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ALMENO UNO YANKEE HA GENERATO JACOBS

Jacobs si sente italiano al cento per cento; al punto che parla solo la lingua di Dante e rifiuta di usare l’angloamericano, lingua da sorcetti. Ma resta il figlio di un ex marine Usa per tanti anni operativo alla caserma Ederle di Vicenza.

Vien da chiedersi se aver concepito Jacobs non sia l’unico effetto positivo della permanente occupazione militare americana del nostro Paese.

Giriamo così la domanda: oltre sett’anni dopo averci liberato dai nazifascisti, migliaia e migliaia di soldati americani sono ancora qui per liberarci da chi? O sono qui per sancire il nostro stato permanente di colonia degli Stati Uniti?

Come mai non ce n’è uno – da Meloni a Salvini, da Draghi a Mattarella, da Conte a Letta a Bersani – che osi dire “yankee go home!”. Che ci state a fare qui finita la guerra fredda? A proteggerci dalla nuova minaccia dei terroristi islamici? O ad attuare una colonizzazione perpetua?

Forse potrebbe aiutarci il compagno Renato Darsiè con la sua associazione Italia-Vietnam; dato che i vietnamiti hanno dimostrato di essere i veri esperti nel liberarsi dagli yankee…Che sia il caso di nominare l’ambasciatrice del Vietnam in Italia nostro ministro della Difesa?…

Può starci questa mia osservazione, o qualche critico frequentatore del sito la trova troppo di destra, troppo liberale?

Che poi, intendiamoci, ben vengano le critiche. Non avrebbe senso un sito con solo la noia degli interventi di chi la pensa come il gestore. Sarebbe da chiudere.

Aggiungendo che il primo sponsor di questo piccolo sito è uno come Silvestro; proprio come il primo grande sponsor della Meloni fu quel docente di Ca’ Foscari che si fece fotografare col suo libro a testa in giù. Quindi grazie ancora e ben vengano le critiche che tengono vivo il sito di questo pseudo giornalista.

44 commenti - 1,680 visite Commenta

marco.com

appunto
non a caso la DDR, l’URSS e adesso la Cina ci tenevano/ci tengono al medagliere

anche gli USA ci tengono, perchè fieramente nazionalisti

poi ci sono quelli come me a cui non gliene sostanzialmente un caz

cmq W lo Sport, ci mancherebbe altro. Poi però non capisco come Djolovic & co. vadano alle Olimpiadi, che una volta non erano per professionisti
cmq, ancora una volta “frega un caz…”

così come non me frega un caz della caserma usa a Vicenza

vedo che è un pallino fisso di Zwirner (al quale va sempre e comunque il ringraziamento per questo sito, come lo chiama lui) che ce l’ha a morte con l’occupazione USA, di cui l’Italia sarebbe colonia

il globalismo ha un solo nome: consumismo&profitto
è un dato di fatto, con buona pace (temo) del nostro Simone

poi, se vogliamo prlare “alto”, invito ancora una volta a leggere Carlo Rovelli (di cui sono onorato di essere concittadino) e dei suoi “thoughts about mankind”

per il resto, buona estate a tutti
un pensiero particolare a tutti gli agricoltori devastati dal clima di questo terribile 2021: dalle nostre parti peschi ed albicocchi COMPLETAMENTE SENZA FRUTTI, bruciati dalla gelata di marzo.
Ai coltivatori di mele della Val di Non, dove le grandinate continue e diffuse hanno saccheggiato e compromesso il raccolto
Ai viticoltori , ai coltivatori di pere della Romagna

Per contro, nei nostri supermercati anche nostrani puoi trovare: prugne dalla Serbia, ciliegie dalla Turchia e dalla Grecia, kiwi dalla Nuova Zelanda, uva dal Cile ecc ecc (quindi non solo pomplemi da Jaffa)

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Gatón

Ma voi non ridete mai ?
Ridere fa bene alla salute.
.
Avevo aggiunto tre faccine sorridenti, ma non le ha prese.

