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CRONACA DI UN PROBLEMA ANNUNCIATO (continua 4…)

Il titolo del Topic imita quello di un film – modesto – di Francesco Rosi, un grande regista e “Citizen”?

E allora?

Ieri mi ero svegliato presto – a mezzogiorno – in rapporto a ben più cattive consuetudini obbligate.

Umore discreto, allora vai con Ben Webster, colazione secondo i suggerimenti del compianto Prof.Umberto Veronesi, che commise un solo grave errore che non evidenzierò perchè vige ancora il silenzio elettorale.

Bicchierone d’acqua tiepida, caffè, tazzone d’orzo, quattro mandorle, tre noci e due biscotti alle nocciole.

E Ben Webster soffia da par suo anche se non è Lester (intendiamoci, di jazzisti ne conosco e ascolto una dozzina, poi notte fonda).

Occhiata al Corriere, una a Repubblica e una al Foglio del sabato.

Nel frattempo guardo di sghembo la tastiera del computer perchè SO che devo (dovrei) scrivere il pezzo, quello più difficile.

Perchè difficile?

Perchè devo scrivere di un grande gruppo che non ho mai “voluto” ascoltare, di un altro che hmm insomma e di un terzo – notevole – di cui ho pochi appunti.

Verso le 14 sono alla tastiera, cuffie per l’ennesimo ascolto degli albums dei gruppi di cui sopra.

Nel frattempo cerco dei forum/blog di musica per leggere se vi sono commenti difformi da quelli che ho in testa io.

E sì che ce ne sono, qualcuno con commenti da fucilazione alla schiena senza diritto all’ultima sigaretta!

Del tipo di quell’UNICO critico musicale al mondo che ha sparato ad alzo zero su tutta l’opera dei Beatles… perchè faficofareilcontrascosìmisinotadipiù.

‘Azzo che bel sole che c’è, quasi quasi faccio una bella camminata in centro e vado al cinema a vedere “La Scuola Cattolica” che ha creato un sacco di dotte polemiche, quindi è da vedere.

Hostjia non lo danno più.

Mesto ritorno alla tastiera e vai col terzo – notevole – album di uno dei gruppi di cui parlerò.

E sul lato D riascolto, quinta sesta volta, una cover del “menestrello” trasformata in un capolavoro assoluto, anche se il testo mi rimane ancora incomprensibile nonostante – credo – di avere una capacità di “lettura” di molto superiore a trent’anni fa.

E poi la fatal trappola: mi viene la pessima idea di guardare come sono classificati i vari strumentisti e cantanti dei gruppi sulla rivista musicale “Rolling Stone” e su altre riviste o forum musicali.

Poi vi sono pure le classifiche dei migliori 500 albums della storia (dal 1950 al 2003) nell’ultimo (?) aggiornamento.

E’ stata la fine – del tempo – e anche un certo giramento di cowlions perchè  non riuscivo a trovare uno dei miei album “totem”: REMAIN IN LIGHT dei Talking Heads.

Poi l’ho scoperto al 193° posto…

E poi nessuna menzione per l’Eno-Byrne “My Life in the Bush of Ghosts”. Vergogna.

Chissà cosa pensava Zappa di questo album.

  • – Come dici? Sono albums del 1980…
  • – Calma, oggi torno ai ’60…
  • Buonanotte.

 

23 commenti - 1,478 visite Commenta

schetch

Chissà cosa potrebbe aver risposto; butto lì…”Ce l’hai del salame?” oppure.. ” ti dispiace se non ti rispondo?”…” hai d’accendere?”…Però credo quasi sicuramente che il buon Eno non sia tra quelli che disprezza.

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schetch

Commento sulle classifiche: le odio. Pensa che qualche tempo fa gli stessi (Rolling Stone.it) a firma di Zuffanti, stilano una classifica dei 10 migliori dischi prog, Una strage! Figurati i tifosi delle fazioni..non hanno proprio senso siamo in ambito troppo personale e soggettivo.

