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ALTRO CHE PIPPE SULLA CANCELLIERI

Altro che le pippe sulla Cancellieri, cui stiamo assistendo in parlamento da settimane e che campeggiano in prima pagina sui media nazionali. Avrà anche fatto una telefonate che poteva risparmiarsi, ma siamo alle chiacchiere telefoniche; mentre nella vita reale ci sono i fatti.
Basta seguire i nostri telegiornali o leggere i quotidiani locali e vedi un altro mondo: c’é la crisi economica e c’è l’ordine pubblico che nessuno garantisce.
Furti, rapine, scippi non si contano più. Bisogna stare attenti anche a fare il bankomat. E, al di là dei tanti reati consumati, serpeggia la paura: gli anziani non si sentono sicuri a girare nelle nostre città, che sono le loro città (o dobbiamo rottamarli tutti?).
E’ la maleducazione, l’arroganza, la certezza di impunità che caratterizza il comportamento di troppi stranieri: Il controllore non può nemmeno più chiedere di mostrare il biglietto dell’autobus che lo accusano di essere un razzista che perseguita i poveri negri…
Lo ripeto. La colpa è più nostra che loro. Perchè gli stessi stranieri in Germania o in Gran Bretagna non si comportano come qui da noi. Esattamente come noi, giovani studenti, quando avevamo un professore severo e autorevole, in classe non volava una mosca. Arrivava il supplente sbarbatello e, nella stessa classe, scoppiava il casino.
Oggi sul fronte dell’ordine pubblico il nostro Stato è un supplente sbarbatello del vero Stato di diritto.
Il leghista Roberto Marcato ha lanciato una provocazione: davanti a criminali violenti, deve diventare violenta anche la risposta dello Stato.
Il nostro Luigi Primon ha interpellato i cittadini che hanno risposto con molto equilibrio: nessuno chiede la licenza di uccidere i criminali, ma tutti vorrebbero che la polizia non avesse le mani legate; che potesse intervenire con la dovuta fermezze, senza rischiare azioni disciplinari.
La magistratura dovrebbe dedicare lo stesso slancio, riservato ai “grandi processi” (che finiscono in prima pagina), anche al contrasto quotidiano della criminalità comune, garantendo anche qui la certezza della pena
Basta con lo Stato che fa lo sbarbatello. Lo Stato o è severo e rigoroso o non è. Tutti d’accordo nel dover essere inflessibili nella lotta agli evasori fiscali. E nel contrasto ai criminali no?
Quanto alla Cancellieri, anche i bambini hanno capito che è solo uno strumento nella battaglia di Renzi contro Letta. Nella battaglia di Repubblica per eterodirigere il Pd. Anche i bambini l’han capito, i grillini non ancora…
Tornassero i partiti ad occuparsi della realtà quotidiana, la smettessero con le pippe, ci sarebbe perfino il rischio che qualcuno torni a votarli…

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