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IL G20 DEI BANAL GRANDI

Un noto personaggio veneziano Valeri Manera, promotore del premio Campiello, aveva un fisico imponente ma una struttura culturale non altrettanto: spesso diceva banalità. E per questo fu soprannominato il “Banal Grande”.

Espressione ripresa dal Fatto che ha titolato in prima pagina: “Il G20 dei Banal Grandi”.

Arduo non essere d’accordo. Un vertice mondiale che non dice nemmeno la data ipotetica per por fine alle emissioni. Doveva essere imperniato sul contrasto ai cambiamenti climatici e alla fine indica il 2030 per limitare la temperatura a 1 grado e mezzo.

Per il resto sceneggiate: la monetina alla fontana di Trevi, la foto con medici e infermieri e via dicendo. Mario Draghi, ovviamente, ne è uscito bene: tutti a fargli i complimenti, anche perché prima di lui premier l’Italia contava zero a livello internazionale. Ma, per il resto risultati ben pochi.

Gli accordi internazionali sono complicati. Ci sono contrasti evidenti come quello che contrappone la Cina all’Occidente. Tant’è che l’accordo sui dazi è stato raggiunto tra Usa e Ue, ma non con la Cina. In ogni caso qualche accordo lo fai con trattative sottobanco, non con le mega sceneggiate pubbliche.

Che poi ci son problemi che non ti risolve il vertice internazionale ma che ciascun Paese deve affrontare. Esempio: i cittadini sono più preoccupati per l’aumento delle temperature o per il mancato aumento delle pensioni? In un Veneto, tanto per dire, dove un pensionato su due prende meno di mille euro al mese e deve affrontare la crescita impetuosa delle spese, dalle bollette ai carburanti.

Comunque è finito il G20 dei Banal Grandi. Non a caso svoltosi pochi giorni prima della Festa dei Morti…

Interessante anche il titolo del Tempo: “Ci prendono per gretini”.

 

45 commenti - 2,012 visite Commenta

Silvestro

Ma alla fine questo G20 è stato un successo oppure il solito bla bla.
I commenti sono contrastanti tra chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi lo vede mezzo vuoto.
Personalmente preferisco un atteggiamento moderatamente positivo. E’ ovvio che non si possono eliminare rapidamente incrostazioni, contrasti e interessi specifici e contrapposti, ma ci sono almeno due o tre punti positivi.

Il primo è che finalmente si è consolidata la convinzione che il problema del clima non è un fatto naturale ricorsivo nei secoli (come sostiene ZWIRNER) ma c’è una grande influenza dell’attività umana che va modificata.

Il secondo è la prevalenza del principio della multilateralità. Esaurito il rigurgito sovranista (Trump ne era l’alfiere) è prevalsa la consapevolezza che da soli (anche con il contributo del covid) i problemi globali non si risolvono autonomamente e nemmeno si possono imporre ad altri.

Il terzo, anche se vago nei tempi, è un impegno convinto, a contribuire per una riduzione della temperatura del globo.

Ovviamente conteranno soprattutto i fatti, ma prima ancora delle iniziative, per facilitare decisioni comuni andranno rivisti una serie di atteggiamenti.

Ps: Stavo pubblicando il post, prima di questo topic ma, per ora, mi sembra possa andar bene ugualmente.

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martello carlo

@SILVESTRO – Novembre 1st, 2021.
Se non fosse già chiaro, ZWIRNER adora i titoli ad effetto, cosa apprezzabile se non lo costringessero a seguire una strada conseguente, magari senza troppa convinzione: BANAL GRANDE conduce a concludere con l’inutilità di una sfilata di moda con abiti che verranno dismessi il giorno dopo, il che non gli dispiace poi tanto dal momento che non crede molto alla crisi climatica, ritornando spesso sulla GROENLANDIA e sulle DOLOMITI.
A questo proposito vorrei consigliare a tutti il documentario dell’USI “l’Italia 10000 anni fa”, nell’ultimo periodo dell’era quaternaria, l’era del grande freddo, freddo tale che il livello del mare si era abbassato di 130 mt, trasformandosi in ghiacciai: si poteva andare tranquillamente a piedi dell’attuale Ancona dove sfociava il PO, fino a SPALATO. Ciò nonostante si sono potuti riscontrare periodi di caldo intenso, anche a livello degli attuali picchi.
Con ciò, non voglio sposare alcuna tesi sulle cause dell’attuale situazione climatica, ma aprire qualche riflessione e qualche dubbio che fanno sempre bene: GRETA diventerà vecchia anche lei, come tutti, sperando che nel frattempo non crei troppi guai.
Sono d’accordo con te nel vedere il bicchiere mezzo pieno, lasciando però perdere derive politico/economiche su MULTILATERALISMO e SOVRANISMO, su cui ci sarebbe molto da discutere, puntando invece su alcune cose concrete, come concreta è stata le decisione di non fissare una data precisa agli obiettivi.
Draghi dice che i soldi ci sono: bene, la TECNOLOGIA sarà l’unica possibilità di salvezza, ma attenzione a non far loro, prendere strade sbagliate come il puntare e sperperare tutto esclusivamente sull’auto elettrica e similari.
L’idrogeno ed il nuovo nucleare sono la soluzione definitiva del problema energia pulita, peccato che i soliti ignoranti radical chic ( i più pericolosi tra gli ignoranti ) subito innalzino le barricate contro una PAROLA senza sapere che si parla di NUCLEARE A FUSIONE e non a FISSIONE: su queste 2 tecnologia bisogna puntare tutto riducendone i tempi di realizzazione, come è stato fatto da TRUMP per la realizzazione del vaccino anticovid: convocazione di tutte le big pharma nel giardino davanti alla casa bianca, e 13 MLD sul piatto. ENI è all’avanguardia nella fusione e parla di 2030; puntandoci sopra potrebbe essere la salvezza alla svelta.
La sfida è quanto mai interessante, basta non limitarsi riecheggiare i BLA BLA BLA GRETINI privi di soluzioni concrete, recependone, mediati, solo gli stimoli.

