Alle 17.57 di ieri l’Ansa batte la notizia della rinuncia di Roma all’A1 e che la Lega Volley “prende atto” della domanda di ripescaggio presentata dalla Marmi Lanza. Verona così ce l’ha fatta: torna in A1, anche se dalla porta secondaria. Poco importa. Il volley nel massimo campionato e la Verona dei canestri ancora in B2. Sempre meglio che niente, dirà qualche baskettaro appassionato.
Ma è così difficile mettere in piedi un progetto per la serie A? Guardiamo la pallavolo: un presidente-sponsor (un po’ come come lo era Vicenzi nella prima parte dell’avventura con la Scaligera), la Banca Popolare che lo affianca (e in piazza Nogara sono main sponsor del basket), una serie di partner istituzionali (Fiera, Agsm ed altri), tanto quanto il Basket Scaligero che quest’anno ha ritrovato anche il sostegno di vecchi amici come il Gruppo Calzedonia. E allora? C’è solo una differenza: il volley è in A1 (5500 spettatori nella “bella” della finale), la Verona dei canestri si arrabatta in B2, pur richiamando oltre duemila spettatori. E’ facile pensare cosa succederebbe se tornasse la serie A… o è anche una questione di uomini? Ai blogger dei canestri l’ardua sentenza….
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