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UN DESTINO CRUDELE, OLTRE OGNI DEMERITO

Il Padova inciampa sull’ultimo gradino della scalinata per la serie B. Costretto a fermarsi fuori dalla porta e a lasciar entrare l’Alessandria a causa di un errore al quinto rigore, quello decisivo. Andrea Gasbarro, che pur aveva fatto di tutto per rientrare in tempo utile dopo un infortunio, non ha inquadrato lo specchio della porta e su quel palo sfiorato si sono spenti, dopo lungo inseguire, i sogni del Padova. I sogni di Padova. Una città che, nonostante le restrizioni di una pandemia, ha fatto di tutto per tirare la volata alla sua squadra del cuore, per farle sentire tutto l’affetto, tutto l’appoggio in un campionato che si è rivelato lunghissimo ed estenuante. Un campionato che si poteva, anzi, si doveva vincere prima, quando i punti di vantaggio sulla diretta promossa Perugia erano 6 a 5 giornate dalla fine. Un campionato che poi ha offerto la possibilità dei playoff ai biancoscudati, spareggi che si sono rivelati però velenosi proprio in coda, all’ultimo atto, quando sembrava che il destino si fosse finalmente messo dalla parte padovana. Ad Alessandria ha potuto presenziare nella piccola curva ospiti solo un centinaio di tifosi che alla fine erano stremati quanto i giocatori: tante le lacrime versate, troppo grande la delusione per un obiettivo che è stato così vicino per ben due volte nella stessa stagione ma che è sfumato all’ultimo secondo.

“Ci rialzeremo, come sempre. Forza Padova, nei secoli”, mi ha detto un tifoso poco prima di lasciare la curva ospiti del Moccagatta. Non ho il minimo dubbio che sarà così. Ma la ferita sanguina ancora e ci vorrà del tempo per far sì che si rimargini. Quella che ha vissuto il Padova è stata una sconfitta sportiva, certo, ma non solo: tutta la città piange ora un traguardo mancato, che poteva portare entusiasmo e nuova linfa anche dal punto di vista del prestigio e dell’immagine di Padova. Sugli spalti del Moccagatta c’erano anche il sindaco Sergio Giordani e l’assessore allo sport Diego Bonavina, in trance agonistica per l’intera partita e alla fine amareggiati e delusi per la crudeltà del verdetto.

Impossibile anche per noi trattenere l’emozione e le lacrime dopo 44 puntate di “Alè Padova” trascorse a raccontare le imprese biancoscudate in ogni momento della giornata, in ogni orario e in ogni stadio, sperando nel giusto epilogo finale.

Le uniche parola di speranza sono uscite dalla bocca del capitano, Ronaldo. Chi rimarrà dovrà far tesoro di quello che è successo e ripartire proprio da questa rabbia, ha detto mentre l’Alessandria festeggiava la serie B e il Padova rimaneva immobile, incredulo, di fronte ad un pugno così forte in faccia da parte del dio del pallone. Non si sa chi e come ripartirà. Si sa solo che ad accompagnare l’inizio della nuova stagione ci sarà una curva a bordo campo cui ora i tifosi guardano come alla luce più intensa per illuminare forte il futuro cammino biancoscudato.

41 commenti - 6.688 visite Commenta

L'altro Stefano

Mi ricollego a qualcuno che l’ha già detto nel post precedente: nemmeno io la mando giù, e non so per quanto mi resterà sul…..gozzo (eufemismo).

Non riesco affatto, per ora, a dire “grazie lo stesso”, eh no. Grazie al ca…

Salvo i giocatori, tutti, anche se l’avevo detto chiaro che Biasci e Paponi erano centravanti impresentabili in questi playoff.

NON SALVO L’ALLENATORE, ho voglia di dirlo chiaro e tondo. Pazienza, è il mio pensiero, spero rispettabile come tutti.

Ti porti Nicastro e Cissè in panchina, abili e arruolati, e non li metti dentro neanche un minuto? Nemmeno in ottica rigori?

Togli Chiricò, che per quanto spompato, potevamo tenerlo lì davanti, anche senza pressare, vicino alla punta, che magari un dribbling o un dai e vai ancora te lo fa? E poi ti segna il rigore?

Metti Bifulco, uno che nel girone di ritorno è stato un ectoplasma con autostima sotto terra?

