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UN’ALTRA LEZIONE DI SERIE D

Il campionato di serie D lo stiamo imparando a conoscere un po’ alla volta, domenica dopo domenica. Arrivati alla giornata numero 11, possiamo dire che di cose ne abbiamo imparate e capite. Oggi la sfida dello stadio “Briamasco” di Trento ci ha impartito l’ennesima lezione da tenere in considerazione per il prosieguo della stagione. Lezione molto semplice ma efficace: mai dare per morto un avversario, nemmeno se ha tanti punti meno di te in classifica e ad un certo punto vinci la partita prima 1-0 e poi 2-1 e addirittura 3-1. E soprattutto: mai complicarti la vita da solo quando le cose si mettono in discesa, rimettendole così in salita.

Oggi contro il Dro, squadra tra le migliori che ho visto fino a questo momento, aver segnato dopo appena 5′ doveva essere la pialla che spianava la strada verso il sicuro successo. Invece i biancoscudati se la sono resa davvero difficile la partita, soffrendo oltremodo nel primo tempo e dovendo attendere il pareggio della squadra trentina prima di mettere in campo la reazione che ci si attendeva. Alla fine è andata bene e i tre punti sono arrivati con pieno merito, ma non si può e non si deve concedere così tanto spazio di manovra all’avversario perché prima o poi ti punisce.

Fatta questa doverosa premessa, se oggi il Padova ha vinto è perché ha messo in campo qualcosa in più rispetto al Dro. La seconda doppietta consecutiva di Cunico (schierato al centro dell’attacco nonostante centravanti non lo sia proprio), il secondo gol stagionale di Sentinelli, l’ingresso in campo da subito positivo di Pittarello, la gara di grande sacrificio di Segato e tanti altri aspetti positivi della giornata stanno lì a dirci che se il Padova continua ad essere primo è perché sta facendo bene. Quindi deve solo continuare a limare e a correggere gli errori come ha fatto fino ad ora. I risultati verranno come naturale e logica conseguenza di questo impegno e lavoro quotidiani. Senza eccessive preoccupazioni e senza troppi mugugni, please…

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