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NON MI INGINOCCHIERO’ PER FLOYD (FORSE)

Iniziando questo Topic non mi sento completamente degno di fare un gesto autentico che ABBIA UNA DECENTE CONTINUITA’.

Perchè il vero problema che ci riguarda tutti, parlo di noi antirazzisti sta proprio lì.

Un gesto di umiltà e partecipazione, pure sincero, e poi archiviato nelle cento ingiustizie, di ogni tipo, che la nostra “civiltà” si è creata.

Una sorta di BIG DATA da tirar fuori ogni tanto.

C’è quelcuno di voi, sopra i cinquant’anni che si ricorda del massacro del tassista nero RODNEY KING che non si era fermato subito per un eccesso di velocità e poi fu bastonato a sangue con commenti dei poliziotti via radio che comunicavano ai loro colleghi il proprio divertimento?

E quello che successe due settimane dopo quando una BAMBINA di 14 anni, Latashe Harlins, fu uccisa con un colpo di pistola alla testa dalla titolare con una disinvoltura sconvolgente, colpevole per quest’ultima di aver rubato un succo di frutta (?!?) mentre in realtà Latasha aveva i soldi in mano per pagare?

E i processi come andarono?

Perchè una “strana” giustizia esiste unche negli USA.

RODNEY KING: gli spostarono il processo nella periferia di Los Angeles abitata per il 90% da bianchi. La giuria venne così composta: 10 bianchi, 1 Ispanico, 1 asiatico e 1 di nazionalità mista, ma non di colore.

Risultato: tutti e quattro i poliziotti assolti, guardate le immagini del pestaggio e poi ditemi.

LATASHA HARLINS: la giuria condannò la titolare del negozio a SEDICI ANNI di carcere,

La giudice, poco più che trentenne riformò la sentenza con quesre parole: la mia esperienza (???) mi ha insegnato a riconoscere (??) i criminali e l’imputata non  è tra questi.

Risultato: UN ANNO di carcere, alcuni anni nei servizi sociali i restanti dieci in libertà vigilata!

I neri, dopo oltre trecento anni di schiavitù bestiale combatterono nella Guerra di Secessione, e qualsiasi pirla che non abbia letto una riga di quella storia dirà “beh, combatterono per liberarsi dalla schiavitù”.

Il solito pirla non avrà letto una riga di ciò che accadde finita la guerra.

I neri combatterono a centinaia di migliaia nella Prima Guerra mondiale sotto le bandiere inglesi, francesi.

Gli USA scesero in guerra solo nel 1917 e i soldati di colore c’erano.

Nella Seconda Guerra Mondiale la presenza di soldati di colore era cospicua, ma utilizzata in funzioni minori, tranne qualche eccezione, perchè i neri erano “pigri e non considerati idonei”, ma la realtà storica OGGI dice il contrario.

Mi risulta difficile trovare una “bestia” frutto dell’uomo peggiore del razzismo.

Sì Floyd, mi inginocchierò, perchè per ciò che mi riguarda SO BENE di avere avuto e avere tuttora il titolo per farlo.

62 commenti - 9.063 visite Commenta

paperinik

3 anni fa ero sulla scena di un omicidio d’un bianco da parte di un nero. Arrivai un quarto d’ora dopo il delitto..e credo …seppi il necessario. In Italia. in teoria e possiamo dirlo “ufficialmente” per futili motivi. La censura partì immediatamente e praticamente la carta stampata insabbiò la cosa con poche righe ” minori”. Praticamente tutto finì nel nulla, tranne che per una specifica strumentalizzazione che niente aveva a che vedere con il delitto.
Detto questo…. probabilmente nella vita sono prima anticlassista….e poi antirazzista.

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Matteo

Signor Gazzini, pur essendo un lettore da anni questa è la prima volta che scrivo e già mi scuso per la mia ingenuità.
Ho estremamente apprezzato il suo modo di scrivere su un argomento così delicato e in modo fortunatamente lontanissimo degli altri social.
Ho scritto perchè lei involontariarmente, ma giustamente, mi ha redarguito per le dimenticanze di altri fatti orrendi sul razzismo.
Già, chi si ricordava di Rodney King e altri come lui sicuramente censurati o non registrati?
Lei teme, non senza ragione, che George Floyd farà la stessa fine, forte commozione mondiale e generalizzata e poi ciascuno tornerà ai suoi affari senza riflettere che il razzismo, in particolare sul popolo nero ma non solo, è davvero la mala bestia di questi ultimi secoli.
Si è fatto un gran parlare del #metoo proveniente da un ambiente dove la moralità è generalmente un optional e per qualche particina sia uomini che donne sono pronti a tutto, e spesso anche per una carriera professionale.
Provo orrore pensare che queste due cose possano essere messe quasi sullo stesso piano.
Non ho altro da dire se non ringraziarla, visto che questo non è il suo lavoro e potrebbe starsene comodo a passare i molti anni, spero, che ancora la attendono.