Metti Gasbarro, un difensore in più nel momento topico della partita, in cui puoi ancora vincerla, che tra l’altro non giocava da tre mesi? Che segnale hai dato alla squadra? Che ci credi ancora???

E lasciamo perdere le scoppole assurde, perse MALE, di Perugia, Feralpi, Matelica, Modena, Trieste (mano sì ma partita inesistente).

E “perdoniamo” le polemiche, le bestemmie, le squalifiche, l’arroganza, l’atteggiamento negativo in panchina.

Forse si può capire sul perchè non si è presentato alla stampa: lampo di luce, aveva capito di aver sbagliato TUTTO.

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Stefano

Ormai e’ già tutto nel cestino .
Resta solo da capire cosa deciderà l’armeno e quando deciderà di farcelo sapere ,
Tutto il resto non conta più nulla.
Stop.

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Filippo

Amarezza.

Profonda amarezza.

Vorrei mandare, a colei che ieri ne ha dispensati parecchi, un forte abbraccio a Martina. Ho rivisto questa notte, al rientro da Alessandria, la tua fortissima commozione in diretta tv ieri su Ale’ Padova. Non sempre sono d’accordo sulla tua lettura delle sorti magnifiche (?) et progressive del Calcio Padova, ma mi è sinceramente dispiaciuto e mi sono commosso nel vederti così provata da questa sconfitta. Traspare, prima ancora dell’amore per la professione, l’amore viscerale per questi colori – e quelle lacrime sono le lacrime di noi tutti. Apprezzo chi non ha paura di mostrarsi per come è anche in un momento così travolgente dal punto di vista emotivo.

Purtroppo scene analoghe si sono vissute anche nel settore ospiti del Moccagatta. Ho visto donne e uomini, anche ben più adulti del sottoscritto, devastati: dalla tensione, dal caldo, dalla stanchezza, dall’agonia finale dei calci di rigore, terminati in quella maniera che dire crudele è vieppiù eufemistico. Ho visto calciatori in lacrime, e anche dei poveri beoti alessandrini venire a provocare sotto il nostro settore dopo aver invaso il campo. Chissà se il questore di Torino, o di Alessandria che sia, sarà così solerte nel dispensare DASPO come lo è stato quello di Padova nel punire due tifosi che hanno avuto il solo torto di scavalcare una recinzione per vedere una partita. Il livello del servizio d’ordine ieri è stato definito dai più da “asilo nido”, il che vi lascia immaginare le condizioni in cui ci siamo trovati, soprattutto a fine partita.

Quello che non avrei voluto vedere è quanto ho visto stamani nei riflessi filmati di Eleven Sports, nell’immediatezza del rigore calciato da Rubin: Mandorlini prendere e letteralmente “fuggire” nello spogliatoio. Questo mentre i suoi uomini, non scevri di responsabilità ma certamente inattaccabili sotto il profilo dell’impegno e dell’agonismo, stramazzavano al suolo tra le lacrime; mentre uno in particolare di questi andava preso e rinfrancato con vigore, riconoscendogli l’onore (non il disonore) di aver fallito un calcio di rigore, dopo essersi dannato per rientrare da un infortunio. Gasbarro vittima inconsapevole di un destino cinico e baro, soprattutto per essere stato buttato nella mischia a poco dalla fine, in maniera per altro inspiegabile, al posto di Chiricò (oggi ho dovuto persino leggere le pagelle di un sedicente giornalista che gli ha rifilato un drastico tre e mezzo, per il solo fatto di aver sbagliato il rigore. Una cosa di una pochezza umana e morale senza precedenti). Un cambio che a tutti i presenti ha ricordato la famosa sostituzione di El Shaarawy a Novara.

Sarò duro, ma alla luce del comportamento del mister sono costretto a citare l’opera memorialista di Primo Levi: Se Questo E’ Un Uomo. Se questo è un uomo, che mentre il suo capitano e il suo DS ci mettono la faccia e vengono a dire due parole, soprattutto per i tifosi, lui ancora scappa e si rifugia nell’autobus, e si rifiuta di parlare. Ma di cosa stiamo parlando, esattamente? Si dirà: va capito, anche lui era emotivamente provato. Perché i suoi giocatori? La stampa? Noi che in due mesi abbiamo perso due volte lo stesso campionato? Lo trovo un comportamento aberrante, irriguardoso, irrispettoso. Mi auguro, ma non ho dubbi, sia stata la sua ultima panchina per il Padova.