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Simone

Principali criticità della fusione nucleare:

1) CALORE. La prima criticità consiste nella temperatura altissima (150 milioni di gradi) che il plasma raggiunge. E’ vero che tali temperature e anche di più fino a 1 miliardo di gradi, vengono raggiunte negli esperimenti del CERN di Ginevra. Ma è altrettanto vero che ciò avviene in un impianto super controllato e dai costi astronomici il LHC (Large Hydron Collider) e avviene per frazioni di secondi e non per mesi e anni continuativamente come la produzione di energia da fusione richiederebbe. Nessuno sa cosa potrebbe succedere se le sospensioni magnetiche di questo plasma bevenissero meno ed esso invece di fluttuare nel vuoto dovesse entrare in contatto con la materia.

2) RADIOATTIVITA’. La seconda criticità è che comunque il processo di fusione genera scorie radioattive anche se meno durature di quelle della fissione, ma sempre per periodi superiori di 8 / 10 volte alla durata media della vita umana.

3) COSTI. La terza criticità è relativa ai costi. Il reattore di ITER è già in ritardo di 5 anni rispetto alla tabella di marcia iniziale e i suoi costi sono nel frattempo triplicati. Si tratta di una ricerca costosissima e ad altissimo rischio alla fine della quale potremmo aver speso miliardi per niente. Miliardi che potevano essere magari impiegati per la transizione verso l’energia solare. Inoltre vanno considerati altri fattori imprevedibili sul lungo periodo che potrebbero intervenire nel frattempo vanificando tutti gli sforzi effettuati: ad esempio ammettiamo che si sviluppasse la fotonica (che consiste nel produrre energia direttamente dai fotoni che arrivano in quantità mostruose dal sole anziché convertendoli in elettroni come attualmente fa il fotovoltaico), oppure che si riuscisse a sfruttare in modo commerciale il magnetismo gravitazionale dell’orbita terrestre. Tutte tecniche che teoricamente hanno le stesse probabilità di successo della fusione nucleare.

4) MODELLO. La quarta criticità, e relativa al modello energetico. Anche ammesso che nel 2050 o (più probabilmente nel 2100) , la fusione funzionasse, si tratterebbe pur sempre di un processo di produzione energetica iper verticistico estremamente centralizzato e specialistico che escluderebbe il cittadino comune e la Piccola e media impresa dalla produzione energetica mentre con le attuale tecnologie solari si potrebbe permettere all’essere umano di raggiungere la propria sovranità energetica a costi irrisori, se solo tali tecnologie venissero adeguatamente incentivate. Pensiamo ad esempio a quante scuole o edifici pubblici potrebbero beneficiari di interventi di efficienza energetica con i 30 milioni di Euro che la Regione sarebbe tenuta a corrispondere per ottenere il progetto a Brindisi, dovendo per di più cedere la proprietà della Cittadella della Ricerca, smantellando tutte le attività meritorie attualmente svolte come per esempio la ricerca sui nuovi materiali o il riciclo industriale e la realtà virtuale del CETMA.

5) ENERGIA. Infine c’è la criticità dovuta al carattere estremamente energivoro della ricerca sulla fusione nucleare. Ci vorrebbe una centrale convenzionale di grandi dimensioni (tipo quella di Cerano) per alimentare il progetto e tenerlo in funzione 24 ore su 24 per l’intera durata del progetto. Le quantità di energia necessarie per decenni, e i costi imprevedibili, che verrebbero distratti da ben altre iniziative sociali e industriali, sono incalcolabili.

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Simone

Mettiamoci bene in testa che i rischi zero non esistono, come ci dovrebbe aver insegnato la storia (che ci ostiniamo a non imparare e soprattutto a non capire).
Ma la cosa che mi pare davvero evidente e che prima o poi dovremo affrontare come essere umani (attuali) è se siamo arrivati al punto in cui piuttosto di mettere in discussione (per poi cambiarla radicalmente o quasi) il nostro stile di vita metteremmo a repentaglio il futuro dell’umanità. Come dei veri e propri tossico dipendenti. Non credo infatti si tratti di ingenuità, ma di vere e proprie idee pervase di vero e proprio marciume ideologico intriso di pensiero unico, che formalmente si differenzia tra gli uni e gli altri fa sfaccettature a conti fatti ben poco importanti.

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Mario56

Tanto per non smentire mai l’indifferenza che hanno verso l’ambiente ed il clima che sta rapidamente mutando,
LA GIUNTA DI CENTRO DESTRA ( o meglio, di ESTREMA DESTRA FASCISTA) di Anguillara ,
ha attribuito al dittatore BOLSONARO la cittadinanza d’onore,
per i meriti di aver disboscato l’Amazonia, incidendo significativamente sul clima.
La destra italiana, e veneta nel caso specifico
DOVREBBE VERGOGNARSI AL CUBO.

