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IL PAGELLONE DI VERONA-JUVENTUS

MONTIPO’ 7.5 Per tutto il primo tempo e buona parte del secondo sarebbe da “senza valutazione”. Poi, però, si fa trovare pronto su un bel tiro di McKennie, ma il miracolo della partita lo fa su Dybala. Quando il tiro dell’argentino sembra destinato a gonfiare la rete, si allunga come plastic man e la mette in angolo. Una delle parate più belle viste negli ultimi anni al Bentegodi.

DAWIDOWICZ 6.5 Attentissimo per quasi tutta la partita. L’unica disattenzione quando perde di vista McKennie ciccando la diagonale che spalanca la porta allo statunitense. Ma si conferma una garanzia per questa squadra, per voglia e coraggio di andare sempre oltre.

GUNTER 7.5 Penso che Morata se lo ricorderà a lungo. Il centrale gialloblù è in una di quelle sere lì, perfette, dall’inizio alla fine, senza mai un’esitazione. Gioca sempre in anticipo e la prende sempre. Quando arriva un pelo dopo non permette comunque allo spagnolo di prendere campo. Dopo qualche partita così così, una prestazione semplicemente perfetta.

CASALE 7 Si piazza a uomo su Dybala, che è il più pericoloso dei bianconeri. Lo fa soffrire, pur concedendogli qualche tiro dei suoi. E’ in avanti che Nicolò si esalta. E’ lui ad avviare l’azione che porterà al primo gol. E c’è sempre lui, con la sua accelerazione, anche nella doppietta del Cholito. La sua miglior partita da quando veste la maglia del Verona, per questo ragazzo sempre al posto giusto, nel momento giusto.

CECCHERINI 6 (dal 23’ s.t.) Aiuta con forza la squadra nel momento in cui la Juve mette in campo tutto quello che ha per riacciuffarla.

FARAONI 7 Solite qualità e quantità. E’ il pendolino gialloblù, capace di mettere il guinzaglio ad Alex Sandro. Non si fa mai trovare fuori posizione e quando sbaglia anche il più semplice dei palloni, lo vedi correre come un matto per recuperare. Un esempio per tutti i suoi compagni.

TAMEZE 7 Il migliore a Udine. Strepitoso anche contro la Juve, al punto tale che pare evidente come in questo momento sia imprescindibile non solo a centrocampo, ma a tutto campo. Corre come un dannato, bravo a distruggere ma, quando serve, anche a costruire. Fisicamente può essere piuma e può essere ferro (cit.) perché corre con grande leggerezza e quando ha il pallone tra i piedi, toglierglielo è quasi impossibile. Esce stremato.

BESSA 6 (dal 30’ s.t.) Lui che è uno che ha tecnica sopraffina, non bada ai ghirigori e quando serve spara i palloni che gli capitano tra i piedi in tribuna.

VELOSO 7 Che partita del capitano, meravigliosa. Come sempre parte dal basso per lanciare l’azione. Ma ha poi una qualità che pochi hanno in questa squadra: saper decidere la velocità dell’azione. E’ bravissimo a rallentare quando la Juve sembra un toro infuriato. Ed è poetico quando trova la giocata al millimetro per gli attaccanti. Invecchia come il miglior Amarone.

LAZOVIC 6 Ha una grandissima occasione sullo 0-0 quando solo davanti a Szczesny non riesce ad angolare quanto basta per sbloccare la gara. Per il resto ha il suo bel da fare con Cuadrado, che con Dybala è il meno peggio della Juve. Pensa a contenere più che ad attaccare, si becca anche un giallo che, nel secondo tempo quasi costringe Tudor a cambiarlo.

SUTALO 6 (dal 23’ s.t.) Anche lui entra concentrato e sul pezzo. Un paio di interventi risolutivi.

BARAK 7 Sono le sue partite queste. Perché esalta la sua tecnica quando è il Verona a dare una lezione di calcio alla vecchia Signora. Ma allo stesso tempo, quando serve il fisico, soprattutto nell’assalto finale della Juve, lui tira fuori il petto e fa la voce grossa. C’è il suo zampino nel primo gol, perché è il suo bel tiro a mettere in difficoltà Szczesny, che respinge sui piedi di Simeone.

CAPRARI 7 Pronti e via e subito fa capire che aria tira. E’ imprendibile. Danilo non lo vede. I vecchi volponi Bonucci e Chiellini sembrano colpiti da labirintite. Lui imprime una velocità che spacca la partita. Quando il Verona è pericoloso, luì è sempre lì, chissà come mai. Nel secondo tempo si sacrifica in maniera commovente e con le residue forze prova comunque a puntare l’area bianconera. Che giocatore, ragazzi.

SIMEONE 8 Un gol da rapace dentro l’area di rigore, sfruttando una ribattuta di Szczesny. Un capolavoro, poi, da oltre venti metri, che va a infilarsi nel sette più lontano. E ancora, un gol annullato, che sarebbe entrato nella storia. El Cholito è definitivamente esploso, dopo aver girovagato e aver trovato la squadra giusta per le sue caratteristiche. Di calciatore, ma anche di uomo. Divino. E’ vice capo cannoniere con otto gol, dietro solo a Immobile. tiro alto

KALINIC s.v. (dal 38’ s.t.)

ALL. TUDOR 8 Mette in campo la miglior formazione possibile e le risposte sono quelle che si aspettava. Nel primo tempo ha dato una lezione di calcio al ben più blasonato (e altezzoso) Allegri. Non gli fa capire nulla. I suoi vanno a mille e fisicamente surclassano i bianconeri. Bene anche i cambi. Ha stravolto la squadra, ha ridato un’anima ai suoi ragazzi, che sembravano essersi persi. Da quando è arrivato ne ha persa solo una, peraltro immeritatamente. E’ ora che tutta Italia si accorga del suo Verona.

3 commenti - 2.215 visite Commenta

bardamu

Avrei dato mezzo voto in più a Tameze, il migliore, assieme al Cholito. A me dà sempre l’impressione che possa perdere la palla o non arrivare su un pallone forse per la sua corsa compassata, ma non la perde quasi mai e ci arriva quasi sempre. Senza di lui non so se l’avremmo portata a casa. A centrocampo serve come il pane.
Barak uomo squadra: all’ingresso in campo per il riscaldamento era il più carico e ha iniziato subito ad applaudire il pubblico. Un’ingresso dei nostri che era una dichiarazione programmatica per la partita.
Caprari ha corso come un matto; oltre alla solita qualità ieri ci ha messo tantissima quantità. Encomiabile.
Infine diciamo qualcosa in più per Simeone: come si fa a non amare un ragazzo così? Se alla “garra” aggiungi una classe cristallina ( in certe rapide torsioni mi ricorda Rummenigge ) cosa puoi volere di più?
Dopo Toni il miglior centravanti che io abbia mai visto a Verona.

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