L’ABRUZZO NON E’ SARDEGNOLO

Ma che delusione per i tanti che ci speravano, opposizioni e tanti media. Niente da fare: l’Abruzzo non è sardegnolo…Il centrodestra ha vinto e non per un pugno di voti come in Sardegna, vittoria larga.

Per settimane si è discusso della Sardegna, senza il paragone ovvio: è come Verona, una città dove vinceva il centrodestra da sempre. Ma, se si è presentato diviso, come alle ultime comunali, ha vinto il centrosinistra. Pari, pari a quando successo in Sardegna.

Non scambiare i sogni con una realtà che può non piacere: Giorgia Meloni vince, ha una grande stima internazionale, e vincerà anche alle europee. Il suo governo – ripeto piacia o no – il primo eletto dai cittadini dopo tanti anni, durerà fino alla fine della legislatura.

Dopo di che sognare è lecito, ma ignorare la realtà dei fatti è solo dannoso.

 

LA MESSA E’ FINITA

Nel senso che è crollata la partecipazione dei fedeli, anche la domenica (nei giorni feriali chiese deserte) anche nel resto del mondo occidentale, anche nelle chiese protestanti, anche tra le donne.
“La messa è finita” è il titolo del libro del sociologo Luca Diotallevi che fa un’indiscutibile analisi statistica degli ultimi trent’anni, fino al 2019. Quindi non c’entra nulla il Covid che ci tenne tutti a casa, non solo fuori dalle chiese.
La partecipazione al rito domenicale della popolazione adulta è passata dal 37,3% del 1993 al 23,7% nel 2019 con un declino che promette di allargarsi.
Di donne in chiesa ci vanno ancora le nonne; figlie e nipoti hanno altri interessi.
Da laici si può pensare che la gente abbia capito che non ha senso andare a messa.
Ma resta la domanda fondamentale: cosa ha sostituito la fede, il credere in Dio e nell’Aldilà, che da secoli era il collante sociale?
Non è che siamo diventati tutti dei Gesù, che abbiamo la Rivelazione frequentando i siti? Che crediamo di essere diventati tutti medici, avvocati, insegnanti, esperti di ogni scibile?
E’ crollato il riconoscimento di ogni autorità. Che era il collante sociale. Che teneva unito un popolo. Oggi divenuto una insulsa insalata mista di presunte conoscenze.
C’è una responsabilità dell’autorità religiosa nell’abbandono delle chiese? Direi di sì.
Il celebre ospite si Rosso & Nero, Bruno Cesaro, suole dire che anche un orologio rotto suona l’ora giusta una volta al giorno…
Così Papa Francesco ha dichiarato che la cultura gender è il peggio del peggio, perché uniforma tutti, mentre la differenza è il sale della vita; il confronto ti rende vivo.
Ma suonare solo una volta al giorno l’ora giusta non serve a far tornare il popolo in chiesa…

VANNACCI, PURE RAZZISTA…

Mancava solo l’accusa di razzismo al generale Vannacci, che di accuse è stato subissato nonché di procedimenti giudiziari

Premessa: dato che la giustizia ad orologeria nel nostra Paese non è l’eccezione ma la norma, è inevitabile la domanda: se Vannacci non avesse scritto libri e, soprattutto, non fosse sceso in campo a fianco della Lega ci sarebbero stati tutti questi procedimenti giudiziari contro di lui? Datevi la risposta.

Lasciamo perdere le altre accuse, veniamo a quella di razzismo: accusato per avere detto che la campionessa di pallavolo, la Egonu, non ha i tratti italiani. Ovvio: è africana: Ma non ha detto che in quanto tale va esclusa dalla nazionale di pallavolo italiana. Se io dico che il presidente cinese non ha i tratti europei è una frase razzista o una pura constatazione?

Viviamo in una società multietnica che può non piacere, che può essere criticata ma non contrastata: non posso cioè negare il posto di lavoro o la casa in affitto ad uno straniero magari perché nero.

Questo è il punto: il razzismo sono i fatti non le parole che pure possono essere criticabili

Esempio concreto di queste ore: posso criticare Israele. Ma se in dodicimila firmano un documento chiedendo l’esclusione degli artisti israeliani dalla Biennale di Venezia, hanno compiuto un atto concreto razzista contro questo Paese (unica democrazia del medioriente).

