TRUMP-PUTIN, PADRONI DEL MONDO

Piaccia o meno ci sono due padroni del mondo (occidentale): Trump e Putin.

La bozza d’accordo pare comprenda cessioni territoriali da parte dell’Ucraina e intesa sia sull’economia che sul controllo del nucleare.

Quanto a Zelensky e la Ue illusioni inutili: possono solo rispondere signorsì.

Questo il quadro a mio modesto parere.

Voi cosa pensate evitando di confondere i desideri con la realtà?

DESTRA E SINISTRA IN VACANZA

Il grande, l’inimitabile, Giorgio Gaber ci ha ben spiegato che l’unica differenza è che quelli di sinistra fanno la doccia e quelli di destra il bagno in vasca.

E Adesso? Se sei di sinistra o di destra vai in vacanza al mare o in montagna? C’è anche la terza opzione per chi ama la cultura (in tanti?): le città d’arte.

Voi che meta avete per le vacanze?

Per me l’unica certezza è che l’Italia è talmente bella e ricca di ogni opportunità che non ha senso andare all’estero.

Dai, divaghiamo un po’ per Ferragosto…

LA CORSA AI TATUAGGI

Milioni e milioni di italiani sulla soglia di povertà. Milioni e milioni di italiani tatuati: senza nessuna differenza di sesso, d’età, di reddito. Non che costi poco farseli; poi c’è anche il buonsenso di chi spende per cancellare i tatuaggi fatti, come ha scelto una mia cara amica giornalista.

Ai miei tempi si andava di alcol e Maria Giovanna. I tatuaggi erano sconosciuti.

Oggi come si spiega questa scelta di massa a farseli? E’ un cambiamento “culturale”? Originalità o conformismo? Vuoi lasciare un segno indelebile anche dopo la tua morte?

Nei cimiteri, al posto della croce e del nome del defunto, ci metteremo un suo tatuaggio?

Voi come spiegate questa corsa a tatuarsi che, ripeto, non ha limiti né di sesso, né di età, né di censo?

Non è che siamo di fronte ad un autolesionismo di massa (legato al fine vita della cultura)?

COSA PENSARE DELL’ETNA

La cosa certa è che l’Etna ha fatto l’ennesima eruzione, e che serve a rilanciare la discussione.

Si può pensare che è poco nulla rispetto al danno climatico provocato dall’uomo con industrie e auto: come se uno spettatore in Arena si accendesse una sigaretta.

Oppure all’opposto si può ritenere che l’eruzione abbia provocato più riscaldamento e inquinamento di tutte le attività umane.

Altra cosa certa: i vulcani ci sono in tutto il mondo e da sempre ci sono anche le eruzioni.

Cosa dobbiamo pensare?

LA LEZIONE DEL PROF. ZWIRNER

Ringrazio di cuore chi sul sito ha ricordato mio padre.

Aggiungo un dettaglio personale ma importante. Lui si impegnò a crescere e sistemare i suoi sette fratelli e sorelle rimasti orfani di padre. Solo dopo si sposò ed ebbe mia sorella e me.

In politica fin da ragazzino ho sempre condiviso le sue scelte. Era contro ogni dittatura sia di destra che di sinistra, sia di Mussolini-Hitler che di Stalin. Finì il suo percorso politico con i repubblicani di Ugo La Malfa che veniva anche lui dal partito d’Azione.

Durante il fascismo ci voleva molto coraggio ad essere antifascisti, non come adesso.

Mio padre mi raccontò che, quando il Duce si affaccio alla finestra ad annunciare “l’Italia ha finalmente il suo impero”, lui era seduto in una panchina con un amico ed erano gli unici due antifascisti rimasti…

Quanto al suo spessore di docente è cosa d’altri tempi. Allora per andare in cattedra dovevi studiare anni e dimostrarlo con concorsi molto seri. Oggi ci vai per familismo, appartenenza politica, quasi mai per appurata competenza con concorsi divenuti farlocchi.

Il risultato è il crollo della pubblica istruzione con ripercussioni molto negative su tutte le professionalità.

Temo che siamo avviati al fine vita della cultura.

Sul clima basta l’esempio storico: Groenlandia, Greenland, Terraverde. Quando fu scoperta non era ghiacciata come ora perché le temperature erano più elevate, non certo per la produzione industriale inesistente. Altro che anno più caldo di sempre: dirlo è l’ennesimo esempio che si ignora la storia e siamo avviati al fine vita della cultura.