Non mi dilungo oltre in analisi tecnico/tattiche sulla partita, perché le responsabilità di questa sconfitta sono palesi e solo un ceco non le può vedere. Lascio fare i processi a chi ha avuto il prosciutto sugli occhi fino a ieri sera. Quello che dovevo dire sulla gestione soprattutto di questa ultima parte della stagione l’ho già ribadito più volte, e non ho piacere a ripetermi.

Un ultimo pensiero va a noi, ai tifosi padovani. La nostra è una sofferenza esiziale. So che molti dopo ieri vogliono mollare, perché non ce la fanno più a sopportare queste terribili batoste. Ognuno deve essere libero di scegliere secondo la propria coscienza. Io non mancherò di sostenere questa squadra, perché i suoi colori mi scorrono nelle vene. E certo, come tutti voi vorrei anche vincere un giorno. Ma penso che la vita da e la vita toglie. E che arriverà, prima o poi, il nostro momento.

Un caro abbraccio ancora a Martina e a voi tutti.

Forza Padova.

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Enrico M.

Mandorlini e Sean, arrivati come fuoriclasse per la categoria, sono state due cocenti delusioni.
Mandorlini per me non ha attenuanti, anche a livello di aura di negatività che ha creato con il suo atteggiamento lamentoso e insofferente. Quasi lo obbligassero a fare quel mestiere.
Sogliano ha fatto anche cose buone ma quanto ha sbagliato? Fallimentari le scelte degli allenatori, 0 prime punte all’altezza, impresentabili stile Gabionetta, misteri come lo scambio Cissè-Beretta. E non dimentichiamo che quest’anno ha avuto tutte le risorse per costruire una squadra da primo posto.

Si dovrebbe poi riflettere sul fatto che in serie C possa ancora essere vincente puntare su “grandi vecchi” con il meglio alle spalle sperando che il nome e l’esperienza facciano il miracolo di farci rinascere. Se dobbiamo prendere schiaffi almeno cerchiamo di puntare su volti nuovi, mostrando coraggio e non scimmiottando il Verona di turno. Oh, non sto dicendo di fare un’altra puntata al buio alla Sullo, ma di scegliere professionisti emergenti e non logori o troppo presi dal guardarsi l’ombelico.

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filippo

Enrico, la disamina su Sogliano mi trova sostanzialmente d’accordo; ma prima ancora degli errori – evidenti – di mercato, ha un grande demerito secondo me: non aver avuto il coraggio di esonerare l’allenatore. Se non dopo Matelica, se non dopo Trieste, quantomeno dopo Modena o a fine campionato. Credo che questa sia la scelta che in ultima ci è costata la promozione, al netto delle poi delle topiche incredibili dei vari Biasci, Jelenic in finale, della squadra tutta a Modena…

Ricordiamoci sempre però che noi facciamo i conti senza l’oste. Vediamo, ma non significa che sappiamo. Possiamo intuire, ma quello che accade dietro le quinte lo sanno solo i protagonisti. E allora chi ci dice che la scelta magari Sogliano l’avesse presa, e sia stata bloccata ad un livello più alto?

Più passano i giorni più penso che ormai sia inutile piangere sul latte versato; però mi auguro che nel rispetto di chi in poco più di due anni ha iniettato nelle casse di questa società più di 10 milioni, si faccia una seria analisi di quanto è successo, e non si derubrichi tutto alla sfortuna. Posto che in un’annata del genere, al di là di quanto successo sul campo, possiamo tranquillamente dire che le congiunzioni astrali avverse sono al di là del concetto di hannus horribilis: Venezia in A, Cittadella forse ripescato, lavori della curva fortemente rallentati perché sotto l’Euganeo c’è altro che la tomba di Tutankhamon, e in ultima istanza naturalmente campionato perso per due gol di scarto nella differenza reti, (se vogliamo) per una traversa nella finale d’andata, e per l’ultimo rigore fallito.

Come diceva il seppur pessimo Criscitiello, ce n’è per buttarsi dal quarto piano… sempre sportivamente parlando.

