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IL PAGELLONE DELL’ANDATA

E’ finito il primo quadrimestre dei canestri gialloblù. Ed è già cominciato il secondo. Opportuno attendere la prima partita dopo il giro di boa, nella speranza – ripagata – di poter essere più indulgente, senza farsi condizionare troppo dal doppio passo falso.
Nessuna delle squadre indicate tra le sicure favorite alla vigilia del campionato è in testa alla classifica, anzi, Veroli è penultima. Però non deve servire da consolazione.

WEST – 18 schiacciate valgono da sole la sufficienza. Il re dello show time è anche il principe del garbage time: tanto bottino quando la partita è già decisa. Pesa lo sconsolante 41% dalla linea della carità. Ma certe giocate valgono da sole il prezzo del biglietto. Voto 6
WALESKOWSKI – Richiamato per sostituire l’infortunato Shane Edwards, il suo arrivo ha diviso i tifosi. Se è incompatibile con Renzi perché richiamarlo? Ma se può essere una garanzia, allora perché non confermarlo? Di sicuro è sbarcato non al top della forma. Voto 6- (di stima)
PORTA – Il voto andrebbe diviso in due. Malissimo per l’imbarazzante condizione fisica con cui si è ripresentato (la motivazione del doppio inverno per l’argentino convinte solo in parte), bene quanto finalmente è entrato in forma. Ne sa qualcosa Garelli…Voto 7
DI GIULIOMARIA – Emblema della Tezenis che vince con il cuore, giocando con il gruppo. Sarà che mi ricorda lo spirito della mia Ferroli, ma DGM ha smentito i chiacchiericci – Voto 6,5
BOSCAGIN – Sono orgoglioso di averlo avuto a San Bonifacio, quindi il giudizio è un tantino influenzato. Voluto a tutti costi da Giorgio Pedrollo, il capitano è piaciuto molto da “4” e da leader della squadra. Qualche passaggio a vuoto. Ma l’impegno c’è sempre e comunque. Voto 6,5
BANTI – Scelto e “preteso” da Garelli, forse ha pagato questa etichetta. Sembrava sul punti di andarsene, forse farà le valigie. Onesto lavoratore che rispecchia il livellamento di tanti italiani in Legadue. Voto 5
MARIANI – Ha messo la firma su due belle vittorie al Palaolimpia, soprattutto quella contro Brindisi all’overtime. Voto 6/7
VUKCEVIC – Il “professore” non sembra essere mai entrato in sintonia con il resto della squadra. Cede oltre sei punti di media rispetto all’anno scorso, tira decisamente peggio dal campo. Non ha praticamente mai inciso. Dopo Rimini voleva smettere, è stato a suon di euro. Domanda cattivella: Galanda non sarebbe costato meno? Voto 4,5
RENZI – Dodicesimo uomo della Nazionale ai (brutti) Europei, è passato da Pianigiani a Garelli, manifestando chiari segnali di insofferenza, talvolta anche verso il pubblico. Nel confronto con la scorsa stagione tira assai meglio da 2 (63vs52,6%) un po’ peggio da 3, è in calo di due rimbalzi e due punti di media. Tutti lo aspettiamo. Voto 5,5
EDWARDS – Nove punti e quasi 5 rimbalzi a partita. Un po’ poco per un’ala americana, forse perché i canestri avrebbe dovuto farli qualche altro. Ora c’è l’incognita delle scelte della Scaligera quando rientrerà dall’infortunio. Voto 5
MARTELOSSI – Non ha lesinato critiche più o meno manifeste a quello che era successo prima del suo arrivo. Voleva una squadra con la spina dorsale ed in effetti ha portato un po’ di personalità in un gruppo che sembrava smarrito. Carattere che si è visto in diverse partite, ma che è scomparso a Frosinone e contro Piacenza. Dalla panchina ha qualche responsabilità nella gestione dei finali con Brescia e Veroli. Il suo bilancio nell’andata è 6 vinte-5 perse. Ha riportato Verona alle final four di Coppa Italia, ancorché superando un solo turno. Voto 6+
GARELLI – Scelto da Fadini, non è mai entrato in sintonia con il club, soprattutto con la proprietà. Fermo sulle sue posizioni. Cacciato dopo tre giornate. Inguardabile in difesa, dove si è sempre rifiutato di provare l’arma tattica della zona. Voto 4
TEZENIS – Pessimo avvio, poi la ripresa. Tre vittorie di fila giocando una pallacanestro anche spettacolare. Quindi il doppio k.o. della Befana, prima di asfaltare Bologna. Un up & down che non dà ancora una completa identità alla squadra, né la piena consapevolezza dei mezzi dei giganti gialloblù. Tra le squadre viste, ho notato italiani che potevano forse far comodo, ma soprattutto italiani con più punti nelle mani. Il bilancio dell’andata è 6-8 e avere un piede in zona playoff non basta, rispetto alle ambizioni e agli sforzi del presidente Pedrollo. Voto 6- (sempre di stima e di speranza).

 

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