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ODDO E LA (NON) RIVOLUZIONE…

Cambiamenti tattici pochi, giusto giusto i due esterni un po’ più stretti e Cissè schierato come punta centrale anziché come esterno sinistro nel momento del suo ingresso in campo. Non ha adottato grandi stravolgimenti Massimo Oddo in questi primissimi giorni da allenatore del Padova. Inserire troppe novità poteva significare fare danni sia dal punto di vista del gioco sia sotto il profilo mentale vista la settimana decisamente anomala vissuta dalla squadra passata dall’allenamento del lunedì con Pavanel all’arrivo di Massimo Oddo giovedì, con l’intermezzo della partita col Legnago vissuta con Raffaele Longo e Luca Rossettini. Il tasto su cui il nuovo allenatore del Padova ha premuto è stato uno solo, ribadito sia prima che dopo la sfida vinta contro la Pro Sesto: la mentalità. Era quella l’unica via da percorrere avendo a disposizione così pochi giorni prima del debutto in campionato. La forza di Oddo rispetto a Pavanel poteva essere solo quella della mentalità da ex giocatore di serie A che ha vinto una Coppa del Mondo e una Champions League, dell’autorevolezza di una carriera passata nell’olimpo del calcio. L’unico modo che aveva per dare una svolta a una squadra che comunque anche prima stava facendo bene agli ordini del precedente allenatore era quello di mettere sul lavoro quello che lui è rispetto a quello che Pavanel non era. Lui, sotto contratto col Pescara fino a fine stagione, ha fatto una scelta coraggiosa a rinunciare a quell’ingaggio per sposare la causa di una squadra di serie C che non è nemmeno prima in classifica e proprio questo coraggio ha cercato di trasmettere ai suoi nuovi giocatori fin dalla prima seduta alla Guizza. Il Padova nel primo tempo contro la Pro Sesto ha fatto suo questo insegnamento disputando una gara quasi perfetta, nel gioco e nell’intensità. Nel secondo tempo però si sono materializzati i vecchi fantasmi e quella sofferenza che ha accompagnato in diverse partite questo gruppo anche quando c’è stata la vittoria. Oddo se n’è accorto subito, da un particolare che può essere sfuggito ai più ma non a lui che di vita nel calcio ne ha vissuta parecchia: la postura in campo troppo sicura di alcuni giocatori in campo. E’ intervenuto con i cambi e dando continue indicazioni dalla panchina e alla fine l’ha portata a casa, rendendosi conto però una volta di più di dove questa squadra ha fragilità che devono essere rinforzate.
La prima di Oddo sulla panchina del Padova è peraltro coincisa con la prima caduta dell’impero altoatesino in quel di Piacenza, col SudTirol ora primo a +7 non più a +10. Una semplice coincidenza? Il segnale che aspettavamo e che ci dice che non tutto è ancora perduto? La fortuna del debuttante? Qualunque cosa sia comunque una svolta c’è stata, sia in casa Padova che nell’intero girone A. Ne vedremo delle belle, d’ora in avanti. Da queste parti alle rimonte impossibili siamo abituati.

17 commenti - 1,987 visite Commenta

acp

dezi cotto
ronaldo e chiricò troppi tocchi. la squadra per forza non può giocare bene. almeno ronaldo la tocca in verticale. chiricò va via orizzontalmente
kirwan e curcio in tribuna grazie.
vannucchi al posto di donnarumma.
ceravolo non è punta centrale in un tridente. fa commoventemente il suo. cissè è centravanti da 433.
bifulco rinato.
oddo NG. vestito molto casual. basta tute, bozzi docet.
una piccola ma sostanziale differenza si è notata in fase di impostazione ma voi guardate gli esterni alti. vabbè io capisco anche troppo….

squadra nel complesso non complementare per giocare col 433. ci sono altri moduli ben più adatti a questa rosa.

prato euganeo non all’altezza. la mascotte va abolita. lo speaker cambiato. il tifo all’argentina fa pena, meglio imitare come al solito veronesi e laziali. il bel disegno della nuova bandiera è invisibile dalla ovest, pare un lenzuolo della nonna tacà su na asta. i seggiolini vanno puliti ogni tanto.

perchè la stampa non si occupa del cronoprogramma della curva? moscato vada al direttore dei lavori a fare un’intervista.

abbiamo 2 mesi per prepararci ai playoff. avessero cacciato pavanel a ottobre, come io avrei fatto, ora magari non saremmo a -7.

mai più girone A. C anche a vita ma girone B.

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filippo

finalmente Pavanel non è più l’allenatore del Padova.
Pronti via recuperati 3 punti al Sudtirol.
Avanti così, sottoscrivo l’analisi tattica di ACP, aggiungo Ceravolo-Cissè davanti, e Chiricò si accomodi in panchina che dei funamboli hanno bisogno al circo, e non su un campo di calcio.

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Mastro Cerilli

Francamente mi sembra un tantino ingenerosa la tua sentenza. Se avessimo un’organizzazione di gioco come si deve, forse si potrebbe anche rinunciare a Chirico. Ma non mi pare sia questo il caso.
Inoltre ti vorrei ricordare quante volte tra l’anno scorso e quest’anno ci ha salvato il culo.