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Marcantonio

Filippo, hai detto tutto, analisi lucida ed esauriente, non serve aggiungere altro. Grazie.

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tifoso ignoto

Devo ammettere che come tifoso di lunghissima data questa annata rimarrà
nella memoria in pianta stabile, ma detto questo, prima ce la mettiamo
alle spalle meglio è.
Non avremo più Mandorlini forse neanche Sogliano ma il padrone del vapore
sembra non abbia intenzione di mollare e questo è già un buon punto di partenza o di ripartenza.
Dipende ovviamente da quanto si vuole impegnare finanziariamente, penso che
se Sogliano rimanesse non sarebbe male, ripartire con ds e allenatore nuovo è rischioso
e se si vuole riprovare a tornare in B i reset totali in genere non funzionano.
Quindi, se il Ds rimane c’è da trovare un nuovo allenatore.
E qui il compito è immane, perchè se si ingaggia un emergente magari giovane, tenuto conto
della piazza esigente e della scadenza per la promozione in un unico anno direi che si
va verso la scommessa pura e semplice. Se Oungurlian desse almeno altri due anni per
provare a scalare la B sarebbe cosa buona e giusta

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fabio.pd

Mi hanno colpito profondamente il pianto e le parole di Martina: in quei minuti esprimeva il sentimento tutti noi tifosi. Si volta pagina. Se non si stravolge tutto, ricominciando da zero…..il prossimo anno si deve fare un campionato come la Ternana. Hanno detto tre anni ?? e allora tre anni siano!

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tifoso ignoto

Pavanel al Padova?
No grazie!
Doveva fare sfracelli a Trieste
e il salto di categoria a Salò
sappiamo tutti com’è andata.

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massimo

Quando nel calcio, come nella vita, manca l’umiltà sopraffatta dalla presunzione, i risultati possono essere solo questi.

I campionati non si vincono con i nomi ( chissà quando a Padova verrà capito questo concetto) ma con allenatore e giocatori con sete di vittoria e spirito agonistico, non prime donne o giocatori sul tramonto di carriera.

Abbiamo criticato Cestaro per aver speso milioni di Euro per rimanere sempre in C , mi sembra che ora la musica sia sempre la stessa.

Che tristezza………..

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QuoreSqudato

Tutto quello che volete: Mandorlini incapace e vigliacco, errori di Sogliano nella scelta degli attaccanti, giocatori poco attaccati alla maglia e a tratti confusi…. ma certo che quest’anno non ce n’è andata bene una che sia una.

Ripensando alla doppia sfida con l’Alessandria (occasioni a nostro favore, la traversa di Della Latta) ci metto anche il fatto che non capita spesso che ai rigori una squadra ne segni 5 su 5.

Voglio vedere adesso agli Europei quante volte capita che una squadra faccia enplein.
Ovviamente l’avversario del Padova: SI, come no? 5 su 5 e anche imparabili!!

Bisogna chiamare un esorcista prima di rimettere piede in campo.

A compensare l’enorme sfiga che abbiamo addosso, c’è però un Presidente che chissà perché ha scelto Padova per investire i suoi milioni, ha detto “progetto in tre anni” e mantiene la parola.

E questo sarà il nostro punto di forza. Non credo che una società solida con un Presidente serio e rispettoso degli impegni sia indifferente a procuratori e giocatori anche di buon livello. Diamogli tempo per smaltire la delusione e metabolizzare il lutto, ma vedrete che molti buoni giocatori (che abbiamo avuto, questo è innegabile) decideranno di restare e lottare ancora per questa maglia.

E chissà che intanto il Covid ci permetta di tornare allo stadio l’anno prossimo, magari nella curva nuova, magari giusto in tempo per un Padova-Triestina che da sola per me vale il costo dell’abbonamento…

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Principe

ne discutevo in questi giorni: senza il volano della curva nuova, a livello di pubblico/abbonamenti la prossima stagione sarebbe stata al livello della serie C con viganò

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L'altro Stefano

“….ma certo che quest’anno non ce n’è andata bene una che sia una”.

Beh insomma, mi sembra giusto ricordare il rigore contro la Virtus al 95° altrimenti avremmo pareggiato (e magari chiuso il campionato 2 punti dietro al Perugia, cosa pur non dimostrabile), e soprattutto il gol di Ronaldo in casa col Renate sullo 0-3 che ci ha letteralmente salvato da una potenziale demenziale umiliazione ed eliminazione, con la squadra in totale bambola che non stava creando nulla.