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martello carlo

Confessatelo da bravi odiatori certamente avreste preferito che fosse morto nell’attentato ( fascista naturalmente )

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marco.com

post incommentabile
Banal Grande è zwirner che non sa che pesci pigliare e la butta sul qualunquismo di livello infimo
zwirner non sa che pesci pigliare perchè ha sempre dimostrato di non credere che ci sia relazione fra riscaldamento globale e attività umane, responsabili dell’aumento della CO2
allora, siccome non sa che pesci pigliare, adesso pretenderebbe una risposta immediata ? Cos’è un neo adepto di Greta ? Ma andiamo …..
Ovvio che i cittadini siano più preoccupati dell’aumento delle bollette e allora che proposte ci dà egregio zwirner? Interventi dello stato? Razionamento dell’energia? Guerra per accappararsi quel che c’è ?

per il resto ha già detto tutto Silvestro:
1: generale presa di conoscenza del problema (come per i vaccini e in green pass: zwirner rimasto sulla sponda dei negazionisti)
2: sovranisti senza speranza: il pianeta è uno e non divisibile ed immobile nelle etnie oggi presenti

Poi, Simone, dovrebbe dirci a quale modello alternativo pensa?
Non rinunceremo MAI alle comodità. Anzi cercheremo di aumentarle. Ed è giusto, ovvio perchè naturale che sia così. Non rinunceremo MAI a ricercare forme di soddisfazione dei sensi. Le risorse della Terra non sono infinite, ma potrebbero più che bastare per una popolazione che abbia messo sotto controllo l’aspetto demografico.

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Simone

Lo sviluppo (che è altra cosa rispetto al progresso, che ingloba in sé un aspetto ed un miglioramento sociale effettivo) è la causa principale dell’aumento demografico e della situazione di emergenza climatica cui ormai solo un cieco può per l’appunto nascondere. Il rapporto è direttamente proporzionale, insieme al concetto di mercato di massa. Iniziamo ad ammettere questo. Una volta creata questa base di coscienza, e solo dopo questo, si potrà discutere del resto. Scartando tra le altre cose certe forme di politically correct che portano a negare i limiti che ci ostiniamo a non capire della natura e che ci porta a pensare di poterci comportare come dio senza avere la sua esperienza e limitati dalla nostra (temo irrecuperabile) avidità.
Inutile, in altre parole, dire che il riscaldamento globale è causato in misura decisiva dalle attività umane (nello specifico quelle crescenti dell’ultimo secolo) per poi voler continuare sostanzialmente con la stessa dottrina.

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marco.com

salvini che accoglie e solidalizza con bolsonaro
libero di farlo, liberi di dire che è un showman pericoloso e da evitare come a peste

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martello carlo

Molto interessante.
La materia però è in costante e veloce divenire: non so se i tuoi dati siano aggiornati. Quanto ho scritto sul nucleare per fusione è tratto da un articolo del “sole24” del 8/9/21 dal titolo “Nucleare pulito, Eni inaugura l’era della fusione a confinamento magnetico” in cui si parla di PRIMO TEST AL MONDO del magnete con tecnologiasuperconduttiva HTS, di un primo impianto sperimentale nel 2025 e disponibilità dell’energia dal 2031 con un impianto di taglio industriale ( ARC ).
Tale tecnologia consentirebbe di costruire impianti compatti, semplici ed efficienti, abbassandone i costi.
Gli impianti avranno le dimensioni di una normale centrale a gas.

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Mario56

Fedriga attacca senza mezze misure i no vax – no green pass …
Giorgietti affonda Salvini , senza girarci troppo intorno
LEGA È ARRIVATA LA RESA DEI CONTI .
Ormai attaccarsi a Bolsonaro è come attaccarsi al collo della bottiglia per il beone.

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Silvestro

‘Se vogliamo discutere di un problema globale la riflessione andrebbe fatta su scenari globali e concreti.
La Cina, assieme all’India sono complessivamente qualsiasi 3 miliardi di persone (6 volte più dell’Europa) che per migliorare le loro condizioni devono produrre e consumare energia. Questa energia viene prodotta ancora in larga parte da centrali a carbone. La loro produzione (acciaio, alluminio e servizi) viene esportata soprattutto in Occidente che, con lo scambio commerciale, è quello che sostiene l’economia di quei paesi.

Se questi Stati dovessero ridurre drasticamente le emissioni di C02 dovrebbero chiudere numerose centrali a carbone e, da un lato si bloccherebbe la loro l’economia, ma dall’altra l’Occidente avrebbe gravi difficoltà perché privo di quei materiali che sono la base di molti processi produttivi.

Sul “nucleare pulito” nelle sue varie forme, non ho informazioni aggiornate, ma mi sembra che siamo ancora in una fase sperimentale con tutte le incognite relative. Tempo necessario per una produzione diffusa? anni, lustri, decenni e intanto …
Intanto il paradosso potrebbe essere che l’occidente è “costretto” a consumare per evitare di rimanere senza componenti essenziali per la nostra produzione mentre interi continenti si ridurrebbero alla fame.

