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IL GIUDIZIO FINALE

La stagione è finita, malamente e dolorosamente. Il giudizio finale tiene conto dei protagonisti della retrocessione, lasciando fuori i bocciati Rombaldoni e Abrams, che a fine andata avevano già fatto le valigie. Troppo tardi, magari.

PORTA – Antonio, numero 1. Hombre a 360 gradi, è stato l’allenatore in campo (e, talvolta, forse anche qualcosa di più). Re degli assist in Legadue (oltre 5 di media), leader incontrastato della squadra, la riscossa è cominciata dal suo canestro allo scadere a San Severo. Peccato che a Scafati non gli abbiano lasciato l’ultimo tiro. Voto 8
JUREVICUS: E’ partito bene, ma si è incartato nel momento topico della stagione, quando i suoi tiri pesanti servivano come il pane. Un calo cominciato dalla disastrosa partita con Barcellona (1/11 dal campo) e proseguita con un complessivo 4/18 da 3 nelle ultime cinque partite, fino al tiro finale a Scafati, sul quale si sono infrante le sperenza di salvezza gialloblù. Voto 6
TREPAGNIER – Scelta di Fadini, che lo aveva avuto a Napoli, ha rischiato più volte il taglio, è stato il primo sacrificato per dare spazio all’enigma Taylor. Emblematica l’ultima partita a Scafati: 7 punti all’avvio, poi è scomparso, chiudendo la stagione come l’ha cominciata, senza veri acuti e con il 29% da 3. La difesa non poteva bastare. Voto 4,5
BELLINA – Ha fatto la sua parte, guadagnando spesso lo starting-five. Da tre ha tirato al di sotto delle sue potenzialità (33%). Un capitano combattente, che da furlano doc non ha mai mollato. Voto 6
RENZI – Condizionato dai postumi dell’infortunio al ginocchio, poi ha cominciato ad ingranare ma è stato alterno, del resto è un ’89. Terzo marcatore e rimbalzista italiano del campionato. Nelle partite più "calde" ha pagato un po’ dazio. E’ stato il grande colpo estivo di Fadini, forse l’unico. Voto 6,5
WALESKOWSKI – E’ stato il più continuo, almeno nelle cifre, partendo spesso dalla panchina (13 volte nello starting-five). Secondo assoluto al tiro da 2, sesto rimbalzista del campionato, ha confermato di essere un giocatore di quantità. Qualche problema di convivenza con Renzi e in difficoltà nei mis-match difensivi. Marcelletti non lo ha mai amato e a lungo voleva cambiarlo, resta un mistero perché non sia andato in porto il cambio con Brindisi per Anthony Roberson. Voto 7
GUEYE – Nel girone di ritorno il suo minutaggio si è dimezzato, precipitando a 10′ per gara. Eppure a fine andata tirava (poco) con il 52% ed ha chiuso con il 50%. Poco affidabile nella sua gestione personale di atleta, in difesa ha sempre avuto problemi di falli. Forse meritava più fiducia e di essere messo nelle condizioni di fare quello che sa, cioè uscire da un blocco e tirare. Voto 5,5
CAMPIELLO – In totale 85 minuti nelle 12 partite in cui è stato impiegato. Marcelletti gli ha dato spazio nelle ultime partite. Non si è mai tirato indietro. Non giudicabile
TAYLOR – Uno capace di farne 35 ai Knicks al Madison non dev’essere proprio scarso. Ma con la Tezenis e con il gioco di Marcelletti non c’entrava niente, sarebbe stato molto più adatto alla mia Ferroli, tutta corri e tira all’impazzata. I 29 punti segnati in 4 partite si commentano da soli, non a caso mentre la squadra viaggiava verso Scafati lui saliva sull’aereo. Una scelta incomprensibile, tecnicamente e psicologicamente. Voto 3
QUARONI – Chiamato per rimpiazzare l’infortunato Mariani, non ha combinato danni nei minuti da cambio di Porta. La Legadue non è la sua categoria. Non giudicabile
MARIANI – Si è fatto male proprio quando aveva cominciato ad ingranare dopo l’impatto-choc con Marcelletti. Scelto da De Raffaele che voleva un cambio del play con mezzi fisici, al suo posto non credo che il "piccolo" Ferrarese avrebbe sfigurato. Non giudicabile
MARCELLETTI – Ventiquattro partite, dieci vittorie. Una retrocessione sanguinosa. Non ci sarebbe altro da aggiungere. I meriti (difesa, impegno, motivazioni, cuore) sono noti, ma non bastano. Così il Marcelletti-quater è finito male. E sulla caduta pesa il time-out chiamato prima dei tiri liberi a Scafati. Nessuno mi toglie dalla testa che con la rimessa in attacco e 2"5 da giocare Porta si sarebbe buttato in area subendo fallo. Voto 5
FADINI – Seconda retrocessione dopo quella dall’A1 con Blasone e poi Guerrieri nel ’92. Il cambio di allenatore ha illuso tutti, ma era il caso di avere invece idee più chiare sugli americani. A parte Waleskowski gli altri, per vari motivi, sono stati tutti un flop. Su tutti il mister-Taylor, che ha avuto effetti devastanti. Gli infortuni certo non hanno aiutato ed il manager paga anche per colpe non solo sue, con scelte non pienamente convinte, né condivise tra proprietà e allenatore. Voto 4,5
SOCIETA’ – Il grande progetto varato da Giuseppe Vicenzi ha fatto cilecca al primo colpo. La serie A (alta fascia) in cinque anni, ne è passato uno e Verona ha fatto un passo indietro. Si può rimediare, facendo leva su un socio come Gianluigi Pedrollo ed uno sponsor al top come Tezenis. Del resto se non ci fosse stato Vicenzi saremmo ancora qui a vivere di ricordi. Ma la brutta figura è difficile da cancellare ed ha segnato pesantemente il morale. Un po’ più di umiltà sarebbe stata utile. Voto 5

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