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do minus gazza

Caro Matteo benvenuto.
Sarà anche il tuo primo post, ma io non trovo nulla da aggiungere.
Anzi sì.
Ti ringrazio per avermi ricordato la vexata quaestio del #METOO sulla quale volevo scrivere a suo tempo..
Non l’ho fatto perchè mi sembrava un terreno scivoloso dove era difficile distinguere la violenza morale sulle donne e la violenza fisica.
Le donne dicono che è LA STESSA COSA, io non sono d’accordo.
Parlo perchè ho avuto esperienze, come DIFENSORE, durante la mia prima esperienza professionale.
Sono ancora convinto che ci sia una sostanziale differenza tra una “mano morta” fatta in ascensore è la minaccia di licenziamento per un rifiuto a sottostare alle voglie di un padrone (lo definisco volutamente così).
L’aver frequentato per qualche tempo il mondo dello spettacolo mi ha permesso di osservare le molte contraddizioni di quell’ambiente dove non sai mai dove comincia l’offerta del proprio corpo per una parte in uno spettacolo, film o teatro, e dove comincia la caduta del maschio “predatore”.
Comunque anni luce seperano quei pur esecrabili fatti col razzismo e il suprematismo bianco, oggi imperante nel mondo, spesso perfino alle stesse etnie.
Mi chiedi se esiste anche un razzismo tra neri di diversa etnia?
Sì esiste e l’ho pure studiato nei miei vent’anni di frequentazione africana.
E’ un razzismo che si mantiene a livello di penziero e scoppia, in Kenya è accaduto, per motivi politici durante le ultime tribolate elezioni tra la maggioranza Kikuiu e la minoranza Luho (che si ritiene intellettualmente superiore).
Va poi ricordata la drammatica e sanguinosissima vicenda del Rwanda (Hutu massacratori dei Tutsi), ma oggi è diventato, per ora, un paese pacificato e in sviluppo; l’attuale guerra congolese e la mai terminata, malgrado accordi intenazionali, guerra tra il Sudan del nord e quello del sud.
L’Africa, non solo sub-sahariana, ma quasi tutta è un’autentica polveriera, e non riesco ad immaginare cosa possa accadere quando esploderà.

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do minus gazza

Fav, creso proprio che sia un tuo problema, col pretesto irrisolvibile delle differenze di classe, il razzismo, da combattere direttamente e NON ellitticamente, lo troveremo trasportato su Marte.

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paperinik

Non so Gazza, ad adesso non ci sono grandi soluzioni credo. Anche perché premi da una parte e sfori nell’altra. E ti trovi col suprematismo nero fra qualche decennio….forse. Ecco allora si….gli orientali faranno completa manbassa ehhhhhh.La terza parte che sintetizza il numero perfetto.Lo dico con ironia, ma anche no…Per me potrà esserci solo una parità concettuale autentica..sia di classe, che etnica. Altrimenti nulla potrà cambiare. Potrebbe essere che l’uomo del futuro sia addirittura costretto ad applicarla per sopravvivere a se stesso…

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Gatón

Certi tragici avveniment, purtroppo troppo frequenti in USA, oggi sono talmente funzionali alla campagna elettorale democratica che non posso fare a meno di pensare a volute ed organizzate provocazioni.
Proprio per questo mi inginocchierò per Floyd e per gli altri, vittime di quegli stessi che maggiormente avrebbero dovuto difenderne i diritti costituzionali.

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Luca

Gatòn sarebbe come dire che il poliziotto ha ammazzato Floyd per fare un dispetto al “clown in chief” (Donald).
Oppure che i democratici istigano i polizziotti ad ammazzare i “negri” per vincere le elezioni.
Spero di aver capito male il tuo post.

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Mario56

Credo che tu lo abbia capito bene, conoscendo Gaton, questo e altro pur di difendere l’indifendibile..

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Gatón

Sto dicsndo che in campagna elettorale si strumentalizza ogni evento, anche il più tragico, e non sempre questo tutela le vittime della violenza.
Giustizia è ben altra cosa..

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Marco

Dott.Gazzini, sono un suo estimatore da anni quindi la mia domanda non nasconde altro che il desiderio conoscere la sua opinione..
Cosa ne pensa delle violenze accadute dopo l’uccisione di Floyd?
Cosa ne pensa dell’abbattimento di statue raffiguranti veri o presunti razzisti.
Grazie.

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Gazza

Caro Marco Benvenuto.
Scusami ma ti rispondo domani, inoltre mi servono alcune verifiche sulle quali ho qualche dubbio ( dopo cinquant’anni dagli studi accade).

ps
una cincidenza (?) vede consecutivi un Marco, Matteo e Luca… , manca solo un Giovanni e gli Evangelisti ci son tutti.

controllate le mail, sono tutte diverse.

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Giancarlo Corsi

Considero lo sfregio al munumento di Indro Montanelli un’idiozia settaria.
Mai stato montanelliano, ma difficile negare che sia uno dei quattro o cinque giornalisti migliori del XIX secolo.
Valutazioni errate in una vita giornalistica così longeva sono inevitabili, per tutti.
La vicenda del “madamato” con il “matrimonio” con una quattordicenne abissina negli anni trenta si può capire, senza giustificare, conoscendo usi e costumi vigenti a quei tempi in terra d’Africa.
Che poi ci sia qualche somaro, in senso stretto e lato, dei centri sociali che vuole lasciare a Salvini, Meloni e tra non molto a Csa Pound la tutela di un uomo come Montanelli che li avrebbe salutati – forse – solo per educazione innata, e un’ennesima dimostrazione di stupidità irriflessiva.

