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RICONQUISTARE COMPATTEZZA E CONSAPEVOLEZZA

Il Padova si è perso. Si è infilato in un tunnel di 3 sconfitte consecutive e la luce all’orizzonte è, al momento, molto fioca.

Sinceramente ho visto i giocatori dare il massimo dal primo all’ultimo, ognuno coi suoi limiti e la condizione del momento che non è per tutti ottimale, e proprio per questo sono preoccupata. Avessi margini per criticare l’atteggiamento sufficiente di qualcuno piuttosto che la giornata storta di qualcun altro sarei più serena perché in cuor mio saprei che sabato a Pordenone potrei vedere in campo qualcosa in più, qualcosa di diverso. E invece no: l’impressione è che le defezioni, su tutte quella di Neto Pereira (e la prossima mancherà anche Dettori squalificato), siano fondamentali in questo momento e che alcuni giocatori, che fin qui hanno tirato come pazzi in questa bellissima rincorsa del girone di ritorno, siano ora a corto di energie fisiche e appannati mentalmente (penso a Emerson che ha accusato un calo importante nelle ultime sfide). La combinazione di questi elementi, unita al fatto che per caratteristiche chi è stato chiamato a subentrare non sempre è riuscito a inserirsi nel contesto tattico della squadra, ha portato, in pochissimi giorni, il Padova dalla speranza di poter in corsa agguantare il primo posto e la promozione diretta in B ad un terzo posto da condividere ora col Pordenone (passando per un secondo posto che ad un certo punto pareva consolidato e invece andrà con ogni probabilità al Parma).

Mancando solo quattro giornate alla fine della stagione regolare non c’è altra strada che quella del lavoro sul campo di allenamento, ripartendo da pochi semplici concetti e da una compattezza di squadra che le sconfitte stanno a poco a poco minando. Se fino a una settimana fa si poteva sperare di tentare il colpo gobbo al Venezia vuol dire che le qualità ci sono. Basta tornare ad essere consapevoli di averle.

E’ dura. Lo ha detto chiaro e tondo Altinier in intervista stasera. Ma i playoff questa squadra li farà e tanto vale allora scrollarsi di dosso un po’ di negatività e tornare a credere che un traguardo importante, nonostante tutto il nero che si può vedere adesso, sia raggiungibile. Lasciamo perdere l’obiettivo a breve termine ovvero la posizione in classifica da cui si partirà. Non facciamocene un assillo. Ora come ora ha senso solo tornare ad avere fiducia in sè stessi. L’unico viatico per ritrovare la vittoria.

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