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WOLINSKI: The French Sniper

Volevo cominciare quest’anno con un Topic che fosse un po’ spiritoso.
So bene che i miei sono spesso vani tentativi, ma senza ironia, auto-ironia e qualche sorriso (da qualche tempo non riesco più a “sganassar”-n.d.g.) la vita quotidiana mi pare di una pesantezza insopportabile.
Ma ciò che è accaduto a Parigi, almeno per qualche giorno, non me lo consente.
Non so quanti di voi conoscessero Georges Wolinski, uno dei disegnatori satirici uccisi nell’attentato.
La mia generazione, quella fumettara, ci è cresciuta con lui e le sue vignette su “Linus”.
Era talora come la soda caustica e un tantinello maschilista, ma ti faceva riflettere sorridendo, una delle massime ed incisive forme di ginnastica mentale.
Chi ha voglia vada a cercarsi qualcosa su Internet, e non è assolutamente necessario conoscere il Francese per capire.
Questo è un Blog libero, ma personalmente non apro una discussione sull’Islam e sui suoi blasfemi seguaci, i terroristi.
A suo tempo ho già detto la mia, e poi mi sento un po’ un “vaso di coccio”, stretto tra i diversi integralismi, e resto sempre dell’idea che solo gli islamici possano in questa fase combattere seriamente il LORO terrorismo, ma la materia è di viscosa delicatezza, totalmente al di fuori delle mie conoscenze e competenze.
Leggo che la storia filmata di Chris Kyle, l’American Sniper, sta andando bene al botteghino.
Kyle aveva un fucile ad alta precisione da dove sparare a kilometrica distanza.
Wolinski, e altri, usavano una matita che avrebbe potuto ucciderli, inermi e COSCIENTI bersagli che ci volevano far riflettere sorridendo.
Potevano “starsene fuori”, non lo hanno fatto.
Chapeau et honneur.

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