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TESTA BASSA E PEDALARE

Esordio amaro, amarissimo, in Coppa Italia per il Padova. Che passasse il turno il Cittadella si poteva anche mettere in preventivo, che finisse 3-0 per i granata con due gol realizzati nel giro di pochi minuti nel primo tempo anche no.

Alla vigilia Sullo aveva detto chiaro e tondo che la squadra obbligata a passare il turno era il Cittadella e che il suo Padova era chiamato “solo” (si fa per dire) a fare una grande partita ma purtroppo la grande partita non è arrivata. O meglio: il risultato finale è effettivamente troppo pesante se si tiene conto del palo preso, delle occasioni create soprattutto nella ripresa e della palla gol nitida di Santini neutralizzata da Maniero prima ancora che il Cittadella si affacciasse dalle parti di Minelli a inizio primo tempo. Ma in ogni caso ci sono ancora tantissimi aspetti su cui lavorare a testa bassa e di buona lena: la difesa, composta a mio avviso da diversi giocatori di categoria superiore, va registrata. A centrocampo occorre trovare più sintonia , velocità e fluidità di manovra (queste caratteristiche arriveranno senz’altro anche con una migliore forma fisica) e in attacco bisogna iniziare a buttarla dentro. Le occasioni ci sono state e questo è l’unico lato positivo della partita, ma bisogna segnare.

Oggi è arrivato Bunino e io mi auguro vada in doppia cifra nella prossima stagione come ha detto in conferenza stampa. Perché da che mondo e mondo (anzi da che calcio e calcio) una squadra che vuole essere protagonista passa necessariamente e soprattutto per un attacco prolifico. Meglio se con almeno una delle punte che va in doppia cifra (per favore non ricordatemi che Guidone, nell’anno della promozione in B del Padova nel 2018, si è fermato a 9 reti e abbiamo vinto ugualmente il campionato, perché sapete meglio di me che normalmente non va così).

Buon ferragosto a tutti!

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