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Principe

Senza le giocate da funambolo di Chiricò l’anno scorso il Perugia festeggiava a marzo e quest’anno stavamo rincorrendo il Renate.
Martina le ultime 3 righe sono un colpo al cuore, non so di quale svolta parli che abbiamo fatto la stessa identica partita che facciamo sempre, incluso il crollo del secondo tempo.
Non ricordo una stagione con tante singole delusioni messe in fila, domenica ci aspetta lo psicodramma (spero) finale

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massimo

Da verificare il tutto…poi si sa che con un nuovo allenatore le prime due partite sono scoppiettanti , forse per la voglia di mettersi in mostro, poi ieri la Pro Sesto era una squadra di morti e nonostante questo hanno preso una traversa piena a portiere battuto e riusciti nel segnare un goal.
Forse mi sbaglio per carità ma ho qualche dubbio sul rigore, comunque va bene così.

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fabio.pd

permettimi Massimo, ma dai tuoi ragionamenti non mi pare tu sia un tifoso del Padova. Vedi sempre tutto negativo. La squadra di morti come tu la chiami nel primo tempo è stata sopraffatta dal Padova e quando il Padova si è rilassato ha dimostrato di essere viva. Il Padova deve mantenere costantemente questo atteggiamento per tutta la partita, come accade ai mangiapatate che attaccano sempre fino all’ultimo minuto anche se sono in vantaggio.

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Massimo

Fabio pensa come vuoi, forse si il primo tempo è stato giocato bene, ma comunque non mi è sembrato un avversario irresistibile, dipende dai punti di vista, avversario che è cresciuto nel secondo tempo solo perché è quasi sparito il Padova. Comunque le parole stanno a zero ognuno la vede a proprio modo come nel calcio succede sempre.
Ciao

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tifoso ignoto

A me sembra che come sempre tutto giri attorno alle giocate di Ronaldo ai guizzi di Chiricò agli inserimenti di Ceravolo e ultimamente ai dribbling di Bifulco, c’è poco da cambiare questa è l’impostazione di gioco che da due anni si sta sviluppando e sarà difficile cambiare in pochi giorni.
Oddo vorrebbe accorciare la squadra renderla compatta, ottima idea, è il gioco moderno, ma non si crea dall’oggi al domani. Intanto la difesa deve imparare bene i tempi del fuorigioco per non farsi impallinare dalle ripartenze e trovarsi l’avversario da solo davanti al portiere, poi accorciando i reparti deve dare molta piu velocità al gioco al giro palla coprire bene le zone per tenere l’avversario nella sua metacampo, densità, superiorità numerica tutte cose dove ci vuole fiato, resistenza, può funzionare 1 tempo ma il secondo inevitabilmente si cala. Aggiungiamoci che l’eta media del Padova è piuttosto elevata, da noi se non hai più di 30 anni non giochi, e se sei giovane è una fortuna se ti mandano a Catania o a Lecco o in quel di Monterosi

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acp

se ci si affida solo ai solisti poi non c’è da stupirsi se l’orchestra stecca contro i legnago di turno.

stecche contro squadre della parte destra della classifica ci stanno costando la promozione.

la fase difensiva va corretta.

da anni predico i concetti di “complementarietà e ridondanza” ma temo di essere troppo brillantemente intelligente per essere capito.

datemi un ruolo in società.

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Principe

Ci si affida solo ai solisti da quest’anno, mentre l’anno scorso la formidabile orchestra Mandorlini faceva della coralità il suo punto di forza? Abbiamo la memoria cortissima.
Chiricò e Ronaldo sono la causa del poco gioco di squadra o sono i rimedi al poco gioco di squadra? Ci tengono in piedi con le loro giocate da funambolo o impediscono alla squadra di esprimersi come dovrebbe?

Sul più bello che Della Latta era stato messo a riposo, ecco l’infortunio di Busellato. Pazienza, c’è Settembrini.
Kirwhan fa panchinato, Germano è una garanzia. Approfittiamo fintanto che Cissè si regge in piedi e facciamo riposare un po’ Ceravolo.
Società imbarazzante per quanto è assente ed inerme di fronte alle prese per il culo più evidenti: non bastava la partita con la juve infrasettimanale alle 14.30, adesso dobbiamo anche subire silenti la designazione di Marini di Trieste; a proposito di memoria corta, allego video:
https://www.youtube.com/watch?v=fYOwm0Fbv6A

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acp

fase difensiva del mandorla era ottima. nulla a che vedere con gli svarioni che vediamo ogni settimana quest’anno. l’anno scorso non si giocava bene ma c’era grande solidità.

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Pietro Smaniotto

La fortuna che il calcio Padova non sa di avere è il Professor ACP un tuttologo a tutto tondo peccato che sia pure il re del nulla che vada bene. Un saluto da un tifoso che ama il Padova comunque ed ovunque.

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acp

ho una fervente intelligenza critica, ampiamente superiore alla media e lo faccio notare direttamente o indirettamente.

bravo ama comunque e ovunque e soprattutto fai i conti a giugno.

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Stefano

Peccato per infortunio a saber – fondamentale li in mezzo e domani mancherà anche Bifulco che era in un ottimo
Momento – (ma in questo caso sono ben altre le cose che contano …….. )

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Principe

Miglior primo tempo della stagione, peccato per l’imprecisione in attacco. Speriamo di recuperare tutti gli infortunati per maggio

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tifoso ignoto

Ieri al Padova la paura di vincere si è tramutata in un cacasotto generale. Contro 9 e in vantaggio certo avevamo tutto da perdere e gli avversari tutto da guadagnare.
Ma i gol mangiati(e sono stati tanti vero Terrani) si tramutano molto spesso in gol presi.
E’ una legge quasi infallibile nel calcio.
Chiamiamoci fortunati
.

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