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NERI A DESTRA, BIANCHI A SINISTRA

 Dopo tante vittorie e tante sconfitte che hanno caratterizzato il doppio turno elettorale, restano ancora da sconfiggere quei commenti razzisti del dopo voto che, puntualmente, sono ricomparsi anche all’indomani della larga vittoria di Alemanno a Roma. Commenti razzisti nel senso che trattano i cittadini che scelgono la destra o la Lega come elettori di serie B: i negri delle urne, una sorta di subnormali che votano “di pancia” o “per paura”, che esprimono una semplice “protesta” o sono stati facili prede del tema della sicurezza “strumentalizzato”. Tutti giudizi che mai vengono usati quando invece vince la sinistra e il centrosinistra, quasi si trattasse di un elettorato etnicamente superiore, i super normali bianchi ed ariani, che non scelgono con la pancia o in preda alla paura, ma sempre con la testa e l’utilizzo della fredda valutazione razionale.

Nessun commentatore si è permesso di farlo, e nemmeno avrebbe senso accusare Veltroni di aver strumentalizzato il tema della sicurezza sul lavoro candidando al parlamento l’operaio sopravvissuto alla tragedia della Thyssen. Non avrebbe senso perchè le morti bianche esistono e non sono un’invenzione di Veltroni. Così come gli stupri, le violenze e gli omicidi a Roma (e non solo qui) esistono, non sono un’invenzione di Alemanno, eppure appena il neo sindaco della Capitale li ha sottolineati e cavalcati, subito è stato accusato di “strumentalizzare il tema della sicurezza” per “soffiare sul fuoco della paura”.

Da un certo punto di vista tutto nell’azione politica viene strumentalizzato. Pero le forzature le fanno sia i leader della destra che della sinistra. Cosi come gli elettori non sempre scelgono dopo una lucida analisi dei programmi e dell’offerta politica; a volte prevale l’istinto, la reazione, l’emotività. Ma questo vale a prescindere da dove indirizzano il loro consenso: non sono negri se votano a destra, salvo trasformarsi in ariani se invece tornano o vanno a sinistra.

Come si fa a non capire questa ovvietà? Come può prevalere ancora l’approccio razzista che porta a demonizzare una scelta di campo e santificare l’altra?

Quando Berlusconi perdeva le elezioni il motivo era chiaro ai commentatori di sinistra: ha governato male, ha fatto le leggi ad personam invece delle riforme. Adesso, di fronte al tracollo di Roma, gli stessi commentatori restano senza parole e si domandano, spaesati, come possa aver perso Rutelli non ostante l’ottimo governo della Capitale prima suo e poi di Vetroni…Sono spaesati perchè hanno gli occhi foderati di preconcetti razzisti.


 

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