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IL PAGELLONE DI NAPOLI-VERONA

SILVESTRI 5.5 Rivedendo i gol una decina di volte l’uno, la mia sensazione è che non sia particolarmente reattivo. In occasione della prima rete di Milik, il cross che arriva nell’area piccola è abbastanza semplice da leggere, ma lui non ha l’istinto di tentare l’uscita. Recupera con altre parate importanti, ma i buoi sono già scappati.

RRAHMANI 6.5 Impegnato con la nazionale kosovara, doveva essere uno di quelli bolliti, col fiato corto. Invece regala una prestazione sontuosa, tutta muscoli e qualità. Anche quando Juric lo francobolla al folletto Insigne. Nulla può sul secondo gol di Milik. Va vicino vicino alla rete con uno stacco di testa imperioso. Sempre una garanzia.

KUMBULLA 6 Gioca in uno stadio tutt’altro che facile da affrontare e, come già mostrato in altre occasioni quest’anno, non si fa prendere dall’ansia. Davanti si trova Milik, non Pippo, Pluto e Paperino. Difficile saltarlo, si trova sempre al posto giusto, nel momento giusto.

GUNTER 5.5 Si fa beffare sul vantaggio del Napoli, con Milik che lo brucia di quel mezzo passo che basta per metterla dentro. Dei tre dietro è quello che dimostra maggiori difficoltà. Ma è sempre bene ricordare che è adattato al centro sinistra.

FARAONI 6 Meno brillante del solito, si trova di fronte Di Lorenzo, che sembra essere un bel talento, ma che non è che abbia fatto ste grandi cose davanti al nostro Davide. Diverso il discorso quando devi fare i conti con Insigne che anche non facendo sfaceli, mette sempre in apprensione. Meglio davanti che dietro.

AMRABAT 6 Col marocchino ci siamo fatti la bocca buona, buonissima. Ci ha deliziato di partita in partita. E capita così che una prestazione “normale” rischi di far storcere il naso. Non deve essere così perché lotta alla pari con gente del livello di Allan e Ruiz. Gli capita qualche pallone buono al limite dell’area partenopea, ma se avesse anche il tiro, probabilmente, giocherebbe nel Barcellona.

TUTINO (dal 35′ s.t.) s.v.

VELOSO 6 Ancelotti a fine gara, in conferenza stampa, sottolinea come il portoghese sia uno dei migliori in serie A nei calci piazzati. Anche oggi, infatti, batte un’infinità di corner e di punizioni potenzialmente micidiali. Ad un certo punto prova quello che gli è andato bene contro la Samp. Ma stavolta a liberare c’è Koulibaly, non Murru.

LAZOVIC 6+ Sembrava destinato a soffrire le incursioni di Malcuit e invece, alla fine, è stato proprio il francese ad avere qualche grattacapo in più. Si crea una grandissima occasione che solo la bravura di Meret non trasforma in gol. Tante le puntate sulla sua fascia, che dimostrano una condizione in decisa crescita.

ZACCAGNI 5.5 Non è lo Zac che siamo abituati a vedere. Perché quando incanti per lunghi tratti di questo avvio di campionato, va da se che le aspettative si facciano più pressanti. Non riesce ad incidere e sbaglia troppe scelte offensive. Non ritrova la capacità di entrare in area e creare scompiglio nelle difese avversarie.

SALCEDO (dal 7′ s.t.) 5.5 No, questa volta Eddie non è entrato bene. Se su quattro palloni che ti passano tra i piedi ne sbagli tre, significa che non ci sei. Ha una buona occasione in attacco, ma si fa ingolosire e tenta un tiro improbabile, disinnescando i suoi compagni. Ci sta, ha solo 18 anni. Sono convinto che ne farà vedere delle belle.

PESSINA 6+ Mi piace sempre di più, anche se a volte stenta a trovare la posizione in campo. Ma quando la trova, fatalità, il Verona gioca meravigliosamente. E’ successo anche oggi quando il Napoli, per una ventina di minuti non ci ha capito più niente. Gli capita sullo zuccone il pallone del vantaggio gialloblù, ma Meret è di un altro parere. Bravo il portiere azzurro o poco deciso lui? Per me la seconda…

STEPINSKI 5 Dispiace bocciarlo, ma non ci sono elementi per dire il contrario. Troppo macchinoso, lento, sbaglia passaggi semplici e stop banali. Voglio pensare che siano carichi di lavoro che ha dovuto subire più tardi rispetto ai compagni. Si impegna, ma un attaccante deve segnare, viene giudicato soprattutto per quello. E lui deve sbloccarsi velocemente.

DI CARMINE (dal 14′ s.t.) 5.5 Non riesce a rendersi pericoloso, non viene servito a dovere e si innervosisce un po’. Ha voglia di spaccare il mondo, ma non era certo oggi la sua giornata.

JURIC 6 Il suo Verona ci ha abituati fin troppo bene, ci sta facendo sognare e, forse, ci sta facendo un po’ perdere di vista l’obiettivo. Salvarsi, se necessario anche all’ultima giornata. Dimenticare questa cosa sarebbe un errore e ci farebbe perdere di vista la realtà. Poi, è ovvio, a lui il compito di trovare soluzioni ad una squadra che fatica a segnare. Perché qui non è solo Stepinski ad essere inceppato, ma un po’ tutti. Ecco, lì deve lavorare di più e sono straconvinto che riuscirà a trovare l’idea giusta.

 

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