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CON QUESTA CARICA ANCHE NEL RUSH FINALE DEL CAMPIONATO!

La Coppa Italia di serie C torna a Padova dopo 42 anni. E non è solo il trofeo in sé, conquistato per la prima volta nell’ormai lontano 1980, a riaccendere la passione biancoscudata nella città del Santo. E’ il percorso attraverso il quale la squadra l’ha riportato a casa che ha il sapore particolare del rilancio, della rivincita, della nuova vita per la squadra che ha saputo, passando ancora una volta per il tunnel della sofferenza, tornare a farsi apprezzare dalla sua piazza, dalla sua gente. A renderla orgogliosa. A Padova, si sa, ci si lascia prendere dalla depressione più profonda quando le cose non vanno bene e così è successo un mese e mezzo fa, quando questo gruppo che ora può alzare al cielo un trofeo meritato, strappato con sudore e sacrificio, si è ritrovato a meno 10 in classifica da quel SudTirol che nella finalissima di Coppa Italia ha battuto per la prima volta in casa sua dopo avergli rosicchiato ben 8 lunghezze in campionato. Combinazioni di un destino “pallonaro” che da queste parti ci mette sempre lo zampino quando è ora di alzare l’asticella delle emozioni e delle complicazioni. Non è mai facile arrivare al traguardo con le braccia alzate da queste parti ed è per quello che quando ci si riesce la gioia ti riempie il cuore fino all’orlo, perché sai quanto ci hai creduto, quanto sei rimasto scottato in passato ma quanto questa squadra sia in grado di tornare a stupirti.
La passione per il Biancoscudo non si spegne mai. A volte è nascosta come la brace da un fitto strato di cenere e di delusione, ma basta un colpo di vento, bastano un risultato positivo e una prestazione maiuscola, per risvegliare una fiammata ardente. Per rivedere una squadra che corre con una Coppa in mano sotto la curva gremita di tifosi alla ricerca di applausi, con sorrisi e lacrime, con gioia e consapevolezza. Per rivedere un pubblico col petto gonfio per la soddisfazione, finalmente di nuovo con la voglia di gridare al mondo: siamo tifosi del Padova e ne siamo felicissimi.
Ora questo entusiasmo riaffiorato deve essere incanalato in un’unica direzione: le ultime tre partite del campionato. C’è un altro obiettivo da raggiungere, ancora più importante: la promozione diretta in serie B. Che passerà nuovamente per uno scontro fratricida col SudTirol, ancora una volta allo stadio Druso. Alla penultima giornata. E’ il momento di continuare a correre, con i piedi piantati per terra da radici solide ma con ali pronte ad aprirsi per volare verso vette ancor più alte. Solo il 24 aprile sapremo cosa troveremo alla fine della corsa. Per ora è però meraviglioso provare queste intense sensazioni mentre corriamo.

24 commenti - 1.740 visite Commenta

Stefano

Tutto bello però adesso conta il 10/4 non il 16 …non voglio nemmeno leggere le interviste ai passanti ecc ecc : esiste solo la Giana possibile “trappolone” !!! Basti pensare al ritorno dello scorso anno nei play off contro il renate …. Per carità Giana inferiore a noi però ……. Il calcio ……..: domenica fondamentale sfangarla e servirà tanta cattiveria e raziocinio visto che non potremo contare su eventuali invenzioni di Ronaldo …….. mai avrei pensato di dedicare tanto tempo alla Giana 😃😃😃😃😃😃😃

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Principe

Domenica con la Giana è semplicemente la partita più importante degli ultimi anni.
Lodevole iniziativa degli ultras di attaccare gli striscioni per invogliare la gente a venire al merdaneo, spero che a qualcuno fischino le orecchie. A proposito: la nuova curva sta diventando mostruosa. Bellissima.
Spero di non leggere toni tionfalistici o troppo entusiasmo nelle varie testate da qui a domenica, serve concentrazione massima. La Giana verrà presumibilmente per cercare un pareggio quindi pazienza e cattiveria
Donnarumma
Kirwhan Ajeti Monaco Gasbarro
Saber Dezi Jelenic
Chiricò Ceravolo Bifulco

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fabio.pd

io mi permetto di non essere d’accordo sul fatto che la partita con la Giana sia la più importante del torneo. Se lo diciamo per gesto scaramantico va bene, altrimenti NO. CERTO bisogna essere concentrati su questa partita, non è da sottovalutare la squadra avversaria anche se ha totalizzato quasi un terzo dei punti del Padova…..ma darsi le pacche sui maroni adesso io non ci sto. Per giunta giochiamo anche in casa con un pubblico che probabilmente non si vedeva da tempo. Atre sono state le partite importanti, non da ultimo sabato scorso a Vercelli e fuori casa, ad Alessandria e fuori casa. Volare basso è d’obbligo, ma non autoflagellarsi per una partita che sarà da chiudere già nel primo tempo! Realismo, no pessimismo.

