La matematica dice che non siamo ancora morti. E il Palermo oggi, giocando alla morte con il Novara pur sapendo che in A diretto ci andava anche con un pareggio, ha non solo dimostrato che il fair play fa ancora parte di questo calcio brutto e cattivo ma anche fatto indirettamente un favore ai biancoscudati tenendo il Novara a cinque punti. Da recuperare in cinque partite.
Finché non scorreranno i titoli di coda, io continuerò a sperare che, in qualche modo, per intervento divino o semplicemente per culo, il Padova ce la possa fare.
Facendo un’analisi lucida però non posso che allargare una volta di più le braccia e dire che la posizione in classifica che abbiamo è esattamente quella che ci meritiamo. Non siamo mai riusciti a vincere due partite di fila. Abbiamo toppato tutti gli scontri diretti. Abbiamo abbassato la testa quando era ora di tenerla alta. Abbiamo buttato via nei finali di gara una carretta di punti, quando ormai la vittoria sembrava portata a casa, mancando sistematicamente il salto di qualità.
Il Cittadella, fino a un mese fa messo come noi, è riuscito non solo a dire che con un filotto di vittorie si poteva riprendere in corsa il treno salvezza ma anche a dare concretezza a questo proposito, coi risultati sul campo, coi gol, con la sofferenza. Quella che il Padova ha invece fatto provare solo ai suoi tifosi.
I granata, lo dico da sportiva, stanno veramente facendo il miracolo e probabilmente si salveranno diretti, senza passare per i playout.
E noi? Dove ci siamo persi?