Siamo alla resa dei conti. Il titolo del blog precedente andrebbe ancora bene. Non ho cambiato idea sulle qualità di Mike Taylor, ma devo fare ammenda: forse ci siamo lasciati illudere (io per primo) dal video su youtube nel quale sciorina 35 punti nel paniere dei Knicks al Madison Square Garden.
La realtà purtroppo è diversa: Michele Sarto con il gioco di Marcelletti non c’entra molto, quasi niente. Veloce, velocissimo, una scheggia. Grande elevazione, in difesa se la cavicchia, ma è troppo leggero per essere utilizzato da "3" (visto che l’indiziato…di reato al suo arrivo era Trepagnier e Waleskowski non si era ancora infortunato) e soprattutto non è un tiratore.
E allora, si chiederanno i tifosi, per cosa l’hanno preso a fare? E’ figlio della paura, dopo tre sconfitte consecutive. E quando ci si lascia prendere dalla fretta, si sa, non sempre si compiono le scelte migliori.
Detto del nuovo americano (non a caso impiegato 12 minuti contro la cenerentola San Severo), restano da giocare tre partite e con una vittoria la Tezenis dovrebbe essere salva.
Forlì deve recuperare 4 punti perchè è in svantaggio nella differenza-canestri: va a Ferrara, ha Casale in casa e chiuderà a San Severo.
Verona è in vantaggio con tutte le compagne di viaggio a quota 20 (spicca il 2-0 con Reggio Emilia), ma rischia Ferrara che ha due scontri diretti (all’ultima giornata giocherà con Casalpusterlengo), però all’andata ha già vinto a Forlì
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Quindi le partite-chiave sono: in questo turno Ferrara-Forlì, nella prossima giornata Reyer-Tezenis, quando rientrerà Waleskowski, si spera. Sperando di fermarsi lì. Se la paura fa 90, la salvezza dovrebbe fare 22.
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