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SALVINI E I TANTI AIUTINI

Interista dalla nascita detesto la Juventus, la chiamo con disprezzo la “Rubentus”. Ma il tifo neroazzurro non mi rende cieco al punto di non vedere la realtà: Ronaldo è, incomparabilmente, il miglior calciatore che gioca nel campionato italiano.

Fatto l’esempio, proseguo. Non ho mai votato lega. Ma le mie idee politiche non mi impediscono di constatare che Matteo Salvini è il Ronaldo della politica italiana. Gli altri, al confronto, mi ricordano Montolivo (il centrocampista che, quando giocava nel Milan, faceva solo passaggetti laterali o all’indietro, mai un lancio per mandare gli attaccanti in porta).

Martina? Un Montolivo appunto, incapace di lanciare gli elettori al voto; Zingaretti? Tanto valeva candidare alle primarie suo fratello, il mitico commissario Montalbano. In Forza Italia, con Berlusconi pensionato, per anni ha imperversato Brunetta “l’energumeno tascabile” (D’Alema dixit), e adesso siamo a Tajani…Non parlo di Di Maio e Di Battista perché, come noto, è da vili uccidere uomini già morti.

Se c’era un dubbio su Salvini, Ronaldo della nostra politica, bastava ascoltarlo lunedì sera da Vespa: un linguaggio chiaro, diretto, comprensibile da tutti, per parlare di temi sentiti dai cittadini comuni. E poi una capacità democristiana di girare la torta e minimizzare i contrasti con i 5 Stelle (che pure sono tanti e insuperabili).

Il paradosso è che un campione come Ronaldo non ha bisogno di aiutini. Mentre a Salvini piovono dal cielo quotidianamente.

Quei “radical chic”, così li ha definiti il leader leghista, che a Sanremo hanno fatto vincere Mahmood cosa hanno ottenuto? Da bravi Tafazzi di portare ancora voti in più alla Lega. Esattamente come i pm, di Magistratura democratica, decisi a processare il ministro degli Interni. Solo aiutini non richiesti…

Quanto ai 5 Stelle è ovvio che Salvini non ha alcun interesse a interrompere il governo con loro. Perché il confronto è disarmante. A Ronaldo non dispiacerebbe di giocare la partita assieme a Montolivo: alla fine lui prenderebbe 9 in pagella, e l’ex milanista 3.

Elementare Watson. Elementare anche per gli elettori che guardano la partita politica e poi votano le pagelle a confronto nell’urna.

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