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do minus gazza

Debbo delle risposte a Marco e non mi sottraggo., con la sottolineatura che si tratta di opinioni strettamente personali.
Quando qualcuno in possesso di particolare autorità pubblica, la polizia in questo caso, usa una forte violenza ed abuso della propria autorità, anche per reati di bassissima rilevanza come quelli recentemente accaduti, la contro-violenza è quasi inevitabile anche sono convinto che molti di quelli che si sono prestati a saccheggi ed incendi NON hanno nulla a vedere con la comunità di colore prevalente, ma sono spesso potenziali criminali comuni, non sempre, ma spesso.
Una delle domande che mi sono talora ed ancora mi rivolgo, è quella del perchè la polizia spari per uccidere e non per eventualmente ferire sparando alle gambe.La comunità nera sana sa bene che i neri violenti equivalgono ai poliziotti violenti.
Ma gli USA sono così da sempre e non dimentichiamo che fino agli anni ’60 decine di uomini di colore sono stati impiccati dai suprematisti bianchi sotto l’egida del KU Klux Klan, tuttora operante.
Ho fatto un breve ripasso degli eventi del 900 e sarebbe utile che molti lo facessero, mentre si preferisce abbeverarsi alla falsa storia di acqua inquinata dei social.

Per quanto concerne l’abbattimento di certi monumenti, ritengo che “rimovibili” sono solo le statue dei dittatori, il resto va considerata STORIA e va studiata bene per eventualmente proporne la rimozione attraverso petizioni pubbliche e culturalmente autorevoli.

Per quanto riguarda casa nostra, la mia opinione su ciò che riguarda i vari sfregi fatti a Montanelli, non si discosta di molto da ciò che ha espresso Giancarlo Corsi, a cui do il benvenuto..
Dal 1968 alla fine degli anni settanta sono sempre stato in dissenso con Montanelli.
Poi abbiamo scoperto che su certe sue polemiche anti “rivoluzionarie” e in particolare circa la simpatia che dimostrava certa borghesia milanese “bene”, aveva ragione lui: vorrei ricordarvi l’assassinio del giornalista Walter Tobagi, e chi lo commise per chi è informato.
All’inizio Montanelli sbagliò forte su Valpreda, ma da uomo intelligente qual’era non ci mise molto a cambiare idea e guardare a destra per la responsabilità della Banca dell’Agricoltura, su Piazza della Loggia e sull’attentato alla Stazione di bologna.
Montanelli era un liberale di destra senza aver nulla da spartire con la destra destra italiana, ma la sinistra italiana è di interlocutori opposti come lui di cui ha bisogno per confrontarsi e per non essere autoreferenziale.
Sono quasi sessant’anni che sono un uomo di “sinistra”, moderato, ma sicuramente di sinistra, per quanto certe parole abbiano annacquato il loro significato, ma UNA sinistra ESISTE come è palpabile che esiste una destra, basta non catalogarla con gli occhiali da sole di 50 anni fa.
E qui di “ideologico” non c’è nulla.

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rough

Mi capita spesso di essere in disaccordo con te e anche stasera, pur non del tutto, tuttavia hai un modo di argomentare le tue posizioni, gli eventi politici, quelli storici, che attrae l’attenzione per competenza e pacatezza.
Adesso mi hai messo nelle condizioni di andare a rileggere alcune cose di Montanelli che personalmente detestavo.
Per onestà devo ammettere che sotto sotto c’era pure qualcosa di freudiano: era il giornalista amato da mio padre.
Gazza, sempre da onestà a onestà, almeno quella intellettuale, in questo mondo strampalato cazzo.

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Gatón

Devo ammettere che buona parte della mia visione politica porta l’imprinting di Montanelli. La sua “stanza” su “La Domenica cel Corriere” era la prima cosa che andavo a leggere.

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Simone

Montanelli, vicenda di cui si parla in questi giorni a parte, lo vedo come una sorta di termometro della destra italiana. Nel suo complesso non che sia mai stata di alto livello (sulla sinistra potrei dire la stessa cosa ma con qualche periodo positivo o eccezione in più), ma credo che nel suo rapporto logorato e finito con Berlusconi ci sia stata la svolta definitiva verso il basso di questo schieramento politico nel “Belpaese”. Al di là delle battute o delle interviste speculatorie (anche quelle di questi giorni) nei suoi confronti, anche da parte di berlusconi stesso, l’inizio della fine delle (almeno mie) speranze, seppur residue, di vedere una destra degna di nota per il bene dell’Italia lì si sono frantumate. Il punto di non ritorno. In questa intervista a La Repubblica, lo stesso Indro lo spiegò come al solito molto bene: https://www.repubblica.it/online/politica/satiquattro/montanelli/montanelli.html .

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do minus gazza

Indro Montanelli, al di là della sua giustificata diatriba con Berlusconi, rimase imtimamente un uoma di destra, una destra intelligente e dialogante.
Im un mondo di “meretrici” del giornalismo egli mantenne una personalissima etica, non prese mai ordini da nessuno, figurati se lo fece da uno come Berlusconi..
Anche l’intervista da te riportata lo testimonia.
Montanelli che dichiara che avrebbe votto a sinistra per la prima volta è sempre lo stesso che nel 1976, alla vigilia delle elezioni scrisse: “… turatevi il naso ma votate DC…”.

Discutibile fin che si vuole, ma sicuramente un uomo dal pensiero libero e influente.
Pagherei UN EURO per essere nella zucca degli imbrattatori e chiedere loro PERCHé:
Sono certo che ne uscirebbero fuori “farfugliamenti” e luoghi comuni privi di senso, tipici di chi non ha mai letto un suo articolo o un suo libro.

