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IL PAGELLONE DI JUVENTUS-VERONA

SILVESTRI 6 Non è chiamato a grandissimi interventi, i suoi compagni fanno il possibile per evitarglieli. E’ sfortunato in occasione del gol di Ramsey. La deviazione di Gunter basta per rendere il pallone imprendibile. Nove volte su dieci il rigore calciato da Ronaldo è imparabile.

RRAHMANI 6.5 Quando vedo giocare l’albanese mi sembra di vedere uno degli spartani del film 300, fedele soldato di Leonida. E’ una potenza fisica, ma i piedi li sa usare eccome. Si becca un giallo, ma non cala mai di intensità.

KUMBULLA 6.5 “Sporca” la sua partita con quel secondo giallo, e quindi l’espulsione, a pochi secondi dalla fine. Ma anche di fronte ad una delle squadre più forti al mondo non perde la tranquillità che ci ha fatto vedere fino ad oggi. Peccato non aver per la gara di martedì sera contro l’Udinese il vero leader della difesa.

GUNTER 5 Sul gol di Ramsey è sfortunatissimo: devia con le unghie un pallone che probabilmente Silvestri avrebbe parato senza grande impaccio. Inconcepibile, però, il fallo su Cuadrado, che consegna a Cristiano Ronaldo un calcio di rigore evitabile. Poco sicuro durante tutta la partita, è stato l’anello debole della retroguardia, soffrendo tremendamente un Cuadrado in stato di grazia.

FARAONI 6 Bel primo tempo, di corsa e di testa. Tantissimi palloni messi in mezzo dalla sua fascia. Non ha paura di fronte ad Alex Sandro e anzi, forse è proprio il brasiliano a giocare con le marce ridotte. Cala un po’ nei secondi 45 minuti e quando il Verona tenta il tutto per tutto perde un po’ di lucidità nell’ultimo passaggio.

AMRABAT 7.5 Siamo solo alla quarta di andata e qui il rischio è di finire gli aggettivi da usare col marocchino. E’ straripante, travolgente, dotato anche del dono dell’ubiquità, visto che lo trovi in ogni zona del campo, costantemente. Una grandissimo giocatore che fa sfigurare anche Cristiano Ronaldo in occasione del gol del vantaggio gialloblù. E’ lui, infatti, a strappargli il pallone dai piedi per dare il via all’azione del vantaggio.

PAZZINI (dal 40′ s.t.) S.V.

VELOSO 7.5 Volete dire che non basta il gol a giustificare il voto? Per me sarebbe sufficiente, ma la sua partita non si ferma affatto al pallone che ha tolto la ragnatela dalla porta di Buffon. No. Delizia per tutti i 95 minuti con giocate di qualità sopraffina. Un vero professore in mezzo al campo che ha in Amrabat, tutto corsa e dinamismo, il suo miglior alter ego.

LAZOVIC 6 Nei minuti finali ha un’occasione colossale per regalare al Verona un pareggio forse anche un po’ stretto. Decide di tirare al volo, e secondo me fa bene. Ma la colpisce in maniera anche troppo pulita e così Buffon dimostra di poterci ancora stare tra i pali. Bravo nel primo tempo, un po’ meno continuo nella ripresa.

VERRE 5.5 Non riesce ad entrare pienamente in partita. Gli manca il passo e non riesce mai a trovare la giocata “geniale”. Un passo indietro rispetto alla gara sontuosa contro il Milan.

PESSINA (dal 14′ s.t.) 6 Porta la freschezza persa da Verre e cerca di fare il suo nel momento di massimo sforzo del Verona.

DI CARMINE 6 Ha due grandi occasioni: il calcio di rigore, che tira bene, ma che per semplice sfiga finisce sul palo; e il tiro ravvicinato che si stampa sulle chiappe di Bonucci. La fortuna non lo ha aiutato e quindi adesso tutti a gettargli addosso la croce. Io non lo boccio, perché se la Juve per quasi tutta la partita ci capisce ben poco, è anche per merito suo che va a pressare come un disperato. E’ vero, gli attaccanti devono segnare. Ma ha dato l’anima e questo mi basta per non massacrarlo con un’insufficienza.

ZACCAGNI 6.5 Ancora una partita di livello per Mattia, che si conferma a suo agio in quella posizione, alle spalle della punta. Scalda i guantoni di Buffon e accarezza la gioia di un gol allo Stadium. Esce ad un quarto d’ora dalla fine, forse anche perché martedì sera dovrà essere fresco e smagliante per affrontare l’Udinese al Bentegodi.

TUTINO (dal 28′ s.t.) S.V.

JURIC 7 Conferma di aver plasmato una creatura che molti di noi, alla vigilia della prima di campionato, pensavano fosse una sorta di Frankenstein. Il Verona che domina la Juventus è una meraviglia insperata, una gioia per gli occhi dei tifosi, ma anche per gli amanti del pallone che hanno capito che con le idee tutto è possibile. Meritava i tre punti, poche storie. Adesso deve essere bravo a mantenere alta la carica nervosa dei suoi ragazzi.

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