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RENZI NON E’ UN FIGLIO ADOTTIVO

Perchè ha stravinto Matteo Renzi? Perchè non è un figlio adottivo, non viene cioè da quella lunga (e certo anche gloriosa) tradizione politica del Pci. Cuperlo invece sì. E per questo è riuscito nell’impresa di farsi battere, qui in Veneto, perfino dall’outsider Pippo Civati; finito comunque a livello nazionale ad un incollatura da lui. Da lui, Cuperlo, che aveva gran parte dell’apparato Pd e, non bastasse, anche della Cgil dalla sua parte.
Già se parliamo di imprese, sono un problema i figli naturali. Come dimostra la seconda generazione di imprenditori veneti: è un caso trovare in loro le stesse capacità del padre. Mediamente le doti non discendono al figlio dai lombi del padre.
Con i figli politici adottivi è ancora peggio. Perchè non vengono valutate le capacità (che in politica sono anzitutto capacità di cogliere il mutamento avvenuto nella società, nel corpo elettorale): devi avere idee molto simili, visione del mondo analoga, stesse frequentazioni, stesso modo o quasi di ragionare, e allora il “padre” politico ti adotta. Col risultato che – generazione dopo generazione – anche se hai trent’anni sei solo una fotocopia via via sempre più sbiadita del vecchio padre politico. Più vecchio ancor di lui.
Dalla adozione-cooptazione non arriva praticamente mai l’innesto di energie, visioni, approcci nuovi. E questo è avvenuto nei nostri partiti (Pd e non solo), nei sindacati, nell’università, in magistratura, nelle varie corporazioni. In tanti, troppi ambiti in cui la qualità è andata scemando.
Perfino negli allevamenti di cani lo sanno da sempre: bisogna innestare sangue nuovo, altrimenti la razza deperisce. Altrimenti fai la fine di quelle case regnati che, sposandosi tra consanguinei, finivano con l’avere figli rachitici.
Oggi Matteo Renzi di certo non è un figlio adottivo di nessuno. Il che non esclude che compia anche lui l’errore di circondarsi, da qui avanti, di figli adottivi.
Il Pci è stato una grande partito. Capace di interpretare la società italiana e raccogliere consensi in strati molto ampi, direi nei più qualificati.
Già. Aveva infatti un segretario più giovane ancora di Renzi: Palmiro Togliatti che divenne segretario del Pci a 34 anni! Morto nel 1964, ha lasciato l’eredità politica a varie generazioni di figli adottivi. E così oggi è morto anche il suo partito.

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