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COSA E’ IL VERO GENOCIDIO

Marcello Veneziani ha ricordato l’immane tragedia delle bombe atomiche sganciate dagli Usa.

Hitler era stato sconfitto, il Giappone era in ginocchio. E le due atomiche non furono sganciate sui resti dell’esercito giapponese ma sulle due città di Hiroshima e Nagasaki: una strage, centinaia di migliaia di morti civili. E nessuno né allora né dopo mai ha parlato di genocidio.

La sinistra, che allora esisteva, gridava “yankee go home” di fronte alla guerra del Vietnam. Dovrebbe farlo anche adesso, che sia Trump o che siano stati i presidenti precedenti.

Strage dei civili giapponesi imparagonabile alla tragedia dei 50 mila morti a Gaza (da appurare se ad uccidere è Israele o Hamas).

In ogni caso il termine genocidio ha un significato preciso: significa volontà di eliminare completamente un intero popolo. Soluzione finale ben diversa da una strage per quanto ampia di civili.

Quindi non si tratta di negare le responsabilità – sempre da appurare – ma usare il termine genocidio per quanto accade a Gaza è storicamente inesatto, come ha sottolineato anche la Segre.

Dopo di che resta più illusorio sperare in una pace prossima; dobbiamo purtroppo prendere atto che le stragi continuano sia in Medioriente che in Ucraina.

9 commenti - 139 visite Commenta

inogniposto

FUORI TEMA

io non sono particolarmente religioso, anzi non lo sono affatto e non ne ho mai sentito il bisogno, ma osservando i giovani a Roma questo fine settimana non ho potuto non rilevare che in occidente la chiesa è la sola istituzione in grado di s-muovere le ultime generazioni dalla loro sonnolenza quotidiana .

A dire la verità ho avuto anche un altro pensiero guardando questi giovani mossi da “bei sentimenti e da nobili ideali”: mi sono chiesto perchè il mondo mussulmano non produca (o comunque produca molto poco) questi aflati giovanili, probabilmente sono impegnati a seguire dettami altri

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El Giara

@inogniposto
La differenza sostanziale è che nel cristianesimo c’è la figura apicale del Papa, mentre l’Islam è predicato da un numero imprecisato di IMAM che fanno riferimento al Corano, quindi non hanno né i numeri né la forza mediatica per proporre un evento del genere.

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inogniposto

in realtà EL Giara più che all’organizzazione di un evento del genere stavo pensando allo spirito ehm “positivo” di questi giovani

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Mario56

Fuori tema

Gli errori della difesa di Enzo Tortora furono molteplici e gravi, contribuendo significativamente all’esito infelice del processo. In sintesi, la difesa non seppe sfruttare appieno le incongruenze e le falsità delle accuse, non effettuò controlli bancari e intercettazioni, e sottovalutò la gravità della situazione, basandosi troppo sulle smentite dei collaboratori di giustizia.
Analisi dettagliata degli errori:
Sottovalutazione delle accuse:
La difesa inizialmente sottovalutò la gravità delle accuse mosse contro Tortora, considerando le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia come facilmente smontabili.
Mancanza di controlli incisivi:
Non furono eseguiti controlli bancari né intercettazioni telefoniche, che avrebbero potuto rivelare l’inconsistenza delle accuse e il coinvolgimento di altri soggetti.
Fiducia eccessiva nelle smentite:
La difesa confidò troppo nelle smentite dei collaboratori di giustizia e nel fatto che alcuni di loro fossero stati smentiti in altri processi, trascurando la necessità di prove concrete e indipendenti.
Perizia calligrafica superficiale:
La perizia calligrafica, che avrebbe potuto dimostrare l’estraneità di Tortora, fu eseguita in modo superficiale, portando a risultati errati.
Sottovalutazione della corrispondenza con Pandico:
La corrispondenza tra Tortora e Pandico, considerata dalla pubblica accusa come prova dei contatti con il mondo carcerario, non fu adeguatamente gestita dalla difesa.
Eccessiva fiducia nei media:
La difesa confidò troppo nell’opinione pubblica e nei media, senza considerare il rischio che la pressione mediatica potesse influenzare il giudizio dei magistrati.
In sostanza, la difesa di Enzo Tortora commise una serie di errori che, sommati alla pressione mediatica e alla credibilità data ai collaboratori di giustizia, contribuirono all’ingiusta condanna.

Questo è quello che dice la IA
10:42

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El Giara

Chiedo per un amico.
Ma la IA sa che la difesa non può fare intercettazioni telefoniche?
Anche perché queste servono per montare il capo d’accusa, quindi vengono fatte PRIMA del procedimento di accusa, mentre la difesa entra in gioco DOPO che questa è stata formalizzata.

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Mario56

Vedi El giara i limiti della IA.
Difatti pensavo le stesse cose.
Ma io uso una IA gratis quindi sarà limitata.
Sarebbe da sentire quella dei cinesi. Dicono più precisa su cose che non li riguardano.
Fatto sta che gli avvocati di Tortora hanno dato per scontate tante cose.
11:48

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Silvestro

ore 15:00
Ma non è necessaria IA per intercettare/spiare un cellulare.
Pensa a “graphite” di Paragon, lo spyware no-click installalto a loro insaputa sui cellulari di Luca Casarini e Francesco Cancellato.
NESSUNO SA NIENTE; E’ UN MISTERO.

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Mario56

Siamo ancora lì indietro, Zwirner, a pensare che i palestinesi siano ammazzati da Hamas o non si fida dei dati?
Basta sentire il ministro della Difesa israeliano che continua a dire che i palestinesi saranno tutti ammazzati ed ora è il momento buono.
C’è una sentenza anche della CPI che condanna Israele ed alcuni ministri
Ma se poi non vogliamo credere a niente perché va contro la sua ideologia dí estremista di destra allora c’è tutta una cospirazione.
Magari nemmeno lei esiste più.
12:59

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