Io l’ho detestato per lungo tempo perchè con alcuni scritti mi obbligava a rifugiarmi nelle “certezze” ideologiche assai poco dialettiche, un comportamento che alla lunga porta il cervello ad assomigliare al deserto.

Ho più volte scritto che il mio rapporto con i comunisti di “allora” fu conflittuale e talora molto (in privato), tranne forse nel periodo di Berlinguer, il loro uomo storicamente migliore come Togliatti detto “Il Migliore”.
Ma anche Berlinguer ebbe la sua grossa caduta quando asserì: “… NOI comunisti siamo DIVERSI (testuale) dagli alyti politici…”, spingendosi quasi a dare una connotazione antropologica a quella “diversità”.

Con rispetto chiedo e chiudo: Maaa quella asserzione di diversità politico – antropologica, non ha forse un cattivo sentore di “blando ” RAZZISMO?
Sappiate comunque che l’alta dirigenza comunista rispettava e… temeva Indro Montanelli, come mai avvenne con nessun altro giornalista.

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do minus gazza

Continuo a chiedermi, e lo chiederei ai parenti di Floyd e alla comunità di colore dei paesi colonialisti, se è giusto voler riscrivere la storia, senza conoscerla a fondo, abbattendo con furia iconoclasta alcune statue, senza distinzione di sorta.
Faccio un solo esempio.
Cristoforo Colombo può essere incolpato dello sterminio dei nativi americani avvenuto nei CINQUE SECOLI DOPO (!!) la scoperta dell’America?
Nel frattempo di Leopoldo II del Belgio, che in quanto a genocidio congolese e rwandese, occupa un posto di dis-onore, in un breve lasso di tempo, subito dopo Hitler e Stalin, non si parla.
Su Pol Pot si sa che sta nel mazzo, di Mao Tse Dong le notizie sono ovviamente scarse e segrete come lo è quasi tutto ciò che riguarda la Cina, che, guarda caso, ha estimatori italiani non di destra ma al governo.
Che alcuni eventi storici abbiano biosogno di una accurata e competente revisione è praticamente “intuitivo”, ma basta quello per lasciarlo nelle mani e nelle “teste” del popolo incazzato rimasto in silenzio per anni per misconoscenza sicura della storia?

Chiudo con un’osservazione parallela: ma i terroristi del’ISIS (Daesh) avevano qualche ragione nel distruggere tutte le statue del Buddha?
NO, e quelle che adottarono nel farlo erano strumentali e ridicole.

p.s.
non vorrei che fra gli iconoclasti (quasi tutti bianchi) abbattitori di statue razziste, cambiando luogo e situazioni, magari uno STADIO, sibilino tra i denti un “negro di merda” a un diversamente colorato che segna un gol alla sua squadra.
Hai visto mai…

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Jazz caldo

Concordo totalmente col tuo post perchè sulle virgole diverse non si aprono discussioni.
Tagliando un po’ l’aria devo ammettere che hai qualche dote di preveggenza perchè non è la prima volta!
Erano “secoli” che nessuno tirava fuori qualche osservazione sul bel nusical “Jesus Christ Superstar”.
Tu lo fai e ci ricami pure sopra come si trattasse di una cosa che conoscono tutti.

Bon, UNO e mica uno qualsiasi, ma Stefano BOLLANI, uno dei migliori pianisti Jazz mondiali , ha editato da un po’ una rivisitazione SPLENDIDA della colonna sonora del film!
Gazza, ma perchè non giochi al super enalotto?

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brook

Certo che lei con UN post ha aperto almeno quattro fronti di discussione.
Evidentemente oltre alle sue opinioni vi sono anche conoscenze.
A me ha aperto un “fronte belga” avendo dei colleghi di quel paese e non proprio sprovveduti, quindi, vista la perentorietà di giudizio su Leopoldo II da lei espressa e dal contenuto bollente, mi ha obbligato a fare delle ricerche perchè gli “amici colleghi” belgi, sebbene colti, non oscurano la loro vena di razzismo prettamente coloniale.
Con stima le porgo i miei saluti.

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Manque

Hai detto una colossale sciocchezza storica e antropologica, ma questa è materia del Dominus, e spero che tu non sia scolarizzato o scolarizzato male.
Se lo hai detto per convinzione ideologica non meriti risposta.

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lector

Totalmente d’accordo con manque, vorrei anche calcare la mano ma su questo blog esiste uno stile che rispetto.

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Gazza

Sto cercando alcuni appunti trascritti sull’argomento nel corso degli anni.
Dopo due traslochi è una faticaccia incredidile.
Tuttavia la perentorietà apodittica del post del sig.Pair ha tutte le caratteristiche di un’affrmazione ideologica priva di qualsiasi fondamento tranne, forse, il SUO desiderio che ciò che ha scritto si avveri per sempre.

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Simone

Generalmente la storia ci insegna che il razzismo si sviluppa quando nel territorio in questione c’è una crisi (economica ma non solo) in corso, quando si annusa la possibilità che succeda e/ o quando si estende e si potenzia un certo tipo di ignoranza tra la massa. Qualche settimana fa ho guardato un filmato in cui lo storico Alessandro Barbero spiegava come nell’antica Roma il discorso del sentimento razzista si fece strada a ondate. Interessantissimo come argomento da studiare per qualsiasi sociologo.

