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LA ROMENA NATALIA INSEGNA

 

 

Natalia, una signora romena di cinquant’anni, che da diverso tempo vive e lavora a Milano, intervistata mercoledì scorso dal Giornale sui campi rom, dichiara: “ Quelli non dovrebbero proprio esistere. Bisogna raderli al suolo tutti. E’ da li che partono per svaligiare gli appartamenti, rubare i portafogli e chiedere l’elemosina sfruttando i bambini. Invece il comune di Milano paga roulotte e bollette. Pure i preti li difendono, ma di ospitarli nei loro palazzi non se ne parla”.

Lasciamo pure cadere la proposta truculenta di raderli al suolo (puro sfogo verbale, comunque inutile e pericoloso). Ma anche senza mobilitare le ruspe, ha senso continuare a mobilitare risorse pubbliche per mantenere un brodo di coltura della criminalità? La proposta di legge regionale avanzata in Veneto dal consigliere Raffaele Zanon sembra l’uovo di Colombo: campi attrezzati solo per quei rom che si registrano e pagano (in anticipo) le spese. Uovo di Colombo perchè è esattamente quello che già fanno gli italiani quando vogliono darsi al nomadismo dei campeggi. Ma come mai nessuno ha pensato prima, e preteso che avvenga, questa che sembra un’ovvietà? E quei settori della Chiesa che predicano diritti e accoglienza non è il caso, come sottolinea Natalia, che inizino a dare l’esempio in concreto partendo dalle loro risorse materiali?

Molto interessante è anche quello che ci racconta questa signora romena riguardo alla sua esperienza di immigrata che, prima dell’apertura delle frontiere, volendo essere in regola tornava ogni sei mesi al suo Paese per rinnovare il visto turistico. Ma erano i nostri agenti della dogana a dirle: “Ma è scema? Non vede che restano tutti in Italia da clandestini?”…Una lezione esemplare che ci ricorda come noi italiani siamo i primi responsabili delle nostre disgrazie. Perchè noi per primi insegniamo agli stranieri, non il rispetto della legge, ma al contrario i sotterfugi per aggirare le legge. Noi per primo spieghiamo loro che il nostro è un Paese slabbrato, dove non si impone il rispetto delle regole, dove tutto è lecito e in qualche modo la si sfanga sempre.

Ci meravigliamo se siamo diventati la terra d’elezione della criminalità straniera? Basta ascoltare cosa ci racconta una seria signora romena…

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