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SULLO VEDE E PROVVEDE

Dopo due sconfitte di fila e la discesa al quarto posto in classifica (che di per sè non è nemmeno un brutto piazzamento ma arriva dopo che per settimane il Padova è stato primo… Sai com’è… il tifoso si era fatto la bocca buona!), oggi era importante vincere. In qualunque modo ma vincere.

Ecco, i biancoscudati sono riusciti a farlo sfoderando una prestazione di grande forza caratteriale innanzitutto, in un campo pesantissimo e ancora una volta senza Ronaldo, squalificato. Sono queste le gare che ti dicono di che pasta è fatta la tua squadra del cuore. Sono queste le vittorie che dimostrano che non siamo Ronaldo dipendenti (per quanto il brasiliano, va sottolineato, sia un giocatore fondamentale). Sono queste le giornate in cui capisci una volta di più che in panchina c’è uno che vede e provvede. Che cambia se c’è da cambiare. Che lascia se c’è da lasciare. Che dà fiducia a un giovane se c’è da dargli fiducia (vedi Piovanello). Che parla molto coi suoi ragazzi ma che capisce un unico linguaggio di ritorno ovvero il lavoro sul campo. In primis in allenamento.

Chi suda in settimana e si fa trovare pronto gioca. E non importa se gioca dall’inizio o subentra. Mandorlini non ha giocato tante partite da titolare eppure oggi è stato decisivo. E permettetemi di esprimere una gioia particolare per questo ragazzo che esce da un anno terribile e ha finalmente voltato pagina con questo gol voluto, cercato e ottenuto con merito. E’ anni che Matteo è qui e si fa voler bene dalla piazza. Giusto che sia toccato a lui oggi estrarre dal cilindro la perla che ha tolto le castagne dal fuoco al Padova. Al suo Padova. Al nostro Padova.

 

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