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Gazza

Caro GaTom, spero che sia come auspichi tu perchè le parole dette (o omesse) sono pietre.
W PAIR aveva tranquillamente la possibilità di aggiungere quel “purtroppo” e non lo ha fatto.
Tu lo avresti fatto, ti conosco.

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do minus gazza

Pochi sanno, io stesso prima di apprenderlo sui banchi universitari , esistono almeno due cose poco note..
Il primo Editto formale di matrice razzista nasce in Spagno con l’ossessione della “LIMPIEZA DE SANGRE” (purezza del sangue) e guarda caso si rivolge soprattutto contro gli Ebrei.
Evidentemente era assolutamente priva di basi scientifiche, ieri come oggi, e vale la pena che ognuno si interroghi sulle motivazioni.
L’editto è databile alla metà del 1500 quando la tratta degli schiavi non ero ancora iniiziata.
Non vi sono date certe, ma la tratta degli schiavi inizia verso il XVI secolo e riguarda tra i 7 e i 10 milioni di africani.
Qualche serio studioso ha introdotto anche l’espressione di “Black Olocaust” dal momento che calcoli approssimativi, per difetto, affermano che furono tra i 2 e 5 MILIONI gli schiavi morti nella traversata atlantica (le fonti ufficiali inglese ed americana coincidono, mancano quelle brasiliane e molti ignorano che la prima forma di tratta degli schiavi fu proprio diretta verso il Brasile).
Non vi induce alcuna umana riflessione un dato di tale nefandezza?

Quindi ecco le prima risposta al sig.PAIR che asserisce che lo schiavismo esiste da sempre.
Sul fatto “indimostrabile” che “sempre esisterà”, dipende da quelli come lui che lo considerano un mero evento storicistico inevitabile e NON DIPENDENTE dalla volontà dei governi mondiali e dalla qualità degli interventi che verranno messi in essere con leggi ferree e punitive nei confronti dei “suprematisti bianchi”, la nuova forma di razzismo incoraggiata anche da uomini politici ai quali andrebbe tolto l’aggettivo “umano” e sostituito da quello di “simil bestia”.

P.S.
durante una lezione di antropologia ci venne fatto un esmpio apparentemente macabro, questo:
Se da tre cadaveri, uno africano, uno asiatico ed uno bianco (europeo o americano) si toglesse meno di mezzo millimetro di tutta la sua pelle NESSUNO potrebbe indicarne l’origine etnica!
Un tipo “spiritoso, tra i più bravi,, ma un po’così” alzò la mano e disse: ” Professore, forse dal’organo riproduttivo di un africano e un asiatico si potrebbe farlo, viste le generali e evidenti differenze di dimensione…”
Quasi tutti sorridemmo tranne le compagne d’aula e il serissimo Professore.
Ma per chi ha “nozione”, la battuta NON era poi tanto peregrina.

Rispondi
Gazza

Riconoscere la DIVERSITA’ tra le diverse etnie è una costatazione prfino banale, specialmente se si usano parametri corretti.
Il RAZZISMO invece deduce dalla DIVERSITA’ dagli altri uomini una DIVERSITA’ nei DIRITTI, e qui sta la base della menzogna suprematista e razzista.
Io penso invece, e non ci possono essere smentite serie e “documentabili”, che i DIRITTI sono uguali per tutti gli uomini, un dato che è in sè elementare.
Chi ha elementi contrari si faccia avanti e li esponga.

Rispondi
paperinik

…….a me fa specie parlare di razzismo nel 2020… Eppure il mio ambiente di lavoro (con almeno 4 etnie riscontrabili..) e non solo, non presenta caratteri discriminatori di razza evidenti. Ma qualcuno sommerso si. E direi riguarda certamente non solo i bianchi…Magari detto tra i denti e in qualche momento di rabbia a seconda dei casi. Ecco, forse sono questi i momenti più delicati…quelli da controllare in qualche modo. Ci va ancora tempo per l’integrazione e accettazione in Italia. Sarà un po’ da scommettere tra i giovani delle prossime generazioni…. Aggiungerei una cosetta…e qui il sior Gazza si incazzara’. E’ una balla colossale la discriminazione razziale vista solo a destra. Mi è capitato di riscontrarla negli anni anche dall’altra parte….solo un po’ più sorniona e affinata.

Rispondi
Gazza

Caro Paper, DUE cose:
1) trova un mio scritto dove si affermi che il razzismo riguarda SOLO la destra (e pr me la destra è oggi rappresentata solo da Fratelli d’Italia e ti dirò pure che credo ci siano più razzisti contro i Neri nella Lega… , se mai in FdI trovi di sicuro più antisemiti);

2) Non crederai di sorprendere me nell’affermare che anche qualche “compagnuccio” abbia qualche venatura razzista evidente. La differenza SOSTANZIALE (!!) è che puoi trovare qualche razzista a sinistra tra il ceto popolare, di là trovi invece AMMINISTRATORI PUBBLICI e DIRIGENTI POLITICI con responsabilità pubbliche.

Paper, te la faccio io una domanda: TI SEMBRA LA STESSA COSA o equivalente??