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maria perlin

secondo me “Lo sviluppo la causa principale dell’aumento demografico e della situazione di emergenza climatica” lo condivido quasi. Direi che è l’incremento demografico che causerà una sempre più grave emergenza climatica (l’incremento demografico avviene a prescindere, basta guardare i cd paesi poveri). Un conto è sostenere un certo benessere a 2-3 mld di persone un altro 5-6 e oltre. O si abbassa per tutti il consumo di energia oppure è necessario duplicare, triplicare la produzione per alzare il benessere di tutti. Ho colto l’occasione per dire che, questo in Cina lo sanno da 20 anni minimo. Anni fa lessi un report (di cui nessuno parla-o nessuno consce- o fatto sparire) che diceva che già qualche anno prima del 2010 in Cina è stato pianificato il raddoppio delle già numerosi centrali nucleari -a fissione- entro il 2050 o giù di lì ignorando totalmente qualsiasi problema relativo a scorie, incidenti, costi etc. Pensa cosa gliene frega delle menate della Greta e del principe Filippo, e dei climatologi più o meno catastrofisti. E le tonnellate di plastica galleggianti nel pacifico di chi saranno (in percentuale)?? e come fanno a lavorare tutte quelle tonnellate di litio e altri metalli più o meno rari e/o pericolosi che noi non potremmo lavorare se non con vincoli ecologici a costi insostenibili (nei loro confronti). Abbiamo individuato in Europa numerosi siti da cui estrarre litio per renderci quasi indipendenti per qualche decina d’anni, ma nessun sito può partire in quanto l’estrazione e la lavorazione in maniera ecosostenibile non sarebbe nemmeno lontanamente paragonabile a quello che fanno i Cinesi in tutto il mondo. E ogni sito ha un comitato di tipo Nimby che blocca qualsiasi avanzamento. Viene quasi da pensare che il solito club (diciamo la Spectre) che governa il mondo abbia delegato tutto ai cinesi per semplificarsi la vita. La più grande fabbrica di automobili in Cina, almeno fino a qualche anno fa era la Volkswagen. Nonostante il Pil a 2 cifre la Cina non vuole nessun emigrante economico, politico o perseguitato, ma da lì si continua ad emigrare. Molte cose non tornano e tutti i giganti sembrano non vedere e nessuno ne parla in questi termini, anzi … fanno affari d’oro e si piangono addosso nei vari summit, G20 etc

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Silvestro

Cara MARIA, il problema cinese non è una questione di “spectre” o di delega dei grandi alla Cina.
E’ un problema di convenienza e di mentalità.
La Cina sotto il profilo industriale (non quello politico) è una grande azienda dove un gruppo risstretto di dirigenti decide cosa produrre e come investire. Una macchina industriale di centinania di milioni di persone di straordinarie efficenza e rendimento con il risultato di produrre ed esportare a costi decisamente inferiori a quelli di qualsiasi altro Paese. La Cina, quindi è il fornitore più conveniente di chiunque altro competitor mondiale; e questa è la CONVENIENZA.

L’altro aspetto,è la comvizione ancora molto diffusa che l’inquinamento ed il dissesto del territorio a fini pruduttivi più è lontano e meno ci riguarda e ci coinvolge: in due parole sono fatti loro.
E questo è un aspetto culturale che non ci possiamo più permettere: cioè la MENTALITÀ.

C’è anche l’aspetto demografico che ancora una volta la Cina ha affrontato fin dal 1979 con l’introduzione del ‘figlio unico’ che la dice lunga sulla loro capacità di pianificare e realizzare.
Una norma rivista dal 2016 quando si sono accorti che il costo sociale dgli anziani rispetto alla forza lavoro si sarebbe rivelato insostenibile.

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Mario56

Vedo che sei un patriota e ami il tuo Paese.
Dunque lascia perdere questa destraglia fascista che METTE I BASTONI TRA LE RUOTE ALLA RIPARTENZA.

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martello carlo

@ Gatón Novembre 4th, 2021

Il tuo intervento è quanto mai inopportuno, per non dire sovranista e populista che ci ricorda una vittoria che faticosamente stiamo cancellando nell’alveo dottrinale della CANCEL CULTURE.
Caro GATON, mettiti il cuore in pace, la GRETA e le nuove generazioni ci dicono che abbiamo sbagliato tutto, ma proprio tutto: lo sviluppo non è progresso, il benessere fa schifo e sbagliato perfino sesso, quindi è meglio eliminarlo.
Colombo ha sbagliato tutto pure lui con le sue idee antiterrapiattisti, la cultura RAVE lo dimostra: torniamo tutti a danzare intorno al totem…. e votiamola ‘sta legge sulla liberalizzazione della cannabis una buona volta…..

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marco.com

ero in macchina e quindi non ho a disposizione le fonti dei dati che sto andando a citare

Ipotizzando di definire come misura del problema del [correlazione fra attività industriali e riscaldamento globale] i metri cubi di CO2 prodotti pro capite, avremmo questo dato: uno statunitense produce 10 volte tanto la CO2 prodotta da un cinese e ancora di più quella prodotta da un indiano.
ORA: come si può chiedere ad un cinese di FERMARE il proprio sviluppo perchè dobbiamo come minimo mantenere il nostro tenore di vita ?
Questo dà ragione 100% a Simone.
Il tema, Simone, diventa, chi comincia a fare RINUNCE ? Dobbiamo dimezzare il consumo di carne rossa ? Fattibile. Dobbiamo passare alle auto elettriche ? Fattibile. Dobbiamo scaldarci di meno di inverno e rinfrescarci di meno d’estate ? Infattibile. Dobbiamo eliminare (o quasi) i voli aerei ? Infattibile.
Vai avanti tu ….