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Mario56

Tuttavia io, GATON, penso che nonostante gli eccidi, i soprusi, le più terribili nefandezze fatte dai fascisti…
… i vincitori avrebbero dovuto esigere un’altra giustizia. Non quella sommaria fai da te, alla leghista per capirci.
Il problema erano gli animi eccitati e le troppe sofferenze patite che bisogna capire e contestualizzare.

Gatón

A proposito di discipline olimpiche, non capisco, tutte queste arti marziali, tiro con armi da fuoco e non, duelli all’arma bianca, e nessuna contestazione da parte dei pacifisti…

Rispondi
Mario56

Mi devi ancora una risposta se il tuo sport è olimpico?
Noto con piacere che il dott. Zwirner legge i nostri post tra cui spiccano quelli di Silvestro.
Io e Marco siamo rispettivamente raccattapalle e guardalinee.
Quelli di Gaton e Martello sono da venditori di bibite .

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Gatón

Ho risposto per cortesia, non ti dovevo un bel niente.
Tu mi devi ancora l’indicazione di quando avrei condannato Palamara e Davigo.
Puoi anche scrivere che non l’ho mai fatto.
Troppo comodo cambiare discorso e aspettare che una menzogna calunniosa diventi verità.
Con me non attacca.

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Mario56

Devi stare tranquillo, GATON.
Al solo scopo di calmarti ti do’ perfino ragione. Non hai mai attaccato ne Palamara né Davigo..
Ho sicuramente frainteso, quindi mi scuso con te.
Questa terapia vale 150 gtt di ansiolin.

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Gatón

Non conosco quella cosa che hai citato, presumo un farmaco ansiolitico.
Se ammettere la verità ti è costato tanto ritengo possa essere maggiormente utile a te.
Sogni d’oro.

Silvestro

Caro Direttore,
Ci conosciamo da anni, ancora prima di dar vita al blog, mentre imperversava con L’OPINIONE, quando immaginava che i suoi sermoni davanti alle telecamere fossero condivisi da tutti. Il Blog, da tempo ormai, dimostra che le cose non stanno cosi, soprattutto perché i frequentatori attivi del blog (peraltro molto pochi), dimostrano scarso interesse per gli argomenti che ci propone.

Su una circostanza ha ragione: Il sottoscritto è uno degli sponsor più attivi del blog perché, lei stesso ce lo ha ricordato più volte, più parli di qualcuno più gli fai pubblicità. E non importa se ne parli bene o male. Vorrei pensare che non partecipa alla discussione per il ruolo, gli impegni etc, ma temo che l’effetto pubblicitario prevalga su tutto il resto.

Sul topic, nella specifico, vorrei confermare la critica.
“yankee go home!” è uno slogan che non mi risulta sia mai stato pronunciato, nemmeno quando Salvini sfondava nei sondaggi, e primeggiava il “prima noi italiani”. Eppure In quel periodo Trump puniva l’Europa imponendo dazi doganali, e lamentava gli scarsi contributi alle spese Nato che voleva aumentare. In quei mesi inoltre l’Italia aveva anche sottoscritto con la Cina i patti della “via della seta”, e circolavano le foto di Salvini con Savoini a Mosca nella Piazza Rossa che dichiarava “qui mi sento veramente libero”.
Era l’estate del 2019; oggi molti di quegli atteggiamenti sono desueti, e magari qualcuno vorrebbe proprio cancellarli.

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Gatón

Yankee go home lo dicevano i tuoi sodali quando ancora speravano di poter spostare la cortina di ferro alla Alpi occidentali.

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Mario56

Allora, GATON, non ti trovo d’accordo col direttore Zwirner.
Tu consideri la presenza delle basi USA in Italia un baluardo di difesa della democrazia contro interessi stranieri, in primis Cina e Russia?

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Gatón

Il fatto che i militari USA sono ancora sul nostro territorio costituisce la prova che loro, e non i voltagabbana, hanno vinto la guerra sconfiggendo i nazifascisti.