Rispondi
paperinik

Te l’ho lanciata lì provocatoria. Certo non è la stessa cosa.
Ti racconto un episodio di qualche anno fa per inquadrare il contesto. Ero invitato a un live di jazz sperimentale, con in scena un trio misto Franco canadese e statunitense. Buon live e ambiente radical di sinistra come da consuetudine…A fine concerto 2 bicchieri e 2 chiacchiere, conobbi uno dei canadesi.. di origine italiana da parte di padre.
Dopo 2 parole leggere, questo mio coetaneo prese un po’ lo slancio e andò su temi più seri. Tra le tante cose, mi chiese: vengo quasi ogni anno in Italia in tournée e non vedo mai in questo ambiente o altri, gente di diversa origine etnica….Come mai??? Eppure vedo circolare per le città persone di diversa provenienza…. Lì per lì non volevo apparire superficiale. Poi pensai che fare tanti giri di parole sarebbe stato inutile e gli dissi che il Paese in generale, necessitava ancora di tempo(15 -20 anni forse).Almeno per me.
Ho preferito non addentrarmi troppo oltre e per pudore ho glissato su questioni razziali. La serata è continuata bene…

Gatón

Datare l’inizio dello schiavismo al XVI secolo è riduttivo.
Certo è l’inizio della tratta di esseri umani dall’Africa alle Americhe, ma la schiavitù con annessi e connessi, compravendita di persone senza diritto alcuno inclusa, e quindi schiavismo, esiste da epoche immemorabili.
Probabilmente la prima legge che ne “regola” i termini è il codice Hammurabi.
E la servitù della gleba non era altro che una forma di schiavismo.

Rispondi
BIKO

Non posso essere nella testa del dott.Gazzini, ma penso che la tematica del presente blog abbia come tema il razzismo.
Lo schiavismo che lo precede di secoli è una delle più infamanti vicende della storia, a partire dagli egizi, in forma minore e “filosofica” (si fa per dire) dai greci e poi dai romani.
Ma ha ragione Gazzini, l’organizzazione sistematica della tratta degli schiavi gira intorno al XVI secolo ed è diretta verso il Brasile per la coltivazione e la raccolta della canna da zucchero.
Ma oggi, anno di grazia 2020 è il razzismo la più grande piaga sociale della terra.
Nei confronti dei neri in particolare e nei confronti degli ebrei, di cui spesso ci si scorda.
Esiste una colossale fandonia, per dir poco, che ciscola sui social e purtroppo non solo, visto che anche personaggi con incarichi istituzionali le propagano e cioè che IL RAZZIRMO E’ UN FATTO GENETICO.!?
Credo che non esista una affermazione più idiota di questa.
Ma viviamo tempi orribili e basta che un cretino qualsiasi la asserisca che troverà subito degli adepti e dei propagatori.
Chiudo con un invito, su Wikipedia c’è un resoconto storico-documentale sulla segregazione razziale dei neri CITTADINI americani, basta dedicarci una ventina di minuti e leggerla “parzialmente” per comprendere il significato del titolo e delle prime righe pessimiste del presente ottimo blog di Gazzini.

Rispondi
Gian Zorzi

Seguo da qualche anno questo blog e ho letto tempo fa che lei non è un giornalista professionista di Telenuovo e sinceramente mi domando perchè, in particolare dopo la lettura dei suoi commenti sul tema razziale.
Comunque le porgo tutta la mia stima.

Rispondi
Gazza

Caro Zorzi benvenuto.
1) Ti ringrazio per il tuo commento, forse un tantino esagerato;
2) Telenuovo ha una redazione di professionisti assai valida;
3) Dici di leggere questo Blog da alcuni anni, tuttavia ti è sfuggito quello dove dichiaravo la mia età non più verde… 74 anni.
Quindi il resto è consequenziale.
Ricambio stima

Rispondi
Gazza

Sono Alla ricerca di un concetto, un pensiero che si trasformi in un nuovo Topic.
In tempi durissimi come questo, la mente è meno fluida.
Non lo è per coloro a cui non frega altro che se stessi.

Rispondi
Begbie

Ciao Gazza, mentre pensi al prossimo topic ti dò il mio “colpo di coda” su questo, facendo uso dei miei circa 30 viaggi negli USA, in un arco di tempo trentennale. Il razzismo in quel paese è un discorso lungo, complesso e non ancora archiviato. Ovviamente il primo colpo è stato l’Emancipation Act di Lincoln nel 1863, che ha eliminato la schiavitù. Passano 101 anni e arriva il Civil Rights Act che mette fine alla discriminazione su posti di lavoro, graduatorie, accesso ai pubblici servizi, etc. Diciamo che dal 1964 in poi non ci sono più giustificazioni.
In 56 anni è stata fatta molta strada, ma ne resta ancora parecchia da fare. E’ emersa una classe media nera di dimensioni importanti. Nel campo delle arti la presenza di artisti di colore è evidente, tra attori, musicisti ed altri. Oggi il razzismo si manifesta più nell’urbanistica che non nei comportamenti di tutti i giorni. Soprattutto nelle grandi città si possono vedere zone abitate quasi esclusivamente da bianchi, o da neri, o da ispanici. Le agenzie immobiliari sono parte integrante di questa divisione. Se io mi presentassi a Los Angeles e cercassi casa, non mi proporrebbero MAI Compton o Watts. Se fossi nero e ricco molto probabilmente non mi proporrebbero Beverly Hills. Da questa divisione nasce a cascata l’impossibilità di gran parte delle minoranze ad accedere alle migliori scuole, che a loro volta aprono le porte dei migliori college. E’ così che per alcune etnie è precluso uno dei cardini del modello socio-economico americano, quella “upward mobility” che è l’essenza dell’American Dream: con il lavoro duro e il merito si possono ottenere risultati notevoli a prescindere dalle condizioni di partenza. E’ un sistema basato su borse di studio diffuse e numerose, sulla fiducia a finanziare idee senza tenere conto delle garanzie al finanziamento. E’ il sistema che ha creato la Silicon Valley, per esempio.
Non entro, infine, nel lungo discorso sui rapporti tra le polizie locali e le minoranze. Lì ci sono troppi fattori da tenere in conto e, forse, risolvendo quanto ho descritto sopra, il fenomeno si ridurrebbe da solo.

