Ringrazio di cuore chi sul sito ha ricordato mio padre.
Aggiungo un dettaglio personale ma importante. Lui si impegnò a crescere e sistemare i suoi sette fratelli e sorelle rimasti orfani di padre. Solo dopo si sposò ed ebbe mia sorella e me.
In politica fin da ragazzino ho sempre condiviso le sue scelte. Era contro ogni dittatura sia di destra che di sinistra, sia di Mussolini-Hitler che di Stalin. Finì il suo percorso politico con i repubblicani di Ugo La Malfa che veniva anche lui dal partito d’Azione.
Durante il fascismo ci voleva molto coraggio ad essere antifascisti, non come adesso.
Mio padre mi raccontò che, quando il Duce si affaccio alla finestra ad annunciare “l’Italia ha finalmente il suo impero”, lui era seduto in una panchina con un amico ed erano gli unici due antifascisti rimasti…
Quanto al suo spessore di docente è cosa d’altri tempi. Allora per andare in cattedra dovevi studiare anni e dimostrarlo con concorsi molto seri. Oggi ci vai per familismo, appartenenza politica, quasi mai per appurata competenza con concorsi divenuti farlocchi.
Il risultato è il crollo della pubblica istruzione con ripercussioni molto negative su tutte le professionalità.
Temo che siamo avviati al fine vita della cultura.
Sul clima basta l’esempio storico: Groenlandia, Greenland, Terraverde. Quando fu scoperta non era ghiacciata come ora perché le temperature erano più elevate, non certo per la produzione industriale inesistente. Altro che anno più caldo di sempre: dirlo è l’ennesimo esempio che si ignora la storia e siamo avviati al fine vita della cultura.