C’era una volta…
– Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori.
No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno.
Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d’inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze.
Non so come andasse, ma il fatto gli è che un bel giorno questo pezzo di legno capitò nella bottega di un vecchio tipografo, il quale aveva nome mastr’Antonio, se non che tutti lo chiamavano maestro Cancellina, per via della sua mania di cancellare tutte le immagini che non gli garbavano sul giornale.
Com’è, come non è, ogni volta che sul giornale capitava che ci fosse una fotografia o un’immagine della tipografia concorrente, zacchete! maestro Cancellina, più puntuale d’un gabelliere la faceva sparire. Pur non vedere nessun rivale effigiato in “casa sua”, maestro Cancellina arrivava addirittura a tagliar la foto, lasciando fuori il protagonista della notizia. “Non m’importa nulla”, diceva tra sé e sé.
Arrivava in paese un famoso musicista? E questo, sventurato, aveva l’ardire di farsi ritrarre accanto ad un altro premiato che aveva accanto uno della tipografia concorrente? Maestro Cancellina allora chiedeva aiuto alla sua amica Fata Turchina, che con un colpo di bacchetta magica faceva sparire ogni immagine sgradita.
Alla fine della fiera (e di codesta storiella), il Collodi si pone solo due domande: ma in casa di maestro Cancellina c’è qualcuno più realista del re? E con tutte le fotografie che si possono scattare gli è così difficile farne una semplice semplice, senza nessuna…interferenza? Per maestro Cancellina sarebbe tutto lavoro risparmiato.
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