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Principe

Nessun particolare pessimismo fabio: è oggettivamente la partita da cui dipende la nostra stagione; se andrà bene, la settimana dopo ne avremo un’altra ancora più importante ma al momento con la Giana è la partita in cui ci giochiamo tutto.
Jelenic e Germano hanno problemi, speriamo non sia niente soprattutto per Jelenic perchè è al top di sempre

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fabio.pd

permettimi Principe….il Padova deve vincere tutte e tre le partite. Onestamente non capisco perchè “dipende la ns stagione dalla partita di domenica con la Giana”….ogni partita giocata fino ad oggi è stata decisiva e a maggior ragione lo saranno anche le prossime tre. Probabilmente mi sfugge qualcosa…..

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Stefano

Si intende che se “sballi “
Domenica in una partita “facile”
Potesti arrivare a Bolzano a -4 o addirittura a – 5 rendendo del tutto inutile la “partita del decennio @ …. Se invece si passa la giana si va a Bolzano per il tutto per tutto almeno a – 2 sicuro (a prescindere da Fiorenzuola )

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fabio.pd

cerco di essere più chiaro: il SE per me non esiste. Si deve vincere e basta. Non è più tempo di congetture.

Marcantonio

Concordo con chi dice che la tensione dev’essere quella di vincerle tutte tre, infatti solo in quel caso, se non dai spazio nemmeno alle speculazioni di un pareggio a Bolazano o all’ultima di campiuonato, solo allora sei sicuro di essere in serie B.

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Marcantonio

E’ scontro si…ma non fratricida. In questo momento quelli del Sud-Tirol per noi tutto sono men che fratelli. 🙂

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tifoso ignoto

Tifoso del padova da oltre 50 anni e queste certezze del “bisogna” e del “si deve vincere” non mi hanno mai convinto.
Vanno in campo 22 uomini, sulla carta siamo superiori, ma ci mancheranno giocatori di qualità e le variabili imprevedibili sono infinite.
Mi consola il fatto che la difesa è migliorata parecchio , finalmente funziona il filtro a centrocampo(anche se a bz è stato un incubo il primo tempo) quello che non si deve fare è farsi prendere dall’ansia del risultato, ci vuole pazienza e lucidità.
Ottimo il ritorno di Saber, rinforza il centrocampo e l’umore della squadra, la sua grinta trasmette sicurezza, speriamo che duri piu di 1 tempo di gioco.

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Marcantonio

Per la difesa migliorata a Bolzano ho visto nel primo tempo, tre buchi da paura.
Per “bisogna” e si”deve vincere” penso si possa intenedere non riferito ad una valutazione della squadra o delle sue possibilità, ma invece al desideratache, per essere sicuri che l’obiettivo non sfugga, concede un solo risultato utile per cui tanto vale dire così!

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Tifoso a 1/2

Potresti cortesemente enunciarci la tua nuova funesta profezia con riferimento al Fiorenzuola? Con Saló e Lecco sei stato eccezionale

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Massimo

Scusate ma si teme la Giana Erminio (solo il nome la dice tutta) da affrontare come fosse il Real Madrid??
Robe da matti.

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sauz

Si caro Massimo perche’ all’andata abbiamo pareggiato, da loro e con loro il Sudtirol nel pieno della sua forma ha fatto zero a zero in casa, non dimentichiamo questi piccoli particolari perchè non dovesse andare come deve che non si sentano in giro i soliti , squadra che ha sottovalutato, la Coppa Italia con la pancia piena, non c’e’ mentalità per salire, mentre ora a destra e manca ci sono peana a favore della squadra. Questa e’ Padova purtroppo nessuna mezza misura mai invece benissimo stanno facendo Oddo e Mirabelli a tenere altissima la concentrazione e a capire che sarà tostissima domani, questi devono salvarsi, è più facile che un già salvo Fiorenzuola con obiettivamente poche concrete chance di fare qualcosa di buono ai playoff non la giochi alla morte, i lombardi invece lo faranno al mille per cento. Pertanto testa bassa pedalare che domani sarà durissima e che la città si svegli che 1.800 biglietti per un match simile mi fa veramente pensare che ci sia da ricostruire tutto perchè almeno 3000 e dicasi 3000 biglietti dovevano essere staccati altro che storie.