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Mario56

Sul suolo italiano rimangono i liberatori USA ed i partigiani o i loro seguaci, che sono i vincitori.
Purtroppo rimangono anche le canaglie degli eredi del MSI che invece dovrebbero seppellirsi per sempre e sono gli sconfitti.
Meglio un soldato USA in più che un erede del MSI italiano.

Rispondi
Gatón

È vero, l’idea dei voltagabbana era quella di eliminare fisicamente tutti gli oppositori.
Hanno proseguito nella loro strage ben oltre l’armistizio, ma erano troppi e non ce l’hanno fatta.
Leggiti “il sangue dei vinti”.

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Simone

Io non credo che al di là di tutto si possa pretendere una reazione pacifista di massa verso chi ti ammazza e/o tortura per decenni famigliari, amici, eccetera. Suvvia.

Rispondi
Gatón

Non pacifista.
Secondo la legge.
Si sono dimostrati peggiori di quelli che hanno “giustiziato”.

Simone

Peggiori ne dubito. Non puoi pensare di far accumulare ravvide per decenni per poi non pagarla. Io probabilmente non sarei arrivato a tanto ma è impossibile tenere a freno le reazioni d’odio, specie se sotto hanno delle ragioni emotive reali. È la storia dell’umanità che parla chiaro. È sempre stato così e sempre lo sarà. Che piaccia oppure no.

Simone

Foibe e br sono state due cose molto diverse. Le foibe hanno avuto un’origine e cause simili, certo. Basterebbe sapere cosa i fascisti fecero da quelle parti nei decenni precedenti per rendersene conto. Però se vuoi continuare a pensare che le reazioni dell’essere umano ai soprusi subiti per periodi lunghi possano essere senza conseguenze fisiche verso gli aguzzini fai pure. Continuerai ad essere smentito, in linea di massima, dalla storia.

Mario56

Perché parli di STRAGE?
I vincitori dopo aver patito la dittatura, la prigionia, la carneficina della guerra e dei fascisti, l’esilio, gli omicidi politici e non …
… hanno fatto GIUSTIZIA.
ora GATON che tu fossi di destra era innegabile
ma che ti senta erede dei fascisti
MI PARE TROPPO

Rispondi
Gatón

Non mi sento erede di nessuno.
Tutte quelle persone sono state processate?
Hanno avuto possibilità di difendersi ?
Quella che tu chiami giustizia è assassinio.
Vergognati se ne sei capace.

Gatón

In ogni caso se non capite le mie battute e, prendendole sul serio, mi considerate una merda, aumenta la vostra autostima e state comunque meglio.

Rispondi
marco.com

dedicato a Mario e Simone

Immaginate un romanzo o un telefilm del tipo:
TITOLO: Il Sole Nero del Ventennio
TRAMA
S. è un ragazzo alle soglie dell’adolescenza quando assiste direttamente ad un terribile fatto di sangue che lo colpisce negli affetti familiari più importanti. Suo padre è un funzionario amministrativo fascista. Una brava persona, cresciuta negli ideali sociali del primo Mussolini e fedele alla prima fede politica.
Il padre viene ucciso in un raid dei partigiani, proprio sotto i suoi occhi.
Da quel giorno, S. odierà visceralmente ogni cosa che vada politicamente dal rosa pallido al rosso vivo.
Non sarà più in grado di superare il trauma ed applicare raziocinio e spirito critico, al punto da fare dello spirito di vendetta, quasi una missione redentrice.
Pacifismo, ecologismo, riforme del Concilio Vaticano 2, rivoluzione sessuale, ’68 , relativismo, tutto puzza di rosso e quindi è da combattere.

Forse anche il Green Pass gli dà fastidio, forse solo perchè sta più a cuore della sinistra che della destra. Non importa se becera, l’importante è che sia anti-rossa.

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Simone

Finché i vincitori erano i fascisti, hanno creato le basi per la vendetta futura ovunque sono stati. Ma a me più che questo dà profondamente fastidio che ora se ne lamentino.

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Mario56

@ GATON
In effetti un bel processo di Norimberga avrebbe giustiziato molti più fascisti e avrebbe tolto ai partigiani la vendetta fai da te.

