La cosa che più mi ha fatto male stasera è stata la faccia di Matias Cuffa al momento della sostituzione. E’ andato ad abbracciare qualche compagno, ha cercato di trattenere, senza successo, le lacrime, è stato acclamato dai tifosi e si è diretto mesto verso la panchina dove ha trovato anche Michele Serena a stringerlo forte a sé. Il capitano, il guerriero, il cabezon, non farà più parte del Padova del futuro. Lui che dal 2009 è stato il punto di riferimento per tutti i tifosi. Nella gioia e nel dolore.
Questa bruttissima retrocessione rappresenta davvero la fine di un’epoca proprio come fu l’estate scorsa l’avvento di Diego Penocchio dopo 10 anni di presidenza di Marcello Cestaro. Allora avevamo mille speranze, il presidente aveva perfino dichiarato, in un’intervista a un quotidiano bresciano, che aveva in mente un progetto di tre anni con l’obiettivo di raggiungere la serie A. Quanto stride con queste parole la situazione biancoscudata attuale!
Guardo la rosa, guardo il livello di questa serie B appena conclusa e ancora non mi rendo conto di come siamo riusciti a buttare tutto nel cesso, a non raggiungere una salvezza che era più che a portata di mano.
Per ora non riesco ad aggiungere altro. Nei prossimi giorni ovviamente cercheremo di capire come si muoverà Penocchio, se potremo ripartire con entusiasmo dalla Lega Pro o se dovremo rassegnarci a soffrire ancora. Se già non abbiamo sofferto abbastanza…
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