Sono convinto che Fusco abbia un solo problema e non sia la costruzione della squadra. Nella terribile e acclarata mediocrità della serie B e grazie ai milioni del pacacadute non credo sia difficile fare una squadra che vada in fuga fin dall’inizio e soprattutto arrivi prima alla fine. Il mercato è un’arma di distrazione di massa. Piuttosto mi chiedo ancora oggi quale scempio sportivo ed economico abbia creato la gestione precedente: soprattutto mi chiedo che Verona vedremo una volta tornati in serie A. Non mi piace questa liquidazione a caccia di plusvalenze del poco patrimonio che ancora resisteva e che di certo non porta la firma di Gardini e Bigon. Il Verona ha necessità di investire, di svecchiare, di ricostruire un proprio nucleo di giocatori di proprietà. Servono giovani bravi, non prestiti e parametri zero.
Ancora di più e per l’immediato futuro, Fusco deve ricostruire un progetto generale che coniughi risultato immediato e visione a lunga gittata. Mi dispiace solo che oggi venga criticato per ciò che non ha fatto, cioè il misfatto della retrocessione. Ma chi ha commesso quella sciagura, lo sappiamo, s’è dato ad un’agiata fuga dalla nave. Ed ora tocca ad altri l’ingrato compito di risanare questo ambiente. Fusco e Pecchia meritano un appoggio solo per questo.