Poteva andare peggio, ma anche meglio, se solo l’arbitro, così fiscale nell’assegnare il rigore al Varese, fosse stato altrettanto ligio al dovere quando c’è stata quella carica irregolare su Trevisan nel secondo tempo. O se Cutolo, che ha cambiato l’inerzia del match all’inizio della ripresa, avesse centrato la porta una volta con il suo sinistro, sempre pericoloso.
L’importante è però che il Padova abbia dimostrato di essere ancora vivo. Dopo il vantaggio varesino i biancoscudati potevano crollare sotto il peso dell’ennesimo episodio negativo e delle ultime cinque sconfitte consecutive, invece i ragazzi hanno reagito e pure alla grande.
Sono felicissima per Bonazzoli e spero che il fatto che si sia sbloccato in zona gol possa solo dargli la spinta per segnare ancora tante reti da qui alla fine della stagione.
L’obiettivo del Padova però non deve cambiare: bisogna continuare a guardarsi le spalle e non volare troppo in alto. Abbiamo ancora le ali di cera, come Icaro, rischiamo solo di precipitare se ci avviciniamo troppo al sole: il derby di sabato al Tombolato contro il Cittadella deve essere a tutti gli effetti un derby salvezza. Punto. Avanti Scudati!
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