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TORNIAMO ALLE NOSTRE CERTEZZE

Il Padova è stato costruito per giocare con il 4-3-3. A gennaio poi, visto che in qualche partita si è reso necessario un centrocampista in più per ragioni di maggiore copertura, dal mercato Foschi ha portato a casa Bentivoglio, ovvero una mezz’ala che sa fare anche il trequartista, per passare al 4-3-1-2. L’allenatore  ha poi messo Bentivoglio a fare il regista contro il Verona e il ragazzo si è pure mosso bene ma mi sono resa conto oggi, dopo aver visto lo stesso Bentivoglio andare in difficoltà, che tutto questo cambiare, se a tratti può aver dato anche la scossa giusta, non è ora come ora la miglior medicina per tornare ad esprimere un buon gioco. Anche Cutolo col Verona a fare la punta e non l’esterno puro aperto si è mosso bene, non oggi invece, giornata in cui è stato prevedibile e pasticcione quant’altri mai. Penso che sia ora di tornare alle nostre certezze, con ciascuno dei giocatori nel suo ruolo naturale. Che sia 4-3-3 o 4-3-1-2, bisogna sposare un’idea, fare un’impronta e portarla avanti, proprio come è stato l’anno scorso: quando Dal Canto ha preso in mano la squadra nel dopo Calori, ha costruito la corazzata che poi è diventata giocando per 10 partite con la stessa formazione. Il risultato è che i giocatori si trovavano praticamente a memoria in campo. Sono arrivate le belle prestazioni e, con esse, anche le vittorie e tanti applausi da parte di tutti. Tante vittorie. Certo, il momento è delicato: c’è anche la vicenda del calcio scommesse a rompere le scatole un po’, per quanto da dentro lo spogliatoio continuino a dirci che sono tranquilli e non ci pensano proprio. Ma visto che su questa vicenda non si può intervenire e si deve solo attendere che il giudice faccia il suo lavoro, almeno interveniamo sul resto. E torniamo alle nostre certezze.

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