LA SCIAGURA DEL GREEN DEAL

Di strage comunista aveva parlato Paolo Mieli, ma capisco l’incontenibile desiderio di attribuire questa affermazione al fascista di Zwirner.

Dopo di che il clima: caldo d’estate e freddo d’inverno. L’anno più torrido di sempre è un’invenzione. Fatta perché? Direi per convincerci ad accettare quella sciagura economica per famiglie e imprese che è il Green Deal.

Dopo di che non dubito che Mario’56 ci spiegherà che no, che il Green Deal è un’opportunità stupenda che solo gli ignoranti di destra possono trascurare e condannare a loro discapito.

“CI SONO ANCHE LE STRAGI COMUNISTE”

A dirlo è Paolo Mieli: “Perché nessuno chiama i reati dei terroristi di sinistra “comunisti”? Nessuna sentenza né targa che dica “qui ci fu una strage comunista”, qui i comunisti ammazzarono Aldo Moro”.

Secondo Mieli , oltre alle stragi fasciste come a Bologna, ci sarebbero anche quelle comuniste.

Voi cosa dite?

LE ELITE RUSSOFOBE E UCROFILE

La dichiarazione è dell’ambasciatore di Mosca e mi pare inappuntabile: nessun dubbio che le nostre élite siano schierate contro la Russia e a favore dell’Ucraina.

Quando parli coi cittadini comuni il quadro si fa più variegato

Il problema di fondo mi sembra l’incomparabile spessore politico di Putin rispetto a Zelensky.

Un po’ come se a capo della Russia ci fosse Mario’56 e a capo dell’Ucraina io…

Anche qui c’è un contesto storico. Tutto inizia quando l’Ucraina decide di perseguitare gli abitanti russofili di alcune regioni. La soluzione poteva essere quella di concedere l’autonomia a queste regioni. Ma non fu scelta.

Dopo di che la reazione di Putin può essere ed è spropositata. Ma prendiamo anche qui atto della storia: Hitler non fu vinto con una trattativa di pace ma con la sua totale sconfitta. Piaccia o no succede così in tutte le guerre.

Auguri agli ucraini che hanno un leader impegnato anzitutto a destituire la propria classe dirigente per rimanere al potere.

Lo salveranno i grandi, costanti, abbracci di Meloni e degli altri leader occidentali?

COSA E’ IL VERO GENOCIDIO

Marcello Veneziani ha ricordato l’immane tragedia delle bombe atomiche sganciate dagli Usa.

Hitler era stato sconfitto, il Giappone era in ginocchio. E le due atomiche non furono sganciate sui resti dell’esercito giapponese ma sulle due città di Hiroshima e Nagasaki: una strage, centinaia di migliaia di morti civili. E nessuno né allora né dopo mai ha parlato di genocidio.

La sinistra, che allora esisteva, gridava “yankee go home” di fronte alla guerra del Vietnam. Dovrebbe farlo anche adesso, che sia Trump o che siano stati i presidenti precedenti.

Strage dei civili giapponesi imparagonabile alla tragedia dei 50 mila morti a Gaza (da appurare se ad uccidere è Israele o Hamas).

In ogni caso il termine genocidio ha un significato preciso: significa volontà di eliminare completamente un intero popolo. Soluzione finale ben diversa da una strage per quanto ampia di civili.

Quindi non si tratta di negare le responsabilità – sempre da appurare – ma usare il termine genocidio per quanto accade a Gaza è storicamente inesatto, come ha sottolineato anche la Segre.

Dopo di che resta più illusorio sperare in una pace prossima; dobbiamo purtroppo prendere atto che le stragi continuano sia in Medioriente che in Ucraina.

CHI HA DISTRUTTO MILANO

Sono stati la giunta Sala, gli imprenditori dell’edilizia e gli architetti come Boeri? O e stata la magistratura col suo intervento e la raffica di arresti?

Per me vale senza dubbio la seconda.

Anticipo Mario ’56: quel “fascista” di Zwirner difende l’ottimo operato della giunta Sala. Anche per un motivo ovvio: non puoi essere garantista a corrente alternata, a seconda del colore politico dell’imputato (Meloni dixit).

Poi la riforma della giustizia: la separazione delle carriere, ammesso che arrivi, è solo un passo. Resterebbe fondamentale sanzionare con rigore i magistrati che, per ansia esibizionista, adottano provvedimenti inaccettabili.

Resta indimenticabile l’esempio di Enzo Tortora: il magistrato che lo arrestò invece che licenziato in tronco fu promosso. L’associazione nazionale magistrati avrebbe un problemino interno che pero, da casta, ritiene inesistente.