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schetch

L’Eno/Byrne che citi è un gran disco, per stare in tema ascolta “No Pussyfooting” Eno/Fripp. Senza dubbio il miscuglio tra artisti Eno/Byrne/Fripp/Bowie ha prodotto cose straordinarie in quei periodi.

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old follower

Caro Gazza, ti segnalo la “vittoria” di una tua vecchia battaglia musicale sul tuo blog.
Ernesto Assante, critico musicale del quotidiano la Repubblica, preparato, serio e mai perentorio, dopo una sintetica e brillante sintesi ha battezzato YOU REALLY GOT ME dei KINKS come una delle 5 migliori canzoni rock della storia della musica.
Nella sua disamina ha sottolineato, come hai fatto tu in un tuo precedente topic, che la incredibile semplicità di DUE accordi naturali, il FA – SOL, abbiano creato un riff inimitabile.
Ciao.

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Gazza

Ti ringrazio ma non avevo dubbi in merito.
Quando ai tempi strimpellavo, la sapevo suonare e cantare anch’io.
Il mio Inglese di allora?
AD RECHIAM! (ad auram è per quelli che non studiano).

Rispondi
Gazza

Adesso comincio a scrivere il Post sui tre gruppi.
Mi scuso se nel frattempo non rispondero ad eventuali post dei lettori.

Rispondi

Cominciare a scrivere di un gruppo di cui conoscevi al massimo 2/3 pezzi prima del riascolto completo della loro discografia dei ’60, è onestamente imbarazzante.
Quindi diventa doverosa una dolente “confessione” sul perchè.
Chi scrive, cioè io, negli anni sessanta non “amava” (eufemismo) le “frontwomen” dei gruppi, qualsiasi genere facessero, eccetto il folk.
L’eccezione fu la Janis Joplin dell’album “Cheap Trills” che comperai soprattutto perchè attratto dalla copertina del fumettista Robert Crumb, misogino nel tratteggio delle “cicciose” ragazze dei tempi alle quali metteva ai piedi scarpacce tipo Dr.Martens
> https://www.ebay.it/itm/254206064979
> https://www.libri.it/crumb-sketchbook-6
Poi Janis Joplin, in realtà più solista, aveva una voce che “spaccava” da par suo.
Torniamo ai “nostri”.
Il loro primo album mi sembra tipico del periodo della bay area, “dentro al mazzo” come altre formazioni, ma una canzone di quel primo album lascia intravedere qualcosa di diverso dal resto dell’album, “banalotto” il suo, questa
>> https://www.youtube.com/watch?v=jR4IG6goyhY
Comunque l’album vende e la band comincia ad attrarre ammiratori.
Ma nel secondo album “mi pare” che il registro della struttura dei pezzi cambi.
Acid e Folk -Rock asciutto, pezzi dentro il classico “TRE minuti” e senza citare la più nota “Somebody to Love” è questo il pezzo che mi ha attratto
>> https://www.youtube.com/watch?v=5SXy7G5dtb4
ma soprattutto questa gemma che oserei dire “senza tempo”
>> https://www.youtube.com/watch?v=pnJM_jC7j_4
Il terzo album “After Bathing…” l’ho trovato noiosetto (…), mentre nel quarto, di gradevolissima e diversa fattura, ho riascoltato più volte queste:
>> https://www.youtube.com/watch?v=1ckv1v9GWRk
>> https://www.youtube.com/watch?v=9WF4FF8QrQE
I J.A. concludono i ’60 con il loro album più “politico”.
Per la verità il massacro NEL e DEL Vietnam ci sarebbe stato anche durante gli albums precedenti…
Comunque l’album si apre con un pezzo, musica e testo, che visto da chi a quel tempo, a 22 anni, c’era “in mezzo” (alle dispute, non agli eventi) appare apprezzabile anche se un tantino “scolastico”
>> https://www.youtube.com/watch?v=cxA3Q96a8XE&list=PLmMCb94_M1AmBCMYnNn72OdQRdPMSqTAw
Possiamo stare insieme
Ahh, io e te
Dovremmo stare insieme.