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Simone

Bene. Quando dicevo che per cominciare un discorso serio sull’argomento dobbiamo ammettere determinati punti e criticità, intendevo questo. Ad ora non c’è un’energia sicura che possa garantire un’inversione di tendenza dal punto di vista del ”recupero climatico”. Infatti nonostante tutte le parole e la conoscenza che l’umanità ha sull’argomento, di fatto si tende sistameticamente a peggiorare. Sia in senso diretto (i rischi che qualcosa vada storto nei meccanismi tecnici – esempio più estremo Cernobyl ma non solo), sia in senso indiretto (avere per le mani una fonte energetica che ti permette di consumare all’infinito, ti porterà inevitabilmente a consumare ancora di più, e quindi a depredare le risorse ambientali più velocemente rispetto alle tempistiche della loro rigenerazione naturale, e questo è forse IL Problema). Ma dire quello che affermo io sapendo di avere ragione è vincere facile (ma pur vincere è, occhio) proprio per questo.
A livello un po’ provocatorio e un po’ no, ti chiedo: se la soluzione per tornare a garantire un futuro all’umanità (attenzione, come già detto più volte, il problema non è ambientale in sé – l’ambiente ha delle tempistiche molto diverse dalle nostre e il suo equilibrio lo raggiungerà sempre e comunque, solo in modo immensamente più dilatato – il problema è garantire ciò che fino a un secolo fa era scontato, ovvero la sostenibilità e la presenza della razza umana nel contesto mondo, che ha delle leggi naturali ben precise) fosse, per fare un esempio banale, tornare a girare con le carrozze trainate dai cavalli, lo faremmo? Cioè, per estremizzare -ma forse nemmeno tanto: se la scienza dicesse che la nostra unica speranza allo stato attuale sarebbe rinunciare alle comodità che ci ha portato una certa tecnologia per tornare ad uno stile di vita pre industriale (con le dovute, e quelle a mio avviso certamente positive scoperte e cambiamenti socio culturali, per esempio mantenendo la nostra mentalità sull’igiene), lo faremmo? Io credo e temo che molti, troppi, sceglierebbero la strada del suicidio. Come, per l’appunto, dei tossicodipendenti…

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Mario56

Ma smettila @gaton di fare il bambino alla tua età.
Loro non festeggeranno un bel niente. Ma neppure la farsa della prima guerra mondiale in cui l Austria era già disposta a cedere territori, conquistati poi con sangue inutile.
Dovresti continuare a vergognarti… e tanto anche.

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martello carlo

Pensa che avremmo potuto anche noi festeggiare per lo stesso motivo se non avessimo avuto il fascismo e MUSSOLINI a rompere le palle, con tutti i governanti delle cosiddette democrazie occidentali che per questo gli lisciavano il pelo…..

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marco.com

Piano Simone,ti stai allargando impropriamente.
Hai ragione per quanto riguarda il fatto che è lo stile di vita la causa delle cause.

MA.
1. non hai provato neanche per un pochino a dire cosa si dovrebbe fare. Dire che bisognerebbe tornare ai cavalli è una stupidaggine fine a sè stessa
2. Il totale della CO2 immessa nell’aria dall’uomo è data dalla moltiplicazione di (valore pro capite -medio ovviamente-) * (numero di esseri umani).
Il risultato della moltiplicazione si può ridurre agendo su entrambi i fattori. Che sia difficile, ca va sans dire
3. Sembra che tu stia ragionando con le “conoscenze allo stato attuale”. Tutto potrebbe cambiare per effetto di qualche scoperta
4. La ricerca di stare meglio, è ineliminabile. Se non ci fosse, non ci sarebbe l’umanità. Questa, che è una cosa basilare, non l’hai mai accettata. Chiamala progresso o con qualsiasi altro nome, la sostanza non cambia

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Silvestro

I NUMERI DELL’INQUINAMENTO DA CO2.
Parliamo empiricamente di tonnellate di metri3 PRO-CAPITE / ANNO:
USA 16,8
Cina 6,8
India 1, 8
EU 6,00
ITA 7,1
quindi si potrebbe concludere che noi individualmente inquiniamo più della Cina. Questo non ci solleva dalle nostre responsabilità, ma poi bisogna fare i conti con gli abitabti che in USA sono 320 mln, mentre in Cina sono 1,4 mld.

Le rinunce?, si può cominciare con poco; ad es. evitare di cambiare il cellulare ogni due anni: APPLE per Natale aveva un budget di vendita complessivo di 90 mln del nuovo iphone 13 ma per carenza di chip dovrà accontentarsi di 80 mln.

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Simone

‘Sta cosa del miglioramento delle condizioni di vita non la capisco nella sostanza. Ultimamente mi sto documentando sulla scoperta dell’America condotta da Cristoforo Colombo. Personaggio fondamentale e stimato in Occidente ma ritenuto un demonio dai nativi americani. Il ché è presto detto; col suo arrivo (e quello successivo da parte dei conquistatori europei) le condizioni di vita di quella gente peggiorò. In modo drammatico. Una delle prime cose che scrisse nei suoi appunti riguardava la “volontà” e la “necessità” di portare il nostro “sviluppo” da quelle parti “nel nome di dio” per portare il benessere. La contraddizione storica è evidente nei dati di fatto.
Per il resto sì, c’è stata qualche scoperta o invenzione che ha portato ad un’inversione di tendenza reale rispetto al tema principale del dibattito? No. Solo e sempre dichiarazioni che lasciavano intendere anche un miglioramento ma che nei fatti ha portato ad un peggioramento sistematico. I motivi mi sembrano ormai ovvi e li ho citati più volte, anche sopra. Al di là delle auto elettriche, che per via della batteria avrebbero un impatto inquinante forse addirittura superiore alle attuali, le macchine attuali inquinano meno o più delle prime ? Meno. La situazione climatica invece rispetto ai tempi delle prime automobili è migliorata o peggiorata? Peggiorata. In modo in parte irreversibile. E dopo pochissimo tempo (poco più di un secolo). Perché? Perché (ed è soltanto un esempio tra migliaia) una macchina super inquinante ogni 3.000 abitanti inquina molto meno di una macchina molto meno inquinante ma in mano ad ognuno di noi. Questo è il secondo fattore: le leggi del mercato globale stesse sono tra i fattori che ci hanno portato a questa situazione.
Il non sono un ricercatore, io sono uno che osserva ed esamina i fatti. Possiamo dire oppure no che la dottrina che ha portato l’Occidente a ciò che è oggi sta portando l’intera umanità sull’orlo del baratro oppure no? Se sì, ripeto la domanda, in forma più chiara,: se allo stato attuale l’unica soluzione fosse (e di fatto lo è) ripartire da uno stile di vita chiaramente diverso ma con i principi del periodo pre industriale (dove il futuro e la presenza anche futura dell’umanità non era in discussione), lo accetteresti oppure accetteresti di mettere in serio (per non dire certo) pericolo il futuro dell’umanità?

