Ho da poco finito di montare la sintesi di Santarcangelo-Padova per il telegiornale di stasera. Apro facebook per condividerla e mi imbatto nello status di Maurizio, gran tifoso biancoscudato e assiduo frequentatore di questo blog. Leggo: “Ogni volta che il Padova adotta un profilo basso si vince, come sale l’euforia si butta sempre tutto via. Continuiamo e tenere squadra, mister e dg sulla graticola”. Ed ecco l’ispirazione che cercavo, perché Maurizio ha una visione acuta e profonda delle vicende pallonare padovane e mi trova spessissimo d’accordo con le sue analisi.
Giusto così. Siamo partiti quest’estate sbandierando ai quattro venti che volevamo arrivare “almeno quarti” per migliorare il quinto posto dell’anno scorso e provare attraverso i playoff a raggiungere la serie B. Abbiamo visto tutti quanto prematuramente ci siamo arenati in prestazioni non all’altezza e in partite piene di difficoltà (per mille motivi: infortuni, squadra nuova per gli otto-undicesimi, anche sfortuna perché con l’AlbinoLeffe e la Maceratese bastava davvero poco per vincere).
Low profile, dunque. Profilo basso. Basta proclami. Avanti così. Testa bassa e pedalare. Una partita alla volta. Arrivare con questo stato d’animo e questa rinnovata fiducia al filotto che ci attende da qui a fine novembre non può che farci bene. A noi tifosi. A loro giocatori.
Lascia un commento