Siamo tutti fuorilegge agli occhi dell’America
per sopravvivere rubiamo,
imbrogliamo, mentiamo, falsifichiamo, scopiamo, ci nascondiamo e traffichiamo.
Siamo osceni, illegali, detestabili, pericolosi, sporchi, violenti… e giovani.

Dovremmo stare insieme
Venite tutti voi qua intorno
La nostra vita è troppo bella per lasciarla morire.
Dovremmo stare insieme…

Poi per un attimo (?) la guerra viene messa in secondo piano e si fanno veleggiare i sogni:
>> https://www.youtube.com/watch?v=hIccZsURyLc
Un vessillo nero squarcia la notte di uraninite,
lontano dalla pazzia della regione contaminata,
dalle persone vestite d’argento che cercano
cibo incontaminato e riparo sulla costa.
Nessun metallo scintillante sulla nostra nave di solo legno,
Persone libere, felici e pazze, nude nell’universo.
NOI PARLIAMO LA LINGUA DELLA TERRA
VAI A CAVALCARE LA MUSICA

Se tu sorridi a me, sai che capirò,
perchè quello è qualcosa che tutti, dappertutto, fanno
nella stessa lingua.
Beh, vedo dal tuo cappotto, amico mio, che vieni
dall’altra parte.
C’è solo una cosa che devo sapere,
puoi dirmi, per favore, chi ha vinto?
Dovresti provare alcune delle mie bacche viola,
le mangio da sei o sette settimane,
non mi sono mai sentito male.
Probabilmente ci terranno entrambi in vita…

Di più IO non so dire, ci provi chi può e vuole.
E non copierò quanto scritto da altri su di loro, vi ho offerto con sincerità le mie sensazioni.
Oggi per allora.

P.s.
Non fatemi fare l’elenco di quante “frontwomen” ho amato in seguito.
Grazie!
Pp.ss.
Gli altri due gruppi citati dagli intervistati, non alla stessa stregua, saranno trattati domani.
Per vostra eventuale curiosità, gli intervistati che hanno citato i Jefferson Airplane come “riascoltati” sono… TRE.
Altri ancora, pur evidenziandone la loro “ovvia e fondamentale” importanza, non li riascoltano da qualche decennio.
A presto.

Rispondi

Il rischio d’essere caduto in una trappola che io stesso ho teso mi prude.
Il perchè è presto detto.
Agli intervistati, tutti over 70 o under di qualche anno, ho posto sostanzialmente tre sole domande “discorsive” che ripeto e riassumo:
1) ti capita di riascoltare, o di aver avuto desiderio di riascoltare, degli albums dei gruppi/band degli anni ’60 negli ultimi cinque anni?
2) a fronte di una risposta affermativa chiedevo QUALI?
3) ascolti album interi o delle compilations personali, dei “best of” o “greatest hits”?
Non ho mai posto una domanda semplice/difficile… PERCHE’?
Qualcuno (raro), di propria iniziativa, ha aggiunto “… perchè questi rappresentano quello… e questi altri hanno alzato l’asticella qualitativa del periodo…”.
Però il modo per venirne fuori mi viene suggerito dal “cieco, muto e sordo” che sto ascoltando in cuffia da mezz’ora (dopo aver ascoltato TUTTI i loro albums).
Io non devo scrivere, ti puoi figurare!, una Storia della Musica de ’60, io devo “de-contestualizzare” al massimo quello che QUEI gruppi hanno rappresentato nella formazione musicale di un “diciottenne”, prendere gli appunti e fare delle scelte esemplificative con alcuni BRANI che scelgo a mio gusto.
Di fatto l’unica libertà che mi prendo dopo aver ascoltato – con neutralità – le preferenze, non su pezzi singoli, espresse da loro.
Quando arrivarono questi, con un pezzo “balbettato” per evidenziare il disagio per l’inadeguatezza e il disagio rispetto al contesto sociale nel quale vivevano la loro giovinezza… fu un “boom” dentro, specie quando si riuscì (con immensa fatica)ad avere anche la traduzione dei testi:
>> https://www.youtube.com/watch?v=qN5zw04WxCc
La gente cerca di metterci s-sotto (Parlando della mia generazione)
Solo perché ce la spassiamo in giro (Parlando della mia generazione)
Le cose che fanno sembrano così terribilmente f-fredde (Parlando della mia generazione)
Spero di morire prima di diventare vecchio (Parlando della mia generazione)
Questa è la mia generazione
E’ la mia generazione, piccola!…
Poi quasi a – finto – contrasto ecco:
>>https://www.youtube.com/watch?v=afam2nIae4o
Non mi dispiace che altri ragazzi ballino con la mia ragazza
Va bene, li conosco abbastanza bene
Ma so che a volte devo uscire alla luce
Meglio lasciarla indietro con i ragazzi, stanno bene,
I RAGAZZI STANNO BENE…