Rispondi
Mario56

Le soluzioni sono solo due:
A) tornare alla vita del carretto coi cavalli e alla candela
B) ridurre drasticamente il n di abitanti…
… ed il mercato con meno abitanti?
… e le pensioni?
Ma gaton pensa alla rivoluzione in Russia…
… e del resto a lui che gliene frega del futuro del globo. La sua vita l’ha fatta.

Rispondi
Gatón

Mario, guarda che TU fai parte dei loro, rispondevo a Hammer.
Sull’equilibrio del pianeta ho già espresso le mie opinioni tempo fa, non mi rimetto a discuterne con chiunque ogni qualvolta l’argomento torna d’attualità perché quelli che comandano si sono riuniti per prendede delle non decisioni.
Il mio Iphone ha 5 anni ed era già superato quando l’ho preso. Durerà ancora un pezzo, nonostante i tentativi governativi di obbligarmi a cambiarlo, vedi impossibilità di caricare il sw per l’autenticazione con CIE.
Il tablet dal quale sto scrivendo ne ha ben più di 10, il pc da tavolo è windows XP.
L’attuale automobile è un 1000 cc, l’ho acquistata in sostituzione della precedente 2000 td vecchia di 10 anni solo perché cominciavano a rompere con gli Euro4.
I due tv di casa necessitano di decoder, ma fin che continueranno a ricevere i 10 canali che oggi seguo , va bene così.

Rispondi
marco.com

La dottrina che ha portato il mondo dov’è adesso è quello della ricerca di ogni essere umano di migliorare la sua consizione di vita.
Fino a poco tempo fa (sono costretto ad abbandonare una vista di secoli e secoli in favore deelle ultime evoluzioni) lo scopo principale era la mera sopravvivenza, per cui tutto veniva accettato: la vita apparteneva al re, al signorotto, alla chiesa. Oggi , a noi occidentali, la sopravvivenza è acquisita e quindi si consuma per il piacere ed è un grande passo avanti.

Noi occidentali siamo FORTUNATI: non abbiamo la fame, non abbiamo le guerre, se ci ammaliamo abbiamo buone possibilità di guarire. Grazie alla scienza e grazie al progresso.
Tutti al mondo vorrebbero avere la nostra fortuna.
Poi mi sono sempre chiesto, ma ad un ateo/agnostico che cazzo gliene frega di come sarà il pianeta fra 100 anni ?

@Silvestro: secondo me l’iPhone 12 non c’entra una minchia. Fa semplicemente parte della ricerca di miglioramento. Anche Gaton, mi auguro per lui, i suoi soldi li spenderà da qualche altra parte. Ad es. se gli piacesse farsi una bella fiorentina ogni settimana magari accompagnata da un Bolgheri d’annata, possiamo dire che inquina di più di un iPhone 12.

Rispondi
Gatón

Marco, che DOVREMO, prima o poi, diventare tutti vegetariani è inevitabile.
Troppo lo spreco di risorse per coltivare vegetali da usare come foraggio.
E con gli animali selvatici, come la mettiamo ?
Quanti esseri umani dovranno rinunciare al pane quotidiano onde permettere la sopravvivenza di elefanti, gazzelle, gnu e relativi predatori ?
Probabilmente tornerà di moda il CANNIBALISMO, per la gioia degli anticolombo.
Quanto al vino preferisco quello prodotto dai beceri ignoranti leghisti veneti.
Non fosse altro per solidarietà di vicinato.

Rispondi
Silvestro

l’iphone 13 non c’entra con il miglioramento della vita. Appartiene al lungo elenco del supefluo, di spese / scelte che se ci mancassero non sconvolgerebbero la vita di nessuno ma segnerebbero almeno un approccio più concreto ai problemi della sopravvivenza umana.

E questo senza evocare guerre, malattie, o catastrofi che sono gli argomenti di chi è troppo attaccato a questo stile di vita.

Rispondi
Simone

“E questo senza evocare guerre, malattie, o catastrofi che sono gli argomenti di chi è troppo attaccato a questo stile di vita.” Questo è un altro punto importante, Silvestro. E a mio parere è collegato alla paura, o meglio alla non accettazione della morte da parte della nostra società. In tempo credo che i concetti di vecchiaia, di malattia e appunto di morte fosse vissuti in maniera completamente diversa che da noi. Non provocava ansia. Era inevitabile, non si poteva mascherare, e quindi era inglobato davvero nel concetto stesso della vita. Ora in fondo non lo accettiamo più. Praticamente le parole “vecchio” e “morte” sono abolite. Al loro posto sono state introdotte espressioni al limite del ridicolo tipo “diversamente giovane” e “ci ha lasciato”…

La morte è diventata il Grande Tabù, “il Vizio che non osa dire il suo nome”, tanto che non si osa chiamarla col suo nome nemmeno là dove parrebbe inevitabile. Basta leggere i necrologi: “la scomparsa”, “la perdita”, “la dipartita”, “si è spento”, “ci ha lasciati”, “è mancato all’affetto dei suoi cari”, “i parenti piangono”, “è terminata la giornata terrena” c’è di tutto tranne la parola morte ad indicare ciò che è realmente avvenuto.

