Per trovare una partita "cannata" dal Verona dell’era Mandorlini bisogna andare tanto indietro nel tempo. Credo che questa traccia possa essere scovata nel match della scorsa stagione con il Gubbio (anche se il nostro mister non è di questo avviso…). Dopo di quella il Verona ha sempre giocato a calcio e anche quando ha perso ha strappato applausi.
Credo che la gara con il Torino non faccia primavera. Cioè, non può essere presa ad esempio per elencare cosa non va nel Verona. Essendo la terza gara in una settimana, l’ultima di due partite difficilissime, è arrivata in un momento in cui la squadra scaligera non era al cento per cento. Ma forse neanche al cinquanta per cento. Se c’è un rammarico in questa sconfitta senza appello, è di non aver visto il sacro furore, quello degli elogi con il Padova e quello del battimani con la Sampdoria.
Ci sono stati però dei segnali che non devono essere sottovalutati. La stanchezza affiorata in tanti giocatori ci fa pensare ad una rosa competitiva al massimo in tredici, quattordici elementi. Con altri che non sono all’altezza. Possibile? Mandorlini dice che sono tutti uguali e allora non si spiegano certe scelte in queste tre gare. Alcuni giocatori (Esposito, Pugliese) non sono entrati, altri hanno fatto un super lavoro.
Non mi addentro nelle esclusioni di Pichlmann e di Lepiller. Qui mi devo fidare di Mandorlini quando dice che in questo momento non possono giocare perchè non sono in forma e non danno segnali di ripresa. Se il mister che ci ha portato in serie B dice questo non posso mettere in discussione la sua parola. Anche perchè, Mandorlini si prenderebbe una responsabilità tremenda se così non fosse. Davanti ai tifosi ma anche davanti al presidente Martinelli che continua a tenere a libro paga un attaccante come Pichlmann.
La considerazione dopo la gara con il Torino è una sola. Il Verona ha dodici punti, è nella parte sinistra della classifica, ha comunque giocato a calcio anche in una giornata storta, ha già giocato contro Sassuolo, Padova, Sampdoria e Torino, cioè le prime della classe e all’orizzonte ha un derby che a questo punto assume significati ancora più importanti.
Sono pronto a firmare una cambiale in bianco a Mandorlini e a questi ragazzi, convinto che a Vicenza il Verona farà una grande gara. Insomma, stemo calmi. Non c’era da esaltarsi prima, non c’è da abbattersi adesso.