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SOMMERSI DALLE ONORIFICENZE

Il Nobel è solo l’ultimo e il primo della serie: poi c’è il sigillo della città, la cittadinanza onoraria, i cavalieri della Repubblica. Che a cavallo non ci vanno e non ce l’hanno. Ormai sono più i cittadini con onorificenze che quelli senza. E che cosa cambia per gli “onorati”? Nulla. Al massimo la didascalia: Premio Nobel di questo e di quello. Poi restano sconosciuti come lo scrittore ungherese ultimo Nobel della letteratura. Quanto alla pace il Nobel l’hanno dato alla sorella di Trump: l’attivista venezuelana che è di destra, a favore di Israele, e contro la dittatura comunista.

Tornando alla pioggia di onorificenze si dimentica la famosa domanda “mi notano di più se ci sono o se non ci sono?”. Tradotto: mi notano di più se sono Cavaliere della Repubblica o asino della Repubblica?  Nel mio mestiere e in tutte le professioni conta essere bravi e capaci non Cavaliere o Cittadino onorario o premio Nobel.

Eppure è una ressa: tanti a volere le onorificenze, a pregare il politico amico di fargliele avere. Senza limiti d’età: da neonati a moribondi tutti pronti ad essere onorificati.

Poi ci sono anche quelle ecclesiastiche. La solita gara tra Stato e Chiesa. Immagino che il cardinale Parolin sia impegnato a far diventare santa subito la santa protettrice di Hamas, la Albanese. Degna di avere anche il Nobel della Guerra, così da farla finita.

3 commenti - 141 visite Commenta

Cnasci2

Le onorificenze servono per “titolare” chi non può fregiarsi di un titolo di studio (o master) adeguato.

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inogniposto

Maria Korina Machado è molto lontana dall’essere di destra dott. Zwirner; prendo in prestito la “resistenza” italiana per spiegarmi: la resistenza al fascismo non era cosa “solo” socialista e comunista, vi erano anche liberali e democristiani… Ecco la Machado non è di destra come la si intende qui da noi, è una liberale (non liberista); ha più volte preso le distanze dal presidente argentino Milei per esempio, pur ringraziandolo per essersi definito sempre un anti-chavista , riconoscendogli il merito di aver preso spesso posizioni molto forti contro la narco-dittatura (cartel de los soles) di Maduro .
Da decenni (molto prima di Chavez) non esiste più una vera destra in Venezuela e cioè dal tempo del dittatore Perez Himenez; da lui in poi il massimo che si è avuto sono stati presidenti “democristiani” anzi il più delle volte governi di impronta social-democratica .

Oramai da quasi 30 anni il Venezuela vive una situazione pazzesca; l’opposizione è solo sulla carta poche settimane prima di ogni elezione il governo inabilita il candidato dell’opposizione (che quindi non si può candidare), questa volta è toccato alla Machado (prima ad altri candidati).
Si stima che 8 milioni e più di venezuelani abbiano lasciato il paese per non vivere nella povertà e nella violenza, sembra strano (tenendo conto della quantità di italiani che vivolo lì) che se ne parli troppo poco…. Mi chiedo se sia perchè si temono rappresaglie (contro i nostri connazionali che vivono là) o se altri partiti oltre ad un certo movimento abbiano ricevuto ehm aiuti (sporchi di sangue venezuelano) per chiudere un occhio anzi due

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