Comunque Simone con questo post
TI HA MESSO NEL SACCO PER L’ENNESIMA VOLTA.
Arriverà il soccorso verde/ nero di MARTELLO?

Gatón

Simone, sei convinto di avermi messo nel sacco come dice il raccattapalle che vive di autoerotismo ?

martello carlo

Beh, visto che darle sempre ragione sarebbe una noia, stavolta non sono completamente d’accordo, caro ZWIRNER: lo so, è una battuta la sua, ma io ne approfitto.
A parte che non sono sufficienti 70 anni per dimenticare chi ci ha liberato, non solo dai nazifascisti ma anche da comunisti esteri e nostrani che, pur avendo fatto il minimo sindacale per salvarci dal nazifascismo, e solo a rimorchio degli alleati, pretendevano di sostituirsi a MUSSOLINI con un’altra dittatura, non vedo dove sia il pericolo NATO per l’Italia; sì perché se la memoria non mi inganna di questa organizzazione fanno parte sia l’Italia che gli USA.
D’accordo, le guerre attuali e future non sono e non saranno più quelle di una volta, ma se c’è una forza militare che protegge l’Europa, non sono certo gli eserciti UE che per la difesa spendono, FRANCIA a parte, quasi niente approfittando proprio degli YANKEE, cosa a cui voleva mettere fine il grande TRUMP.
La cosa che più mi dà fastidio è che chi maggiormente ne apprezza la presenza sono proprio i comunisti ( non è stato forse NAPOLITANO ad insistere per l’utilizzo di SIGONELLA per gli attacchi alla LIBIA?)
A me proprio non danno alcun fastidio, anzi se non ci fossero loro, TORRI DI QUARTESOLO, sarebbe un mortorio. 🙂

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Gatón

Raccattapalle, un processo tipo Norimberga avrebbe tolto di mezzo i veri responsabili.
Tra gli imputati cu sarebbero dovuti essere anche tanti voltagabbana colpevoli di vendette personali.
Invace li hanno mandati in parlamento.

Rispondi
Simone

Io non ho capito in base a cosa le pene di morte decise a Norimberga dai vincitori (sotto forma di Stato) verso quei vinti sia stata giusta e in base a cosa le vendette di chi ha subito soprusi personali di vario tipo per decenni non lo sia. E in base a cosa un Almirante sia stato un parlamentare protagonista per decenni dopo il ventennio.

Rispondi
Gatón

Tanto per cambiare emetti giudizi per partito preso.
Giustifichi le vendette personali …
Di quali crimini si è reso responsabile Almirante ?
In compenso vai a vedere, tanto per citarne uno, Moranino.

Rispondi
Simone

Almirante durante il regime fascista (che ufficialmente è bandito in Italia con la sua ideologia) fu un importante dirigente del partito, autore di articoli razzisti e antisemiti; dopo la guerra non rinnegò mai la sua fede fascista, la sua ostilità alla democrazia e la sua ammirazione per Benito Mussolini. Iniziò a lavorare come giornalista e fu uno dei principali redattori de La difesa della Razza, il periodico che iniziò le sue pubblicazioni nel 1938 e che, insieme all’approvazione delle cosiddette “leggi razziali”, segnò la definitiva svolta antisemita e razzista del regime fascista.Uno dei suoi articoli più citati venne pubblicato il 5 maggio del 1942. «Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti», scriveva Almirante, «altrimenti finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei». Per Almirante «non c’è che un attestato col quale si possa imporre l’altolà al meticciato e all’ebraismo: l’attestato del sangue».
Alla caduta del regime fascista, nel 1943, Almirante entrò a far parte della Repubblica di Salò, il regime fantoccio che i nazisti instaurarono nell’Italia settentrionale. Grazie alle sue credenziali di giornalista fedele al regime venne nominato capo di gabinetto del ministero della Propaganda. In quel periodo Almirante firmò un manifesto distribuito nella provincia di Grosseto in cui veniva intimato agli sbandati dell’esercito italiano (che dopo l’armistizio dell’8 settembre si trovavano in una situazione di grande confusione) di arrendersi e consegnare le armi alle milizie fasciste o all’esercito tedesco, pena la fucilazione.
Quando il documento venne pubblicato dal quotidiano del Partito Comunista L’Unità, nel 1971, ne nacque una lunghissima battaglia legale. Almirante querelò i giornalisti che avevano pubblicato il manifesto, accusandoli di aver falsificato un documento, e per sette anni L’Unità, Il Manifesto e il leader neofascista si scontrarono in tribunale. Alla fine il procedimento dimostrò che il manifesto era autentico ed era stato effettivamente realizzato da Almirante in quanto capo di gabinetto del ministero della Propaganda.
Durante la sua lunghissima carriera politica non rinnegò mai la sua passata appartenenza al regime e la sua fede fascista. «La parola fascista ce l’ho scritta in fronte», disse in un’intervista.
Un fascista dichiarato in parlamento, per l’appunto. Ma in un Paese in cui tutto può passare, è passata anche questa.

