ha ragione.

Ma rendiamoci conto che certi criminali efferati non riescono a controllarli nemmeno le forze dell’ordine, figuriamoci un’associazione privata di “volontari”, spesso sottopagati dal vertice che incassa i contributi.

Il problema di fondo è ben più vasto del ruolo pur esecrabile delle coop: purtroppo non arrivano solo santerellini, vittime del dramma della solitudine o della miseria o della persecuzione. Con loro entrano anche fior fior di delinquenti; capire e separare i primi dai secondi; questi ultimi controllarli, prevenire i loro crimini efferati, è un’impresa impossibile.

Almeno diciamocelo: accoglienza impresa impossibile, in Italia come in tutti gli altri Paesi europei. Oppure possibile ma solo pagando il prezzo che è stato pagato (da ultimo) a Tribano.

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