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RICOMPATTIAMOCI E RIPARTIAMO

Partita bruttissima quella di stasera a Bari. Non è la prestazione negativa in sé che mi ha fatto star male: può capitare una serata no in un campionato e così male, in effetti, poche volte ricordo di aver visto il Padova giocare. Purtroppo il problema è che questo mercato ha impresso un segno negativo nella testa di molti giocatori, non solo in quella di Cacia, lasciato a casa proprio perché, parole di Dal Canto, “con la testa è altrove e io ho bisogno di scendere a Bari con gente che pensa solo alla partita”. Per mesi abbiamo rincorso un difensore (prima Pesoli, poi Acerbi, poi il terzino Felscher): alla fine non è arrivato alcun rinforzo (a parte Bentivoglio che è un centrocampista) ma forse tutto questo dire che la difesa andava aggiustata non ha fatto bene ai giocatori che quella difesa la compongono dalla scorsa estate che, guarda caso, stasera sono stati tra i peggiori in campo. Si è inoltre parlato della possibile cessione di Milanetto e Cacia e pure di quella di Portin che invece sono rimasti tutti alla corte di Marcello Cestaro. Mi chiedo: Cacia a parte, che forse voleva lui andare a giocare di più altrove oppure tentare la rotta di avvicinamento alla serie A senza passare per altri sei mesi in B, con che testa questi ragazzi sono rimasti qui?

Alla luce di quello che ho appena scritto, credo che il compito più delicato che spetterà nei giorni prossimi a mister Dal Canto non sia quello di capire cosa tatticamente o tecnicamente non ha funzionato stasera a Bari, ma piuttosto quello di ricompattare lo spogliatoio per ripartire di slancio, con tutti allo stesso livello di motivazione. Trevisan e Legati saranno squalificati e dunque sabato scatterà nuovamente l’ora di Portin al centro della difesa: ecco bisognerà fare in modo che sia il miglior Portin, convinto che, se è rimasto a Padova è perché, anche se ha giocato poco fino a questo momento, è utilissimo alla causa, come tutti gli altri. Come ho scritto nelle pagelle, c’è da “rimotivare quelli che dovevano partire e non sono partiti e far risentire importanti coloro che, come tutti gli altri, lo sono ma magari adesso si sentono meno considerati”. Dal Canto in questo si è sempre dimostrato il numero uno fin dal giorno in cui si è seduto sulla panchina biancoscudata: anche stavolta non mancherà di mettere la sua personalità, la sua schiettezza e la sua grinta al servizio della causa. Del resto, dalle situazioni difficili, finora, è sempre uscito a testa alta e con il gruppo dalla sua parte. E quale migliore occasione del più sentito dei derby…

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