Rispondi
Gazza

Caro Beg Ale ciao.
Sintetico ma ottimo topic il tuo.
E’ probabile che molti non capiranno l’importanza sociologica e STRATEGICA dell’ “UPWARD MOBILITY”, un pilastro sociale negli USA.
Qui da noi, per salire un gradino nella scala professionale e sociale (meno), basta il solito cugggino che ti raccomanda, mentre in USA quella dinamica è quasi sconosciuta se non nella malavita.
.

Rispondi
Gazza

AI LETTORI

Mi scuso ma mi son preso una pausa per metabolizzare le puttanate che stanno uscendo da governo e opposizione.
A presto.

Rispondi
Geopol

Gent. Gazzini, i miei complimenti per il suo essere spesso “avanti un passo”.
Sono almeno due anni che lei martella sulle atrocità di Leopoldo II commesse in Congo.
Bene, oggio, dopo 60 anni (!) il Re del Belgio Filippo II ha espresso il suo “rammarico” per le atrocità commesse dai belgi in Congo e Rwanda e forse sarà rimossa la statua di Leopoldo, da lei definito, non senza ragioni, il terzo più criminale genocida dopo Hitler e Stalin.
Cordiali saluti e stima.

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do minus gazza

Caro Geopol benvenuto.
La ringrazio delle sue gentili parole, ma nello stesso tempo confermo di non avere ALCUNA dote di preveggenza.
Il problema vero è che i nostri quotidiani nazionali non si interessano molto di politica estera a differenza di quelli di altri paesi e io spesso sono ammorbato dalle nostre bagatelle nazionali, tipo il MES, vera follia ideologica dei 5S nel non farvi ricorso, e mi “rifugio” su notizie che decideranno realmente il nostro futuro che rischia di scapparci di mano.
Ricambio saluti e stima

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do minus gazza

Un altro indice di follia che non ci si può sempre augurare frutto di un colpo di sole è l’ipotesi di una VERONA-EXIT dall’Europa lanciata da Sboarina sindaco di Verona.
Ma allora è proprio vero che al peggio non c’è mai limite…

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Mario56

Non posso fare altro che darti ragione.
“Robe da matti”
Ma vincono un premio a chi si distingue per sparare fesserie?

Gazza

Caro Mario56 ciao.
In politica chi non ha vere competenze, che in quanto tali sono riconosciute in sè, non ha bisogno di esibire nulla.
Sgarbi che le competenze le ha, è un caso a parte, direi un “unicum”, nel bene (così così) e nel male (ahimè spesso).
I politici incompetenti oggi sono come la gente di spettacolo, specie televisivo, e il loro (supposto) premio consiste nella “visibilità”.
Insomma vale sempre il motto di Oscar Wilde, uno Sgarbi più raffinato e intelligente, che ebbe a scrivere: “C’è una sola cosa al mondo peggiore del far parlare di sè, ed è il non far parlare di sè”.
Naturalmente mi scuso sentitamente con le ceneri di Oscar Wilde, un pur discutibile gigante del 1800, per averlo usato a proposito delle “mattane” del sindaco Sboarina (Federico).

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Gazza

MALA TASTIERA

nella seconda riga c’è un NON di troppo.
Infatti il concetto va letto correttamente così: ” In politica CHI HA VERE COMPETENZE…”

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Gazza

Seguo con mezzo occhio le schermaglie tra opposizione e governo sui vari temi all’ordine del giorno, sempre eccessivamente “aspri”.
Per informazione trascrivo che lo ha ripetuto ieri Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d’Italia, uomo di indiscussa onestà intellettuale.
Tuttavia osservando tale “asprezza” mi sono chiesto: E se in Italia avessimo avuto tipetti come Trump, Bolsonaro e Manuel Obrador (Messico), quelli del “Covid è poco più di una tradizionale influenza” per intenderci, a s-governare la pandemia di Covid, con i risultati drammatici in quei paesi che sono sotto gli occhi di tutti, COSA SAREBBE ACCADUTO NEL NOSTRO “BEL” PAESE?

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Marco

(El Giara)
Visto che abitiamo in un Paese con tanti anziani, avremo sicuramente purtroppo abbassato notevolmente l'età media, costringendo il governo a rivedere al ribasso l'età pensionabile (credeghe).
Ma non è che all'inizio anche molti nostri politici la considerassero diversamente.
Basta ricordare Fontana, Zingaretti e altri ancora….

