Due osservazioni sul generale Vannacci.
La prima: se non condividi il suo pensiero fai meglio a stare zitto. Criticarlo infatti serve solo ad aumentare la sua visibilità.
Esempio classico Scurati: aver parlato per giorni di lui, anche criticandolo, è servito solo a garantirgli l’Oriente Express per l’Europa.
Meloni insegna: le critiche portano solo voti in più.
E in questi giorni sta accadendo lo stesso con Vannacci. Cosa serve che anche Roberto Marcato abbia detto ai 4 venti che non lo vota, che non condivide il suo pensiero, che non rappresenta il Veneto. Anche per Vannacci Oriente Express verso l’Europa.
Poi il generale criticatissimo per aver detto che servono le classe differenziate per il disabili. E qui arriviamo al punto. Il politicamente corretto impone di affermare che siamo tutti uguali in nome della lotta alle discriminazioni. Affermazione folle.
I disabili, nella fattispecie, lo sono nell’apprendimento e, mandarli in una classe comune, serve solo a non far loro apprendere nulla. Mentre una classe ad hoc, ammesso di avere insegnati all’altezza, magari a qualcosa servirebbe.
Gli esempi della fesseria di considerare tutti uguali si moltiplicano. Vogliamo integrare gli immigrati insegnando loro l’italiano? Niente corsi differenziati per non discriminarli, mettiamoli semplicemente nella pubblica istruzione come tutti.
E in sanità? Se uno ha l’influenza lo curiamo per questo o come se avesse un tumore? Possiamo avere i reparti di pediatria e di geriatria? No: reparto unico per non discriminare bambini e anziani!
Se vuoi davvero aiutare i diversi devi trattarli in quanto tali, altrimenti fai loro solo danni.
Non possiamo nemmeno più dire handicappati. Che significa aver un handicap, una mancanza. Io ad esempio ho un handicap nell’udito che mi costringere ad usare le cuffie quando conduco Rosso & Nero. Ma non posso definirmi un handicappato dell’udito ma un disabile nell’udito.
Il punto è che questo politicamente corretto che impone di trattare tutti allo stesso modo serve solo a renderci ancora più stupidi (come se ce ne fosse bisogno).