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LE PAGELLE DELL’ANDATA

Siamo a metà campionato. Inizia la fase discendente che, tutti ne sono convinti (più che sperarlo), porterà alla salvezza. E allora è tempo di un primo bilancio. Giudizi e commenti sono ampiamente graditi.

WALESKOWSKI – Giocatore di quantità, molto presente a rimbalzo. Forse si aspettavano di più nel gioco faccia a canestro, però è stato continuo. Voto 6,5
GUEYE – Debuttante in Legadue dopo avere ottenuto il sospirato passaporto italiano, l’impatto è stato difficile, ma sta crescendo. Voto 6+
PORTA – Arrivato a metà novembre, il “gaucho” è diventato in breve tempo il leader della squadra. Inspiegabile che fosse rimasto a spasso. Voto 8
JUREVICUS – Cinque partite e una percentuale di vittorie (tre) del 60%. Niente male per un giocatore che non aveva mai messo il naso fuori dalla Lettonia e sul quale Marcelletti potrebbe puntare anche nel ruolo di ala piccola. Voto 7+
CAMPIELLO – In campo 24 minuti in cinque partite, ma prezioso per la dedizione. Non giudicabile.
BELLINA – Partenza ad handicap, poi in ripresa, ancorché discontinuo. Il carattere del friulano che non molla mai deve essere da esempio per tutta la squadra. Voto 6
PANNI – Il giovane play con studi da violinista nell’adolescenza è il decimo nelle rotazioni. Non giudicabile, a me interessa che giochi da 10 con la Ferroli.
MARIANI – Fortemente voluto da Walter De Raffaele, è stato il primo giocatore preso da Fadini, che evidentemente ha avallato la scelta. Con il senno di poi farebbe molto più comodo Ferrarese. Grandi doti fisiche, con il cambio di coach soffre per la tenuta mentale. Voto 5
TREPAGNIER – Sull’ex napoletano Fadini riponeva una fiducia cieca e il g.m. gialloblù rischia di restare…orbo. Le quotazioni dell’americano sono in netto calo, al punto che è in odor di taglio, a cominciare dall’ipotesi Tray Johnson. Voto 4,5
RENZI – Il grande colpo di mercato, molto atteso e nella prima parte della stagione ancora alle prese con i postumi dall’infortunio. In seguito il suo rendimento è diventato più costante. Può essere un lusso per la categoria, quasi “illegale” nel suo ruolo, per di più da italiano. Voto 6,5
ABRAMS – Il primo infortunio ha limitato pesantemente il suo inserimento in squadra, il secondo lo ha fatto fuori. Troppo piccolo per fare la guardia, troppo guardia per fare il play. Voto 5
ROMBALDONI – Idem come sopra. Non ha mai giocato e non è mai riuscito ad integrarsi nel gruppo. Forse con la testa non è più un giocatore da certi livelli. Peccato, perché a lui sono legati comunque bei ricordi in gialloblù e da professionista si è ritagliato una carriera lusinghiera. Non giudicabile.
DE RAFFAELE – Sei partite, una vittoria. Il +24 su Reggio Emilia è stato un fuoco di paglia, dopo la sconfitta casalinga con Rimini gli hanno segato la panchina. Ha l’attenuante di non avere mai avuto a disposizione il roster al completo, a cominciare dal precampionato. Certo se avesse avuto porta fin dall’inizio…Voto 5,5
MARCELLETTI – Nove partite, quattro vittorie. I precedenti ritorni invitavano alla prudenza, se non almeno alla scaramanzia. Forse non è più il clone del sergente Hartman come ai tempi migliori, però la sua mano comincia a vedersi. Voto 6/7
SCALIGERA TEZENIS – Quindici partite, quattro vittorie. Anche il più pessimista non avrebbe mai osato immaginare la Verona dei canestri penultima al giro di boa del girone di ritorno. Se non ci fosse stato Sant’Antonio (argentino, non da Padova), probabilmente adesso i giganti gialloblù sarebbero ultimi in compagnia di San Severo. Scontati gli applausi per avere riportato il grande basket dopo otto anni; sarà vero che il budget è quello che è, però una domanda è d’obbligo: era proprio impossibile prendere un giocatore come Varnado o Ebi? Allora studi di più, s’impegni, come si dice sempre per gli studenti “ribelli”. Voto 5+

 

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