Tuttavia non mi pare il loro album migliore, che arriverà nel 1971 (Who’s Next), di forte impatto sì.
Nemmeno il secondo lo sarà ma avrà una caratteristica particolare: “democraticamente” ogni componente scriverà e musicherà 1/2 pezzi, ferma restando la leadership di Pete Towsend.
>> https://www.youtube.com/watch?v=bvFuUaCe8eY (Entwistle bassista)
>> https://www.youtube.com/watch?v=uFAIocFPfFo (Daltrey voce solista)
>> https://www.youtube.com/watch?v=4E5d-G-hFLo (Towsend chitarra)
Non mi pare che in questo caso la “democrazia” abbia elevato la qualità.
Il loro terzo album è un piccolo colpo di geniale e acida ironia usando come filo conduttore spot pubblicitari di prodotti REALMENTE esistenti sul mercato (Zappa? Kinks? “docenti”?)
>> https://www.youtube.com/watch?v=TjBxdQcHyI0
Ho ballato con Linda
Ho ballato con Jean
Ho ballato con Cindy
Poi improvvisamente vedo
Mary-Anne con le mani traballanti
Quello che hanno fatto al suo uomo
Quelle MANI TRABALLANTI… (Escludendo il Parkinson a quell’età… forse si trattava di un “up and down” penis?)
>> https://www.youtube.com/watch?v=ByxL7cQKB4Q (bella e tosta ma stranamente non fu mai una “hit”)
E adesso, chiudendo il loro decennio, tocca alla “prima” (o seconda?) Opera Rock mai pubblicata, certamente la più famosa.
Vi prego cortesemente di esonerarmi da riassumervi la (confusa) trama. Grazie.
Dall’album fu tratto anche un film con la regia del “dissacrante” Ken Russel, con la partecipazione di attori e cantanti famosi e ne esistono alcuni spezzoni sul TuoTube.
Comunque, conoscendolo, cerco di proporvi le mie parti preferite, nel senso che, così come nell’Opera Lirica esisto le “arie”, qui provo a estrapolare – che è una ‘azzata – dei brani:
>> https://www.youtube.com/watch?v=Q8blcTsC5bw
>> https://www.youtube.com/watch?v=DthtDjhqVOU
>> https://www.youtube.com/watch?v=3FjPt1fZsSs
>> https://www.youtube.com/watch?v=pZN990_mbWU

Sì, i ragazzi stavano bene…
Ragazzi WHO!?!