Il DNA esiste assolutamente, ma ficchiamocelo in testa che ce lo siamo creati da soli, e intendo come ambiente tutto, dirigenza società, squadra, media, tifoseria, : scelte sbagliate, divisioni, polemiche, atteggiamenti presuntuosi e negativi, scollamenti….etc…

La fortuna ci vede benissimo, e va in soccorso di chi se l’è meritata e guadagnata col suo…..stile di vita sano, audace e propositivo

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Stefano

Beh. Al Lens , ougurlian si è un po’ abituato a non avere tutto subito……può aiutare……
Anche se qui a Padova e’ ancora più complicato………..

Nel 2015-2016 la squadra chiude sesta, poi sfiora la promozione, sfumata all’ultima giornata del campionato di seconda serie 016-2017. Nel 2017-2018 subisce sette sconfitte nelle prime sette giornate, facendo registrare il proprio peggiore inizio di stagione di sempre: il campionato sarà concluso al quattordicesimo posto. Nel 2018-2019 la squadra dell’Alta Francia raggiunge, grazie al quinto posto, i play-off per la promozione in massima serie, dove viene elimina Paris FC e Troyes, ma viene eliminata dal Digione, che ottiene così la salvezza in Ligue 1. Nel 2019-2020 il Lens centra la promozione dopo la sospensione del campionato decisa dalla federazione a causa della pandemia di COVID-19, trovandosi al secondo posto della classifica al momento dell’interruzione del torneo. L’anno successivo, in Ligue 1, il club ottiene un inaspettato settimo posto e con gran parte del campionato passato in zona Europa e solo all’ultima giornata contro il Monaco il Lens ha lasciato quelle posizioni, a vantaggio del Marsiglia.

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Principe

“Ci sarà Joseph Oughourlian, a quanto pare. Ed è un buon punto di ripartenza. Per quanto riguarda la squadra, temo che per una serie di ragioni serva un restyling importante, soprattutto dal punto di vista motivazionale, più che tecnico”.
così scrive Canello. io non sono assolutamente d’accordo. servono punta e portiere, poi per il resto la squadra è forte se allenata da una persona equilibrata. al limite cambierei qualche seconda linea, ma la cosa importante è che rimangano quelli forti. paponi biasci dini vannucchi e la salma di cissè possono pure andare

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massimo

L’Alessandria a Gennaio ha cambiato allenatore con uno ( Longo) motivato, capace e con carisma, il Padova si è tenuto
( complice il DS Sogliano suo amico) Mandorlo che l’unica cosa che negli ultimi mesi ha fatto è stata quella di lamentarsi con gli arbitri senza preoccuparsi nell’avere una squadra senza gioco e schemi e con giocate solo individuali .
Comunque secondo me anche Sogliano sarebbe da sostituire, in questi casi non c’è miglior cosa di un ripulisti generale.

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Lacoste76

Sono preoccupato per sauz
Gradirei un suo intervento.

Quanto a me…vabbè non mi ripeto, prendere un qualunque mio post degli ultimi anni e fate copia/incolla

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massimo

Grande errore il voler confermare gran parte della squadra per il prossimo anno.
E’ risaputo con statistiche alla mano che dopo una finale play off l’anno successivo è stato un flop.
Rinnovare tutto con gente giovane e motivata…con questi si fa un campionato di vertice e basta!

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filippo

un Mandorlini in versione pifferaio magico, abilissimo dal punto di vista comunicativo. Un po’ vittima, un po’ carnefice. Un po’ uomo solo contro tutti, un po’ uomini soli dei Pooh.

il messaggio di fondo è: ho fatto il record di punti, ho perso un playoff all’ultimo rigore, ho fatto una grande stagione, sono bravo ad allenare, Della Latta ha fatto i gol che ha fatto grazie a me, Ronaldo mezzala me lo sono inventato io (mi ricorda uno che pensava che Cappelletti fosse Matthaus), Chiricò i gol che ha fatto a Padova non li aveva mai fatti. Non sono rimasto in campo ad Alessandria perché sennò menavo gli alessandrini.

Palese che voglia rimanere al Padova. Lapalisse.

