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ZAIA, LO IUS SOLI E I GAY

Non tutto il male vien per nuocere. Il folle e brutale invito di Dolores Valandro a stuprare Cecile Kyege deve aver spinto i leghisti cum grano salis a comprendere che o si attua una completa rivoluzione copernicana oppure si sprofonda nel gorgo dei residui bossiani e/o psichiatrici.
Fatto sta che il governatore del Veneto Luca Zaia si è schierato a favore dello ius soli, cioè dalla parte della Kyenge, condividendo il primo punto del programma del neo ministro per l’Integrazione.
Lo ha fatto con un’osservazione tanto semplice quanto efficace dicendo che questi ragazzini, figli di stranieri ma nati qui, “parlano il dialetto anche meglio di me!” Come dire che sono più veneti loro di tanti veneti (magari nati altrove e arrivati qui da adulti).
Capisco Flavio Tosi quando dice che serve altro. Perchè il problema vero resta la capacità di governare il fenomeno epocale dell’immigrazione. E noi, il nostro Paese, incapace di governare nemmeno i tassisti, con gli stranieri ha combinato disastri, rendendoli così più un problema che una risorsa.
Non risolvi certo l’incapacità di governare passando dallo ius sanguinis allo ius soli. Pura fuffa. Così come è solo fuffa l’eterna discussione sulla cittadinanza: non possiamo darla agli stranieri perchè non conoscono la Costituzione! Già, come se gli italiani invece la conoscessero…Non parlano nemmeno italiano! Già, ma ricordavo l’altro giorno a proposito della Rai, che nemmeno il 99% degli italiani parlavano italiano prima che mamma Rai glielo insegnasse…Dovevamo per questo negare loro cittadinanza e diritti politici?…
Dopo di che perchè mai non concedere questa fuffa, questa piccola gratificazione, ai figli degli stranieri nati in Italia? Male di certo non fa. Di certo non saremo invasi da miliardi di stranieri che bramano di figliare cittadini italiani…
Grazie al nostro pessimo gorerno dell’immigrazione, cioè anzitutto per colpa nostra, gli stranieri hanno creato grossi problemi. Ma quando sento certi elettori di centrodestra dire che non c’è lavoro per colpa degli stranieri (non dei nostri figli cresciuti nel bombaso che aspettano arrivi loro su un vassoio d’argento, e rigorosamente da colletti bianchi), quando li sento dire che la sicurezza non esiste per colpa degli stranieri (e non perchè abbiamo cinque polizie del tutto scoordinate, con un questore che se lo sogna di poter dare un ordine ai carabinieri). Quando sento questi discorsi da destra, li trovo speculari a chi da sinistra addita Berlusconi come causa di tutti i mali. Silvio, con quella faccia da straniero…
Non a caso poi Zaia ha aggiunto allo ius soli anche un monito contro l’omofobia invocando rispetto e diritti per i gay.
Anche con loro infatti è un po’ come con gli stranieri (e con Berlusconi), anche loro sarebbero causa prima del degrado morale della famiglia e della società.
Quando il modello di famiglia e società veneto-patriarcale (se così vogliamo chiamarlo) l’abbiamo distrutto noi.
Affermando il diritto alla piena libertà della nostra vita amorosa e sessuale: ho relazioni con chi voglio, l’utero è mio (e la minchia pure) e me li gestisco io, mi accoppio, mi unisco, mi separo, divorzio, e ho diritto di farlo.
Perfetto, sacrosanto.
Salvo poi scandalizzarsi perchè arrivano loro, i gay, e vogliono sposarsi (magari solo per provare pure loro il brivido della separazione, del divorzio, delle liti giudiziarie sull’affidamento dei figli adottivi). No, non è giusto perchè minano la morale! Perchè distruggono la famiglia!
Avessimo almeno il pudore di ammettere che ci abbiamo già pensato noi eterosessuali senza bisogno di aiutini gay. Così come avevamo già devastato il nostro Paese ben prima che arrivassero gli immigrati. (Perfino prima che Berlusconi costruisse Milano Due).

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