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paperinik

https://youtu.be/2y-p2l0mDJY questa è forse la vera prima opera rock. Dei Pretty Things di Taylor (ha avuto qualcosa a che vedere con gli Stones. Un chitarrista rhythm’n’blues magistrale. L’ho visto dal vivo un po’ di anni fa insieme alla band). Un ottimo gruppo sottovalutato.
Sugli Who…. mi piacciono soprattutto le prime cose. Ma anche dopo qualche bel brano salta fuori. Band leggendaria.

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under

Il decennio dei sessanta non è il mio, però sto seguendo con interesse il tuo ripasso, con una parte scritta molto personalizzata e talora ironica.
Dove tu sia andato a prendere quel “up and down penis” al posto di masturbazione resterà un mistero, anche se effettivamente il testo inglese si presta alla tua interpretazione.
Comunque gli Who li conoscevo poco, ho ascoltato integralmente i loro due primi album, e concludo che non mi “piacciono” granchè.
Ma non volendo cadere nel tuo giusto ammonimento “sui gusti che non si discutono” altrimenti il discorso finisce lì, dico anche che Who’s Next è tanta roba, una gergalità che probabilmente non ti appartiene….
Anche Tommy mi è apparso interessante anche in chiave storica e cercherò di trovare “in qualche modo” il film.
Ciao e grazie per lavoraccio.

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schetch

Penso che gli Who abbiano incarnato una protesta graffiante con un suono tipicamente british ( percepisco molto nei primi dischi dei Beatles) . I due film Quadrophenia e Tommy ne sono stati i loro manifesti principali che a me sono sempre piaciuti un po’ per tutto significati compresi. Gruppo presente se non ricordo male a Woodstock ed è tutto dire in quanto a protesta.
Tuttavia non mi hanno mai acceso la miccia sebbene abbia tutti i loro lavori e talvolta mi riguardo quel bel live” at the shea stadium” ciao.

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Gazza

Caro Under benvenuto.
Credo che qui sotto potrai leggere la puntuale sintesi di Schetch – non enfatica – su quello che hanno rappresentato gli Who , non solo per la generazione “Over”.
Sul loro “Who’s Next” NON DISPUTANDUM se si ha un minimo di competenza musicale di base, quella che ho io.
Per completezza segnalo che tra gli intervistati DUE hanno detto di riascoltare qualche loro album una volta all’anno, mentre altri TRE hanno detto di ascoltare talora una loro compilation “autoprodotta (?)”.
Escluse ovviamente le loro due “opere rock” che è OBBLIGATORIO ascoltare per intero.
O niente.
Ciao anche a te

Rispondi
Gazza

Caro Under benvenuto.
Credo che qui sotto potrai leggere la puntuale sintesi di Schetch – non enfatica – su quello che hanno rappresentato gli Who , non solo per la generazione “Over”.
Sul loro “Who’s Next” NON DISPUTANDUM se si ha un minimo di competenza musicale di base, quella che ho io.
Per completezza segnalo che tra gli intervistati DUE hanno detto di riascoltare qualche loro album una volta all’anno, mentre altri TRE hanno detto di ascoltare talora una loro compilation “autoprodotta (?)”.
Escluse ovviamente le loro due “opere rock” che è OBBLIGATORIO ascoltare per intero.
O niente.
Ciao anche a te…

Rispondi
lettore antico

Caro Gazza ciao.
Ti do del “tu” per anagrafe e fedeltà al blog e non per fatto politico, anche se siamo li.
Mi permetto di osservare che in un post di entrata avevi parlato di TRE gruppi da proporre.
Grande rispetto per il tuo ammirevole lavoraccio ma è successo qualche inconveniente?

Rispondi
chi?

https://www.youtube.com/watch?v=PNbBDrceCy8
Lo so che questa bella canzone è del 1978, ma conoscendo discretamente i loro album, sapendo che si sono dedicati molto ai concerti, ecco ho la senzazione che lo loro produzione successiva al capolavoro da te citato che è Who’s Next, non sia un granchè.
Una semplice opinione personale.

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