Credo che l’80/90 % per cento dei lettori non sa chi era James Dean aldilà di qualche nota biografica.
Era un’icona assoluta e il modo come morì ne accrebbe il mito: si schiantò nel 1955 a 24 anni con la sua Porsche, probabilmente “guidando come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere se poi è tanto difficile morire…”.
Fece solo 3TRE3 film, ma bastarono per pubblico e critica (di norma severa in quei tempi), a farne un mito per la gioventù.
Io non mi sottrassi otto anni dopo ad imitare pedissequamente una delle sue immagini di culto:
jeans sdruciti, canottiera bianca “fruit of the loom” e… pacchetto di Marlboro morbide (e sdrucite) arrotolate sotto una manica della canotta.
Può già bastare questo per spiegare perchè molti di noi, che vivremo meno di quelli di voi che non hanno mai fumato, cominciarono a fumare, aspettando di racimolare “uno scudo” (500 Lire) per imitare James.
Un’imitazione mortale.
Avendo un po’ di tempo, ho guardato un po’ di film americani degli anni ’50-’60.
La maronna quanto fumavano nelle scene dei film, bene, anzi male, 80% di loro morirono anzitempo per cancro ai polmoni.
Perchè?
Perche in quei tempi NON si conosceva assolutamente il danno delle sigarette.
E come dato scientifico, le donne, notoriamente più resistenti, superarono in decessi quello degli uomini.
Perchè?
La loro sigaretta preferita era la SALEM al mentolo, un mix micidiale.
Salem è una piccola città del Massachussets che prima di divenire famosa per le mortali sigarette, fu famosa per una feroce caccia alle streghe alla metà del 1660
Morir di cancro o bruciate sui roghi non mi pare una gran scelta.
Ma tu Gazza fumi?
Sì 3/4 sigarette al giorno perchè fumo trinciato e le devo rollare, rottura di cowlions, ed avendo come segno zodiacale il BRADIPO, diciamo che me la cavo.
Oooh guys è sempre Agosto, non dimentichiamolo.
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