Rispondi
marco.com

non la penso così: per me stai criticando i gusti degli altri dimenticandoti che gli altri potrebbero criticare i tuoi

Gaton: non avrei scommesso un cent sul vino da te preferito. Poi siamo alle solite: perchè continuare a passare da un estremo all’altro ? Io non diventerò vegetariano, dico solo che se c’è da ridurre la carne rossa, lo posso anche fare

Perchè non si possono evocare le guerre ? Fino ai giorni nostri gli uomini hanno sempre fatto la guerra, fuori dai nostri dorati paradisi, si fanno le guerre.
Di chi è il merito di non avere più guerre ? Troppo comodo criticare e non riconoscere

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Simone

Ma non lo vedi come quello che ti chiami “ricerca del miglioramento delle condizioni di vita” non solo non ha portato una reale soddisfazione per noi ma ha peggiorato sistematicamente le condizioni del pianeta nonché delle popolazioni che abitano i luoghi in cui abbiamo depredato senza freni le risorse per ottenerlo (l’esempio dei cellulari è uno dei tanti, basti guardare come e dove si va a ricercare il materiale principale per costruirli)? Non vedi davvero la contraddizione di tutto ciò? Dici giustamente che la scienza ha provato che l’iper-attività umana è una delle cause principali del cambiamento climatico ma poi affermi che i principi che ci portano a fare tutto ciò sono giusti. La realtà dice che non sen mai contenti (e la costante ricerca e uso di psicofarmachi ne è un chiaro sintomo) ma che per continuare a muoverci in questo senso, dipendenti sempre più dal nulla mascherato da finte utilità piene di sorrisi di plastica, mettiamo a rischio il futuro dell’umanità sconvolgendo i principi che l’hanno portata a vivere per millenni. E’ la coperta corta. Sono i fatti a dirlo. Delle due una.

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martello carlo

Si potrebbe chiudere questo blog come il G20 e il COP26: sconsolatamente.
Ma , a ben guardare sono emerse opinioni diverse ma ugualmente molto interessanti: dal ritorno alla carrozza a cavalli ( meglio ancora sarebbero i risciò ), alla teoria che il progresso e il benessere portano ad un aumento della popolazione ( a MARIA il merito di averla smentita ) per finire a quella di un ATEO/AGNOSTICO (?) che chiude la partita affermando che a chi è come lui non interessa nulla di come sarà ( o se sarà ) il mondo in futuro, accontentandosi di contestare ZWIRNER sul passato, in particolare della GROENLANDIA.
Alla fine mi pare di poter dire che 3 sono i cardini principali su cui devono ruotare gli sforzi:
– riduzione dell’incremento demografico fino all’equilibrio
– educazione e comportamenti individuali coerenti
– tecnologia: la scienza ha fatto passi da gigante. Senza guardare in faccia a nessuno e a niente si è passati dalle file davanti ai telefoni pubblici all’iphonre 13 e da computer che occupavano interi stabilimenti a memorie e capacità di elaborazioni racchiuse in pochi cm^3. Ora la tecnologia deve , com’è nelle cose, andare ancora più veloce, ma guardando all’obiettivo ambiente.
A me stupisce che nessuno si sia posto la questione di cosa intenda per nucleare di 4^ generazione di cui parla CINGOLANI o scartato sulla base di dati probabilmente sorpassati il nucleare da FUSIONE.
MAGNETISMO, FOTONICA? Benissimo: la soluzione non potrà venire che da qui; i mulini a vento non risolveranno di certo il problema, i bacini idroelettrici sono SATURI ( e non dimentichiamoci il VAJONT ).
Una cosa vorrei aggiungere su uno dei principali ostacoli alla tanto invocata quanto impossibile da attuare MULTILATERALITA’: finché si faranno confronti su chi finora ha inquinato di più e produce più anidride carbonica pro capite, e noi li accetteremo, non si arriverà mai ad una conclusione: la CINA e l’INDIA hanno potuto essere quello che sono grazie al furto di brevetti e di tecnologia prodotti del mondo occidentale mentre loro si occupavano di far aumentare la loro popolazione fino ad essere 1/3 di quella mondiale.
Ne consegue che noi con i nostri 7,1 m^3/anno pro capite, produciamo appena il 4% della CO2 della Cina ed è prevedibile che, a causa dei maggiori costi dovuti alla sostenibilità ecologica in Italia ed in occidente in generale , tale percentuale sia destinata a ridursi ulteriormente.

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marco.com

Europa dell’est sotto pressione coronavirus.
Vaccino e green pass stanno funzionando.
Ma la destra alla Elisabetta Gardini, che una volta era tutto sommato moderata dentro Forza Italia, non lo vuol capire. Fateci caso, l’unica cosa che sa dire la Gardini è “ma la sinistra….”.
Mi ricorda qualcuno del blog

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Mario56

Quel qualcuno del blog è
GATON
Non risponde mai e controbatte sempre… ma la sinistra, ma la rivoluzione d’ottobre.
È un antiKOMUNISTA VISCERALE
SOLO CHE NON SI È ANCORA ACCORTO CHE NON CI SONO PIÙ I KOMUNISTI
INVECE CI SONO I FASSISTI, MAI SCONFESSATI DA SALVINI E MELONI.

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marco.com

Vero è che c’è anche Cacciari, che di destra becera non è, a contestare il green pass con argomentazioni veramente assurde. Tutti abbiamo accettato il lock down e non accettiamo il green pass ?
Intanto l’Austria prevede di introdurre il lock down per i non vaccinati. A mali estremi….