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Geopol

Vero, ma la sottovalutazione durò il tempo di 48 ore.
Ma “quelli” hanno continuato e in Brasile Bolsonaro ha dato disposizione totalmente contrarie a quelle operanti nel 98% dei paesi del mondo.
E poi la mitica “chicca” del Bolso Naro che, in risposta a chi gli diceva che si stava morendo, rispose testualmente: “Tutti moriremo…”
Non so dove l’avrebbe passata liscia in un paese europeo, ma un “…ma quella camminatrice, a pagamento, per viali notturni, della tua (povera innocente) mamma ce l’hai presente?”, avrebbe raggiunto almeno una ventina di milioni di espletazioni dal a cuore aperto.
Io continuo ad essere poco “dialettico” con certi personaggi, e mi ci incazzo pure, a vuoto purtroppo così mi faccio pure del male da solo..

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Gazza

Pare che non ci sia niente da fare, gli Stati Uniti sono così.
Ricomincia una sacrosanta , secolare, iniziativa popolare contro il razzismo e nel volgere di poco tempo si radicalizza con pretese epurative di chi fa, anche e solamente, qualche osservazione e critica pacata e moderata.
Stop!
Via!
Richieste di “epurazione” per gli “infedeli”: o di qua o di là, non esiste mediazione possibile.
E’ dovuto intervenire, non so con che risultato, il fior fiore delle intelligenze democratiche americane per cercare di mettere un argine serio a questa deriva che rischia di far naufragare il buono e l’ottimo della iniziativa anti razzista.
Una lettera firmata perfino da NOAM CHOMSKY, riconosciuto come uno dei maggiori linguisti del XX secolo, considerato da decenni il più serio critico della politica americana, e talora anche eccessivamente radicale.
Se ha firmato pure lui e fatto firmare altri con la sua indiscussa autorevolezza, le cose non si mettono bene.
E’ accaduto anche per la “campagna” #Metoo, ma in quel caso furono le migliori teste femmine e femministe (!) europee ad uscire pubblicamente per evidenziare che si stavano superando i limiti del “buonsenso”.
In quel caso (pare) che la cosa sia riuscita.
Sul risultato negli USA mantengo un tormentato pessimismo.

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occhio

Caro Gazzini, certo non le fa difetto l’onestà intellettuale.
E’ con post come quest’ultimo che col tempo si è guadagnata, per quel pochissimo che vale, la mia stima.
Anche se politicamente guardo da una parte diversa dalla sua..
Cordialmente.

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Gazza

Caro Occhio benvenuto.
Lenin scrisse “L’Estremismo MALATTIA INFANTILE del Comunismo”.
Ora del comunismo poco m’importa, ma l’estremismo resta una malattia infantile di ogni movimento.
Non si tratta di preferire sempre una mediazione QUIESCENTE, che non significa MODERATA, nè di mettere in un frullatore tutte le pulsioni esistenti per farne uscire una materia (idea) con 50 sfumature di grigio insipido.
Ci sono momenti nei quali su certi principi non si transige, ma hanno da essere ben selezionati perchè ad una posizione radicale ed estremista è sempre nata una contro reazione speculare.
L’unica cosa GRIGIA da auspicare in questi casi è solo la materia cerebrale.
Cordialità ricambiata.

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Gazza

Texas.
Il nome di questa regione degli USA evoca molti film, non solo western, dove gli abitanti vengono rappresentati, e probabilmente lo sono pure, come gente dura, temprata e un tantino “gasbag”.
Un trentenne texano decide di partecipare ad un “COVID PARTY”(?!) dove vi erano persone alle quali il Covid era stato diagnosticato.
Lo “scopo”(?!) era quello di verificare la veridicità della trasmissibilità del virus.
Quel trentenne, rivolto ad un’infermiera dell’ospedale dove era ricoverato per Covid, dirà: “… ho fatto una sciocchezza, credevamo che fosse tutto falso o molto esagerato, mi sono sbagliato…”.
Tutto questo un’ora prima di morire per il Covid,
R.I.P.

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lettore

Caro Gazzini, se non avessi da qualche anno la convinzione della tua serietà nel trattare argomenti delicati, mi verrebbe da pensare che la vicenda da te riportata potrebbe essere una “fake”.
Tuttavia le notizie che la stampa e i telegiornali riportano sui comportamenti in atto negli Stati Uniti danno una certa credibilità oggettiva a ciò che hai scritto.
Gli americani, in genere, sono maniacalmente legati alla propria libertà personale, nei fatti lo sono un po’ meno e spesso molto meno alla libertà altrui.

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Gazza

Caro Lettore, l’episodio accaduto in Texas che ho riportato aveva fatto dubitare anche me, dato che mi pareva un fatto abnorme ed inoltre mi era stato riferito.
Prima di scrivere il post, anche se la persona che me lo ha raccontato era un Primario di “chiara fama”, ho fatto una prima verifica su un quotidiano e non lo trovata, però ho verificato la sua edizione “on-line” e c’era un filmato in lingua inglese sottotitolato e la didascalia parlava solo di un ospedale in Texas.
Poco, per come sono abituato prima di scrivere un post che, in sè e soprattutto nella sua dinamica, si può tranquillamente definire drammatico.
Quindi ho cercato su altri due quotidiani e ho trovato gli elementi sufficienti per pubblicarlo.
Il fatto è accaduto al Methodist Hospital di San Antonio in Texas e a riportarlo era la Dott.ssa Jane Appleby, “Chief Medical Officer” dell’ospedale (credo che da noi si tradurrebbe come Primario).
E’ tutto.

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Gazza

… quarta riga “non LO trovata” invece di “non L’HO trovata”

Credo di aver bisogno di staccare dal computer!

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