Eppure, guarda caso, contro questi dodicimila “fenomeni” – artisti, intellettuali, docenti – non è scattata la giustizia ad orologeria, la sacrosanta e fondata accusa di razzismo. Contro il generale Vannacci invece si…

GIUSTO VIETARE IL CELLULARE

Ci voleva la Gran Bretagna per svegliarci e introdurre il divieto dei cellulari a scuola. Noi semplicemente “ordiniamo” che siano spenti: figuriamoci…

Il cellulare a scuola serve a due cose: copiare i compisti scritti domandando le risposte e non seguire la lezione dell’insegnante stando lì a ciattare..

Ma la cosa fondamentale è la terza: la Gran Bretagna ne vieta l’uso anche durante l’intervallo. E questo è il pilastro della tragedia: invece che socializzare coi compagni stanno al cellulare che ha letteralmente distrutto la socialità. A scuola e nella vita.

In teoria doveva servire a fare e ricevere telefonate anche lontano dal telefono fisso. In partica ha distrutto i rapporti sociali. Fate caso: in sala d’attesa o nei mezzi pubblici non si parla più col vicino; tutti a farsi gli affari loro e a mandare il millesimo messaggino.

Ormai anche i giovani in particolare fanno sesso a distanza col telefonino…

Vergognoso vedere bimbi di due anni col cellulare, che così non rompono le scatole ai genitori…

Ovviamente non puoi vietarlo ai maggiorenni. Ma agli altri dovresti farlo a scuola e non solo. Puro buon senso. Il cellulare ha distrutto i rapporti sociali. Questione non da poco…

L’ITALIA E’ UNA COLONIA

Spiace ma pandiamo atto: l’Italia è una colonia, una colonia degli stati uniti: da quando siamo nella nato non esiste più la nostra sovranità nazionale. Ogni importante decisione, di politica estera e anche interna, la prendono gli Stati uniti.

E noi obbediamo: prova ne sia che qualunque premier, Meloni compresa, appena insediato obbedisce agli ordini di Washinton: quante guerra abbiamo combattuto in tutto il mondo di cui non ci interessava? Se chiedessimo ai cittadini: sieta d’accordo di mandare miliardi a Keiv per le armi, con i disastri che questa guerra ha comportato per la nostra economia? Risponderebbero di no. Ma è vietato chiederlo perché la Nato c’è lo ha ordinato. Stop.

C’è una soluzione? In teoria sia: dipende dalle elezioni dei padroni del mondo. Vincesse Trump, non è escluso, lui ha dichiarato: basta migranti e, anzitutto, basta Nato.

La versione corrente è che la Nato ci rende liberi e sicuri. Esattamente quello che dicevano Polonia o Ungehria del Patto di Varsavia. Raccontiamola giusta: la Nato è il Patto di Varsavia dell’Europa Occidentale: Noi obbediamo agli ordini di Washinton, lo a quelli di Mosca.

Archiviare la Nato magari indebolirebbe l’Occidente, ma ci restituirebbe quella sovranità nazionale che non abbiamo più del 1948.

PRESIDE AGGREDITO DA GENITORI

E’ sempre più drammatica e preoccupante la situazione delle scuole.

Ultima notizia: una insegnante accoltellata da studente minorenne. Poi il preside aggredito dai genitori.

Non c’è un serio confronto culturale e politico su un tema tanto pregnante. Forse perché si sa di non poterci fare nulla.

Vengo da una famiglia di insegnanti, sia mio padre che mia madre; per gli insegnanti c’era il massimo rispetto. Se un figlio veniva sanzionato non si sognavano di aggredire gli insegnanti e nemmeno di criticarli. Erano d’accordo e anzi aumentavano le sanzioni contro il figlio maleducato.

Oggi il mondo è cambiato. E’ alla rovescia. Sarà colpa dei social dove tanti sono convinti di sapere tutto, come si insegna come si cura come si fa l’avvocato.

Ma, come ha giustamente sottolineato il prefetto di Padova, la scuola può fare poco niente, la prima responsabilità è dei genitori che lasciano fare di tutto ai figli anche minorenni: uscire di sera, girare armati, stuprare e non solo…

Allora penso che è giusta l’autocritica di chi si dedica al cane consapevole di non avere le doti e l’impegno costante che richiede fare il genitore.