Io dico solo una cosa: facessero un po’ quello che vogliono, tanto ormai che ai padovani è più facile metterglielo nel didietro che non in testa un dato di fatto. Ho letto e sentito in giro piroette clamorose, di gente che voleva investirlo dopo Alessandria e ora ha scoperto la continuità.

Va bene così, cosa volete che vi dica.

Avanti popolo…

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Lacoste76

Io vado controcorrente.
Sento tanta, troppa gente anche fedele nei secoli che dice di voler mollare tutto.
Senti tanti che vogliono fare piazza pulita, gli stessi che ogni anno elogiano il modus operandi del cittadella.

I fatti sono limpidi:
Squadra arrivata prima, con crollo emotivo a fine campionato causato anche da evidenti torti arbitrali. Playoff sfortunati come da tradizionale DNA biancoscudato.

Detto questo io la squadra la confermerei in blocco compresi i tanto criticati biasci e Paponi perché questo pdova era forte e lo sarebbe a maggior ragione nel girone A che si prospetta.
Sogliano deve restare e deve avere un budget buono perché Oughourlian ha promesso di portarci in B in tre anni.

Forse Mandorlini va cambiato perché il crollo emotivo finale di Modena non è piaciuto e forse servirebbe una figura più di calcio come presidente, una sorta di Bedin del Vicenza che sappia proteggerci di più a livello arbitrale e che tenga alta la presenza indiretta di Oughourlian.

Meno isterismi da padovano medio tche passa dall’ottimismo esagerato al “buta tuto nel luamaro”. Sogliano all’alba di Padova Perugia disse che se il Padova non fosse salito, c’erano tutte le basi per salire il prossimo anno. Ecco partiamo da qui, partiamo dal Padova di aggradì che in 4 anni dopo due tentativi andati male all’ultima giornata riuscì a salire.

Siamo in credito abbondante con la sfortuna, non può andare sempre male.

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Principe

è molto complicato trovare le parole per descrivere l’intervista di mandorlini di ieri. la prima cosa che mi è venuta in mente è che ha rappresentato l’ultima beffa della stagione più beffarda della vita di moltissimi tifosi padovani. un uomo che dopo aver campato sulle prodezze dei singoli ed aver litigato con ogni avversario, dopo aver preso mazzate quando andava chiuso il campionato, dopo aver palesato per mesi sintomi di instabilità emotiva, dopo aver abbandonato il campo mentre i giocatori andavano sotto la curva, si presenta ai microfoni e si auto elogia, si candida a rimanere e attacca ancora, attacca l’arbitro di trieste, attacca rubin. con i giornalisti che stanno zitti o gli dicono bravo. io credo che almeno questo i padovani non lo meritassero.

