Squadra fatta, capo ha. Volutamente ho atteso prima di postare un nuovo blog, per vedere all’opera coach De Raffaele e la nuova squadra. Ma soprattutto per attendere gli sviluppi societari.
Cominciamo dalla squadra. L’avvio della stagione non pare nato sotto una buona stella, con tre infortuni nello stesso reparto. OIn ogni caso la coppia Abrams-Trepaigner mi sembra che possa assicurare spettacolo, quello che ci vuole al Palaolimpia. E finalmente Ousmane Gueye potrà giocarsi la sua chance nel grande basket. Se lo meritava.
Società. Accanto a Giuseppe Vicenzi e Gianluigi Pedrollo si è affiancato Sandro Bordato. Una "troika" di soci mossi anzitutto e prima di ogni cosa dalla passione per i canestri. Ma guardiamo un po’ oltre. Il patron, che controlla la maggioranza delle quote della Scaligera Basket, ha 78 anni e da quasi 40 (!) è il punto di riferimento della pallacanestro veronese ad alto livello. Gian Pedrollo è stato il penultimo presidente della Pallacanestro San Bonifacio, che targata Elettromac (la sua azienda di allora) alla fine degli anni ’80 risalì e restò in serie C nazionale, campionato paragonabile all’attuale B Dilettanti. E il figlio Giorgio, appena smessa la canotta da giocatore, da tempo sostiene il Buster Basket, società dove opera l’ingegner Bordato, presidente della società (l’ex Atletico) che gestisce la prima squadra in C regionale.
Nuovi soci, ma vecchi appassionati. E allora si può sostenere che Verona pullula di imprenditori per il grande basket? Avere i soldi è una cosa, cacciarli sul parquet è un’altra. Se qualcuno è pronto batta un colpo.
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