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Silvestro

In Germania i ministro della sanità minaccia di non curare i contagiati novax, mentre la Bulgaria con solo il 25% di vaccinati sta rischiando la crisi sanitaria e si appresta a chiedere di inviare all’estero i malati.
E’ L’INTERPRETAZIONE DELLA LIBERTÀ SECONDO I NOVAX.

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marco.com

E di gran parte della destra, di sicuro anche oltre quella becera. Su questo ho cercato più volte di chiedere perché la destra si comporti così. Ho anche provato a fornire le mie valutazioni. Andando oltre la logica dell’opposizione per l’opposizione, che cosa ne pensi delle cause profonde di questa posizione ?

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Mario56

Non c’è razionalità nei no vax no pass.
Probabilmente c’è un mescolamento tra quelli convinti ideologicamente, in buona fede, gente debole antiscientifica, convinta di complotti e di pericoli nascosti dal SISTEMA.
La seconda componente è degli estremisti di destra ( Lega e Fratelli d’Italia) che cercano di cogliere il malcontento per tentare soluzioni autoritarie alla Orban, Putin ecc.
Diciamo che la destra vede l’occasione della RIVOLUZIONE FASSISTA, la destra becera ovviamente cioè Salvini e Meloni Burina.

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Silvestro

La protesta è variamente composita e di difficile identificazione.
Il mondo dei cosiddetti no vax, i movimenti ostili a vaccini e vaccinazioni, si identificano soprattutto con le derive più radicali e complottiste, dalle ipotesi di disegni nascosti per il controllo della popolazione a quelle su una regia sotterranea dei gruppi farmaceutici. Ma il fenomeno include, anche, gruppi o singoli che non intendono inquadrarsi come anti-vaccino e motivano il proprio no ai farmaci appellandosi alla “libertà di scelta” o all’obiezione di coscienza.

Personalmente, in termini più ampi, sono convinto che manchi una sensibilizzazione generale alla pratica della PREVENZIONE, ovvero a sottoporsi periodicamente a controlli sanitari e analisi per limitare conseguenze tardive più gravi. La vaccinazione appartiene appunto a questa categoria.
In tutto amplificato dai social, e da quelle parti politiche che cavalcano la protesta per aggiudicarsi qualche migliaio di voti in più.

La vera debolezza di tutta questa contestazione è che nessuno ha alternative da proporre, semplicemente perché non ce ne sono. E le conseguenze le vediamo nei Paesi dove i vincoli sono più limitati e dove c’è, appunto, più “libertà”.

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Mario56

Omicidio Voghera, il pm che indaga sul leghista Adriatici visto ad un incontro elettorale della Lega
Il procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, che sta indagando sull’omicidio di Youns El Boussettaoui, ucciso da un colpo di pistola sparato dall’ex assessore alla Sicurezza di Voghera Massimo Adriatici, ha partecipato ad un incontro elettorale della Lega nell’ottobre del 2020. Lo riporta Repubblica, spiegando che il magistrato era lì per parlare dell’istituzione di una commissione antimafia a Legnano, paese in quel momento al ballottaggio.

Massimo Adriatici, l’ex assessore alla Sicurezza di Voghera che la sera del 20 luglio scorso ha sparato un colpo di pistola uccidendo Youns El Boussettaoui, è tornato libero. Le indagini, intanto, per ricostruire esattamente l’accaduto, proseguono, non senza punti oscuri. È noto infatti come Adriatici abbia pedinato (come testimoniato anche da un video) la vittima prima del delitto, così come l’ex assessore si sia fermato a parlare con i testimoni cercando di influenzarli (“Hai visto che ha provato a darmi un calcio? L’importante è che l’hai visto”) e con gli uomini della scientifica. Lui, ex poliziotto, è rimasto libero di girare per la scena del delitto nonostante fosse indagato per la morte di El Boussettaoui, la cui autopsia sul corpo è stata effettuata la mattina seguente il suo decesso senza avvisare i legali che già lo difendevano per reati di spaccio.

Il pm che indaga su Adriatici ha partecipato ad un incontro della Lega

E ora, come riportato da Repubblica, spunta un nuovo video che riguarda il pubblico ministero che sta indagando sull’accaduto, che da omicidio volontario ha cambiato l’ipotesi di reato in eccesso colposo di legittima difesa, consentendo quindi ad Adriatici di non finire in carcere ma solo ai domiciliari, ora revocati. Secondo quanto scritto dal quotidiano, nell’ottobre del 2020 il procuratore aggiungo che sta coordinando le indagini Mario Venditti è stato visto ad un incontro elettorale della Lega, stesso partito di Adriatici, pochi giorni prima del ballottaggio per il Comune di Legnano. Venditti era lì per promuovere l’istituzione di una commissione antimafia nella cittadina. Seduta accanto a lui però ci sarebbe stata Carolina Toia, candidata sindaca leghista poi sconfitta al ballottaggio, e Angelo Rinaldi, ex capo commissione antimafia di Pavia ora in Fratelli d’Italia. All’incontro hanno poi parlato l’assessore lombardo Claudia Terzi e l’eurodeputato Angelo Ciocca, entrambi in quota Lega. Ciocca, la mattina dopo l’omicidio di Youns, disse che si trattava di “un chiaro episodio di legittima difesa”.

continua su: https://www.fanpage.it/milano/omicidio-voghera-il-pm-che-indaga-sul-leghista-adriatici-visto-ad-un-incontro-elettorale-della-lega/
https://www.fanpage.it/

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