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sauz

E’ stata una settimana pesante, soprattutto i primi due giorni dove l’incubo che speravi non si materializzasse si è fatto concreto e vi sono degli appunti sparsi:
1) Mandorlini ha dimostrato, anche nei playoff di avere esaurito la carica che contraddistingueva la sua carriera prima dell’esonero di Verona, da quel momento in avanti non è più stato lui e solo ritrovare in futuro la panchina scaligera può salvarlo da un pensionamento altrimenti quasi inevitabile.Non avere gettato nella mischia per gli eventuali penalty Nicastro è stato deleterio, come aver sostituito Chiricò che, sebbene oramai fosse in riserva, poteva trovare il numero contro un avversario onesto ma modesto.
2) Non comprendo i peana nei confronti dei giocatori che sembrano quasi immuni da responsabilità che secondo molti cadono solo sul mister. Ragazzi in finale abbiamo dilapidato la vittoria con due errori sciagurati figli del pressapochismo di questi uomini; posso chiudere un eventuale occhio per l’errore di Jelenic ma quello di Biasci si deve buttare dentro e con esso anche il portiere non tirare un piatto destro indolente come fosse la partita del dopo lavoro ferroviario. Qui si tratta anche di scarsa professionalità, d’accordo il Mandorlo non e’ più lui ma non sarà mica colpa sua se si getta alle ortiche un vantaggio in tale maniera.
3) Sogliano ha preso tanto con tanta disponibilità ma ha realmente creato un gruppo? Di punte ne sono state prese a iosa ma quante hanno reso? Paponi ogni due per tre ne aveva una e quando e’ rientrato era un ectoplasma, Biasci all’inzio non era nei radar del mister ma a posteriori non so quanto torto avesse avuto nel lasciarlo fuori. Poi Jefferson desaparecido…si e’ salvato Nicastro finchè è stato bene e Santini che sarà modesto ma la grinta non gli difetta
4) Mi e’ sembrato il campionato del potrei ma non voglio, potenzialità notevoli ma freni in ogni dove, preferisco una squadra di meno prime donne ma gente che mangia i calzini all’avversario alla Orazio Russo e che si sporca non che comincia a metà marzo a dire sto bene a Padova l’anno prossimo con la B etc etc meno pacioe e più fatti.
5) Speriamo di iscriverci perchè questo dilazionare la scadenza dell’incontro mi fa sorgere dubbi
6) Dando per assodato che il punto di cui sopra venga onorato e supponendo che il direttore resti lavori in maniera consona e non ci proponga Pavanel che è un bravissimo uomo ma ti carica quanto faceva Nello Di Costanzo undici anni orsono
7) Chi vuole andare via vada, nessuno controvoglia solo fame e tanta fame, non cappelle davanti al portiere e poi stories su instagram a non finire
8) Questione stadio: La curva vigili giorno e notte perchè il nostro futuro si basa solo su quello non abbiamo più altro
9) La B era fondamentale sia per la proprietà che per questa piazza dannatamente disamorata della propria squadra . Fossimo come i pisani per intenderci non mi cambierebbe nulla restare in terza serie ma in questo caso no.
10) Solidarietà massima a Marco Lorenzi con il padre residente a Vicenza che l’ha costretto a nascere a Padova anzichè ai piedi dei berici: , una sliding doors delle peggiori che si possa augurare a una persona, coraggio! Almeno noi non possiamo recriminare nulla ma tu si ahimè!,

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tifoso ignoto

dai che arrivano i milioni dalla rivendita di Lovato con quelli
ci facciamo un’altra scorpacciata di attaccanti

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Marcantonio

Un po’ di confusione… secondo Padovasport Oughurlian prosegue, ma ritocca abbassando il budget. secondo Padovagoal il patron riconferma il budget dello scorso anno….
Secondo me un a risposta l’avremo guardando a quanto sarà rivoluzionata la squadra, se questa verrà smembrata, sarà facile capire il nostro futuro.

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Lacoste76

In realtà Canello su padovagoal ha fatto un editoriale in cui spiega che il budget verrà sicuramente ridimensionato rispetto allo scorso anno. Che sarà un budget ambizioso ma inferiore ai 7/8 mln del 2020/21. Sottolineando anche che, in tal senso, non è certa la riconferma di Sogliano che potrebbe non gradire il nuovo budget. Solo Mattino e Gazzettino parlano di budget identico.

Io penso che dipenda molto dalle nostre rivali.
Se trovi squadre che spendono 5 ha senso spendere 6, se no, no.

Mi pare che nel girone A non ci siano società ambiziose come Modena, Avellino, Bari etc

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Crestaaltal

Pane al pane vino al vino, oggi si decide sul D.S:, il Patron lo vuole confermare benissimo, Sogliano non vuole più stare o non si accordano sul Bugget : bene uguale non è che ha sbagliato come Mandorlini, ma i suoi sbagli eccome se li ha fatti, se il 21/22 deve essere l’anno della promozione si può fare anche senza di lui.

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Marcantonio

Ieri sera Borile ed Edel hanno tenuto banco per un’ora disquisendo, (ce n’era bisogno?) sui difetti di comunicazione della società Calcio Padova, scoprono poi telefonando a Stefano Marchetti che nemmeno lui comunica come dovrebbe… alla fine ne risultava un siparietto niente male per in troll di turno.
Se devo dire la mia sensazione è che mi è sufficiente la comunicazione fatta dal Calcio Padova, sia nei tempi che nei modi.