Sulla questione vendetta, mi pare di essere stato chiaro: io probabilmente non avrei agito così. Ma mi risulta facile dirlo dato che non ho subito soprusi, non mi hanno ammazzato mezza famiglia, rovinato la vita in mille modi eccetera eccetera eccetera. La storia dell’umanità funziona anche così. Fai della violenza sistematica il tuo credo per più di vent’anni e poi pensi che una volta finito in tuo potere parte delle persone che hai reso vittime per decenni aspettino la giustizia dei tribunali? Mi sembri un illuso. E non capisco come non si possa capire che la reazione (mai pari nei numeri all’azione comunque, Foibe comprese) faccia parte della logica della storia quando la faccenda si fa profondamente brutale. Da un non pacifista, esattamente come me, francamente lo trovo un atteggiamento deludente.

Rispondi
Gatón

Ti ringrazio per l’articolata risposta.
Hai confermato che Almirante non ha ucciso nessuno, ne’ firmato condanne a morte.
A differenza di altri onorevoli.

Simone

Questo ti conferma che aveva ragione Churchill, ovvero che l’esecuzione di Mussolini in Italia ha impedito un altro processo di Norimberga. Processo nel quale Almirante avrebbe sicuramente subito una condanna. Invece diventò parlamentare. E gli fu molto utile tra l’altro, perché scampò almeno ad un’altra condanna certa, dato che se ne fece scudi nel 1986 quando a seguito dell’emersione dei documenti che provavano il passaggio del denaro tramite una banca di Lugano, il Banco di Bilbao e il Banco Atlantico. Giorgio Almirante e l’avvocato goriziano Eno Pascoli vennero rinviati a giudizio per il reato di favoreggiamento aggravato verso due terroristi neofascisti. Pascoli verrà condannato per il fatto nel 1987; Almirante invece, si fece più volte scudo dell’immunità parlamentare, all’epoca ancora riconosciuta a deputati e senatori, fin quando si avvalse di un’amnistia prima dell’inizio del processo, nonostante la legge ne prevedesse già da molti anni la rinunciabilità proprio al fine di tutelare il diritto dell’imputato all’accertamento dei fatti.
Inoltre, in seguito alle indagini sulla Strage di Peteano, il terrorista neofascista Vincenzo Vinciguerra – reo confesso per la strage – rivelò nel 1982 come Almirante avesse fatto pervenire la somma di 35 000 dollari al terrorista Carlo Cicuttini, dirigente del MSI friulano e coautore della strage, affinché modificasse la sua voce durante la sua latitanza in Spagna mediante un apposito intervento alle corde vocali: tale intervento si rendeva necessario poiché Cicuttini, oltre ad aver collocato materialmente la bomba assieme a Vinciguerra, si era reso autore della telefonata che aveva attirato in trappola i carabinieri e la sua voce era stata identificata mediante successivo confronto con la registrazione di un comizio del MSI da lui tenuto.
Almirante alla luce di tutto questo e tanto altro, sarebbe dovuto trovarsi altrove, non certo in parlamento. Posso intuire una difficoltà da parte tua ad ammettere certe questioni. Me ne farò una ragione.

 

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