C’è una soluzione? No, non c’è. Siamo completamente allo sbando. Non può che peggiorare tutto.

GIORGIA COSTRUISCE PONTI

Come scrive Mario Sechi su Libero, Giorgia Meloni sul piano internazionale ha la capacità di costruire ponti, di trovare accordi per contrastare scafisti e arrivo dei clandestini.

Lei è e resta di destra, ma sa trovare accordi anche con un socialista come l’albanese Rama, oltre che con il premier conservatore inglese Sunak. Prima di tutto l’interesse del nostro Paese. Che sia raggiunto l’obiettivo o meno, vedremo; ma intanto lei si muove come mai un nostro capo del governo in politica estera.

Se vogliamo la cosa interessante è che il tentativo di governare l’immigrazione avviene con due Paesi, Inghilterra ed Albania, fuori dall’Unione Europea che come su questo e su altri temi cruciali è silente ed assente.

Esistono o no dei veri leader in grado di decidere e comandare nella Ue? Non pare proprio.

Poi, su piano interno, lo scontro con la Schein. Sarebbe strano che non ci fosse tra il capo del governo e quello dell’opposizione…

Quanto ai temi, ai contenuti, valutate voi chi delle due sta uscendone meglio.

AUTO ELETTRICA…CINESE

Questa auto elettrica che l’Europa vuole imporre al posto del diesel e benzina, almeno chiamiamola con suo vero nome: auto cinese. Nulla ha di Occidentale, tutto di cinese; a partire dalla batterie che, quando vanno rottamate, inquinano ben più del resto.

E poi tutta la componentistica è cinese. Abbiamo rinunciato totalmente al settore produttivo chiave, l’auto; milioni di posti di lavoro.

Quando Lavrov, ministro degli esteri russo, dice che dopo 500 anni l’Occidente è alla fine. Non c’è solo l’espansionismo cinese, russo, asiatico. C’è l’autolesionismo dell’Occidente sia economico che culturale (basti pensare alle lodi ad Hamas…)

Abbiamo rinunciato alla via della seta perché portava più benefici alla Cina che all’Occidente. In compenso via libera all’auto cinese che garantisce la totalità degli interessi alla Cina…

L’EUROPA CHE NON C’E’

Matteo Salvini è stato categorico: “L’Europa va cambiata”. Non ha detto di uscirne ma di modificare radicalmente la Ue.

C’entra poco l’appartenenza politica. Difficile trovarne uno di cittadino che sia entusiasta di questa Ue. Cominciando dall’indimenticabile, disastroso, passaggio dalla lira all’euro.

Salvini è poco autorevole? Autorevolissimo invece, a giudizio comune, Mario Draghi che ha espresso pure lui critiche dure all’Europa: manca un esercito comune, una visione economica, un pari regime fiscale nei vari Paesi.

Tant’è che gli editori di Repubbica e La Stampa, la famiglia Agnelli, da tempo paga le tasse in Olanda. E cosa condannano Repubblica e La Stampa? Ovviamente l’evasione fiscale dell’idraulico…

Cambiare l’Europa non è scontato. A Giugno servirebbe un voto che garantisse a maggioranza a popolari e liberali, escludendo i socialdemocratici.

Tutt’altro che scontato. C’è chi aspetta e spera.

GIORGIA E IL MURETTO DI BERLINO

Come sappiamo ai tempi delle guerra fredda a Berlino c’era il muro tra Occidente e Unione sovietica.

E’ continuato anche dopo, nel senso che la Germania, Paese chiave della Ue, era critica contro l’Italia.

Giorgia Meloni è riuscita a trasformare il muro in un muretto, nel senso che ha trovato un accordo di vari temi – dai migranti alla ricerca, con il leader tedesco.

Olaf Scholz è un socialdemocratico. Così come è socialista il leader albanese.

Quindi non sta in piedi l’accusa alla Meloni di essere una sovranista, una di destra che fa accordi solo con quelli di Visegrad. Li fa con chi conviene al nostro Paese.

E ottiene ottimi risultati come con i nuovi 20 miliardi del Pnnr.

Piaccia o no abbiamo in premier molto efficiente. Che che ne dicano le opposizioni.