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VIETARE CONCERTI E…MINISTRO

Niente concerto alla Reggia di Caserta per il direttore d’orchestra russo Gergiev. Vietato perché lui è apertamente schierato con Putin. (Anche se non ha partecipato alla guerra né ucciso qualcuno)

Si fosse schierato con Zelensky il concerto si faceva e in prima fila doveva esserci anche Mattarella.

Questo è il punto: divieto o no a seconda di dove si schiera politicamente l’artista.

Artisti che, per altro, sono soliti inneggiare al dittatore. Nel Ventennio trovarne uno di artista italiano che non fosse entusiasta del Duce e inneggiasse all’Anpi.

Nel Paese della democrazia, dove la libertà di opinioni anche sgradite dovrebbe essere garantita, vige la censura verso chi è appunto sgradito, mentre fioccano gli appalusi a chi ha idee politiche condivise.

Se non sbaglio diversi cantanti italiani hanno criticato Giorgia Meloni (con l’accusa inedita di essere fascista) e sono stati applauditi non certo sanzionati.

Non bastasse Caserta censurato anche a Bologna il concerto del pianista ucraino che, pur essendo appunto ucraino, sta con Putin e non con Zelensky.

E poi abbiamo un ministro della Cultura(?), Giuli, che ha condiviso in pieno il divieto a Gergiev.

Direi che, oltre ai concerti, andrebbe abolito anche un cosiddetto ministro della Cultura che ignora perfino la libertà d’opinione.

Sarei curioso di sentire cosa ne pensa Giorgia Meloni.

3 commenti - 163 visite Commenta

inogniposto

il vizio di essere democratici solo con chi la pensa come loro… una volta era “patrimonio” della Niente sinistra, oggi questa nefanda anzi putrida abitudine è stata fatta sua anche dalla destra.
Meglio prendersela con un artista russo (putiniano… ed allora?) piuttosto che inimicarsi ancor di più) parte dell’opinione pubblica (tranquillo ministro per loro sarai sempre e comunque un “lebbroso”)

Tutto normale in un paese patria dei “Don Abbondio” quando non dei Badoglio
Miserie

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Mario56

Per te era meglio Mussolini?
Il grande uomo che fece grande l’Italia: sconfitti in Grecia, Albania, Egitto, Russia, sconfitto dai partigiani, tento’ di scappare come un coniglio travestito da soldato tedesco ubriaco.
Che vergogna!!
Ma secondo Zwirner Putin e Zelensky sono sullo stesso piano?
Non è che per caso uno abbia invaso con la prepotenza la terra dell’altro e l’altro tenti di difendersi?
Cosa direbbe Zwirner se un prepotente gli occupasse la casa?
Non ci siamo ancora.
Tanta parte di questa destra estrema italiana è ancora legata al grande e risoluto UOMO, Putin.
Difatti la lega Salvini premier aveva grandi affari col partito che di Putin: rubli !! Savoini!
15:41

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Silvestro

ore 20:30
Marco:
Su Gaton ormai non ho più parole. Non si tratta solo della volontà di confrontarsi, ma l’insistenza di affermare senza discussioni le proprie convinzioni; un interlocutore ottantenne preoccupato solo di esaltare la propria autostima.

Su GAZA e la presunta partigianeria non mi preoccupo. Proprio per evitare luoghi comuni, fake news, accuse incrociate su chi attacca e chi si difende ho affrontato l’argomento all’origine su quando e perchè tutto questo è cominciato. L’ho fatto sinteticamente cercando di appoggiarmi a fatti documentati. Non c’è la pretesa di far cambiare idea a chicchessia, ma almeno sapere di cosa si parla.

il 24 gennaio 2024 (3 mesi dopo il 7 ottobre), rispondendo proprio ad un tuo intervento circa il diritto di Israele di esistere rispondevo testualmente:
“ ….. il mio SI convinto, non significa giustificare qualsiasi operazione bellica di Israele contro l’islam confinante, ma rafforzare semmai il diritto di critica.
Se poniamo a 100 le responsabilità complessive dei contendenti in 70 anni di contrapposizioni, non ho difficoltà a sostenere che le responsabilità di Israele valgono almeno 60. E questo perchè parliamo di un Paese democratico e non una accozzaglia di bande armate di fanatici, perché è un popolo che come nessun altro sa cosa significa subire un sterminio di massa”.

Dopo 18 mesi, di quella dichiarazione devo aumentare di molto le responsabilità israeliane ma sospetto anche che quell’idea di “pulizia etnica” che sta maturando nel popolo ebraico abbia fatto dimenticare loro gli orrori subiti nel passato.

La dura condanna di ieri della guerra a Gaza, firmata congiuntamente da 28 Paesi non solo europei, censura senza mezzi termini tutto ciò che abbiamo lamentato su questo blog, dai livelli di sofferenza insostenibile dei civili, alla carenza degli aiuti umanitari, l’uccisione disumana di civili compresi bambini etc.
Ma c’è sicuramente qualcuno convinto che si tratta di Paesi tutti galvanizzati dalla diffusa disinformazione pro-pal (anche Meloni ha firmato).

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