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AHI AHI AHI

Che dolore! Il 2-2 di ieri sera tra Padova e Foligno mi ricorda tanto il 2-2 di inizio 2004, tra Padova e Rimini, sempre all’Euganeo: anche allora il Padova vinceva 2-0, si divorò il 3-0 (vi ricordate il palo di La Grotteria seguito dalla clamorosa traversa di Muslimovic da un metro?) e poi si dovette accontentare di un 2-2. Quel pari segnò l’inizio della fine dell’allora allenatore Ezio Glerean che annaspò qualche altra domenica prima di rassegnare le dimissioni e chiudere mestamente la sua brevissima parentesi biancoscudata. Questo pari ha consegnato ai posteri un altro Ezio (Rossi) terribilmente in confusione. L’ennesimo cambio di modulo, l’innaturale schieramento di Bovo sulla corsia di destra anzichè al centro, lo schieramento di Muzzi in attacco dopo che era stato lo stesso Rossi a sottolineare, nell’ultima sua conferenza stampa, che Di Nardo stava nettamente meglio sotto il profilo della condizione, la poca lucidità nella lettura della partita con cambi tardivi e, almeno per ieri sera, inadeguati a restituire gli equilibri saltati: sono tutti sintomi di un allenatore che non sa più che pesci pigliare. Le deve recuperare innanzitutto lui la serenità di giudizio e la tranquillità: per poi restituirle in dose massiccia anche alla squadra.   

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