Rispondi
filippo

dipende sempre cosa si intende per comunicazione
diciamo che in passato ci sono state proprietà più loquaci, forse anche troppo
questi parlano molto poco, ma ormai è noto anche ai tubi dell’acqua del sottosuolo dell’euganeo, per restare in tema, quindi lo stupore lascia il tempo che trova

quando si ciarlava in continuazione ci si lamentava del brusio, quando c’è silenzio ci si lamenta del silenzio… tipica abitudine italica del no va mai ben niente

Rispondi
Marcantonio

Capiremo presto che Padova sarà. Capiremo presto cosa potrà fare Sogliano con i soldi messigli a disposizione.
Per non ripartire con una squadra ex novo e buttare a mare il progetto, ci sono giocatori che ritengo imprescindibili: Ronaldo, Della Latta, Saber, Chiricò, Jelenic, Germano, Curcio, Rossettini, Kresic…. ho dimenticato qualcuno?

Rispondi
QuoreSqudato

Pelagatti e Santini possono essere utili alla causa secondo me.
Mentre per Jelenic non mi straccerei le vesti, tanta corsa, ma poca concretezza (soprattutto sotto porta… l’occasione persa ad Alessandria mi sanguina ancora)

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Marcantonio

Su jelenic, probabilmente hai ragione. Ma cosa potremmo pensare se partono Ronaldo e Della Latta e Saber e Chiricò ? Le prime dichiarazioni di Sogliano, non sono per nulla confortanti….

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L'altro Stefano

Provo a ripigliarmi un attimo con le news fresche che sono arrivate.

E dunque, conferma sostanziale del budget con “raziocinio” (tetto agli ingaggi), conferma di Sogliano con convinta voglia di ritentare di vincere il campionato provando a trattenere i giocatori migliori, e mancata conferma di Mandorlini e qui tiro un gran sospiro di sollievo.

Sensazione personale: Ronaldo e Della Latta avranno mercato e penso avranno voglia di altri stimoli (Ronaldo in B, D.L. in una alta C con contratto più ricco). Chiricò sarebbe rimasto in caso di B, ma così me lo immagino altrove e soprattutto più vicino a casa sua (centro-sud, tiene famiglia numerosa).

Immagino possa restare Rossettini come bandiera, ma anche Kresic, Pelagatti, spero Germano e soprattutto Saber e teniamoci Vasic! Jelenic lo libererei con un grazie, come Matteo M.. Bifulco ha finito male e non ce lo vedo nei piani tecnici. Curcio un grande boh nel senso che non so lui cosa pensi! Per la porta ho visto che si è liberato Minelli e sinceramente……lo riprenderei tranquillamente senza nessun rancore, se lui venisse volentieri per un’altra stagione da protagonista per vincere.

Il vero reparto da rifondare è l’attacco e magari indovinandolo una buona volta (vero Scion?). Quelli che ci sono adesso sono da resettare senza pensieri. Ma qui per le nuove scelte dipenderà molto dal nuovo tecnico e dal modulo adottato, che io cambierei tra l’altro – anche basta col 4-3-3.

Sogliano voleva Pavanel già 2 anni fa e tutto farebbe pensare che…..! Diciamo che aveva fatto quasi vincere la Triestina cosa che non mi sembra banale, e mi ricordo che Milanese si stracciò le vesti a suo tempo per trattenerlo. Salvo poi scoprire che lui se ne voleva andare! Non so ma non escluderei un profilo più giovane a sorpresa, detto che dipendesse da me mi sarebbe piaciuto Tedino.

Proviamo pian pianino a ripensare positivo e a trovare nuovi stimoli….da oggi in poi

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Principe

bene sia rimasto sogliano, ci leggo una dichiarazione d’intenti della società. personalmente però mi aspetto la stagione più povera di interesse degli ultimi diciamo 20 anni. sarà molto dura per tantissima gente avvicinarsi all’euganeo

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massimo

Sogliano farà di tutto per tenere Rolando,Della Latta,Chiricò,Seber….ma gli altri ( Perugia/Alessandria/Como/Ternana) sono andati in B senza questi, vuol dire che a parità di categoria ce ne sono di migliori, l’importante è saperli trovare ….
( alias gente umile,motivata e giovane).

Massimo

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acp

assumano il sottoscritto se vogliono andare in B.

per quanto riguarda la rosa: sono tutti sostituibili.

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Crestaaltal

Sembra che da un’ora all’altra Andrea Settembrini (dell’Entella V.) firmi un biennale: se viene per sostituire Halfredsson più che giusto, ma se dovesse sostituire Ronaldo o Della Latta????, il fatto che ha giocato nel “Citta” non è un merito.

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