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Stefano

Approvo al 100% e ricordo il loro precedente all’euganeo….l.

Sono 3 i precedenti fra Padova e Giana Erminio, dei quali uno solo all’Euganeo di Padova. Era il 24 aprile 2016, gara di ritorno del campionato 2015/16, il secondo disputato dalla Giana tra i professionisti: la gara terminò con la vittoria biancazzurra 0-2, con le reti di Marotta e Gasbarroni e decretò la salvezza diretta con due giornate di anticipo. Gli altri due precedenti al Città di Gorgonzola: l’ultimo in ordine di tempo risale al 5 dicembre scorso, un pareggio 1-1 firmato da Acella per la Giana e Della Latta per il Padova; il primo incontro in assoluto fra le due squadre, invece, è avvenuto il 12 dicembre 2015 e aveva visto la vittoria 1-2 dei veneti.

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Principe

Partita durissima, 3 punti pesantissimi senza i quali a bolzano sarebbero andate 200 persone. Invece così giocheremo in casa. Loro hanno una difesa irreale e giocheranno presumibilmente per il pareggio, quindi servirà un’impresa fuori dall’ordinario.

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Stefano

1 mese e mezzo fa “sogno” arrivare a -3 per giocarsela con possibile solo vittoria – adesso -2 sempre
Con possibile solo vittoria (a loro invece potrebbe andar più che bene anche il pari e questo per paradosso potrebbe essere un vantaggio per noi ) : o la va o la spacca !!!! Bene così sabato alle 1630
Sapremo già tutto

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fabio.pd

…del Real Madrid ho visto solo il colore della maglia !! Adesso posso dirlo: mi aspettavo il loro gioco all’insegna della ricerca del pareggio. Piuttosto noi ci stavamo facendo del male da soli: male Ceravolo. Della Latta e Dezi…..probabilmente giocavano in ruoli non adatti alle loro caratteristiche. L’importante era portare a casa i tre punti e ci siamo riusciti. I mangiapatate sono sicuri di vincere: Javorcic ha detto che ieri hanno dato un segnale al campionato, sì: contro una squadra senza motivazione….. Meglio così !

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Principe

gestione dei biglietti degna di una terza categoria. settore ospiti totalmente inadeguato alla portata dell’evento e della tifoseria ospite. la gente ha giustamente comprato i biglietti di tutti i settori e quindi lo stadio sarà interamente biancoscudato. noi come sempre il nostro lo abbiamo fatto, adesso sta a giocatori e mister essere all’altezza

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acp

avrebbero dovuto riservarci tutta la tribuna che hanno aperto proprio per quest’occasione. cosa pensavano? che da padova arrivassero 300 persone?

saremo migliaia. credo forse più di valdagno, trieste e torino.

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Frengo

Per rimanere a trasferte paragonabili a quella di Bolzano… bellissima fu la trasferta in quel di Valdagno (gennaio 2015). Il Padova, sfortunato per le numerose occasioni avute e non concretizzate, dominò in lungo ed in largo ma fu beffato da un liscio di De Grassi favorito dal sole in faccia…. . A fine partita, il buon Dalle Rive, che di calcio ne capiva, aveva riconosciuto la forza dei suoi avversari e di Carmine Parlato in particolare, intuendo che con quel Padova non c’erano molte speranze quell’anno.
Sugli spalti, ovviamente, non ci fu partita con gli ultras a cantare più forte di sempre, nonostante la sconfitta “….e tanto già lo so che l’anno prossimo giochiamo in Lega Pro…”.
Sul piano del tifo, sabato prossimo, giocheremo in casa e sarà un bel vantaggio.
Sul piano del gioco, mi aspetto che i nostri giocatori di classe (Ronaldo, Chiricò, Ceravolo…), nella partita decisiva, tirino fuori i colpi migliori (quelli che, ad esempio, non ci sono stati nella finale con l’Alessandria) e che il resto della squadra alzi il livello delle giocate individuali (ieri diverse delle quali piuttosto imbarazzanti).
Per vincere non credo che basterà un colpo di fortuna (come la papera del portiere mercoledì scorso).
Serviranno tecnica, forza e cuore.
Invadiamo Bolzano e portiamoci a casa la vittoria.
FORZA PADOVA

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