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SARA’ UNA LUNGA BATTAGLIA, METTIAMOCELO IN TESTA

Arrivare alla salvezza sarà dura. Durissima. Il Padova dovrà lottare con tutto se stesso e soprattutto calarsi nella mentalità di una squadra che lotta SOLO ed ESCLUSIVAMENTE per mantenere la categoria in cui sta giocando adesso. Lo dico anche a me stessa che, qualche settimana fa, sono caduta nella tentazione di pensare che, con un filotto di risultati e con la regola dei playoff allargati, il Padova potesse ancora sperare non solo di raddrizzare la barca che sta viaggiando storta ma anche di scalare la classifica fino a portarsi nella sua parte più nobile.

Non succederà niente di tutto questo. Dobbiamo quindi smetterla di aggrapparci ai tre punti di Carpi come alla manna dal cielo perché, anche se ci verranno dati, non saranno decisivi per farci cambiare improvvisamente obiettivi e strategie.

Una volta in più ho capito questo guardando oggi la sfida col Crotone. Certo, il Padova ha avuto le sue occasioni e poteva anche portarsi in vantaggio, specie nel primo tempo, ma non l’ha fatto. E alla fin fine è stato il portiere Mazzoni il migliore in campo, impedendo al Crotone di farci la festa. Quindi è inutile dire “se Melchiorri segnava”, “se Pasquato tirava meglio”, “se Cuffa ne approfittava”. Questi siamo e i nostri limiti, a volte tecnici a volte anche caratteriali, sono ormai evidenti. La salvezza sarà un traguardo da costruire con pazienza e forza mattoncino dopo mattoncino. Il punto di oggi rappresenta proprio uno di questi mattoncini ma il muro da alzare è alto e noi siamo appena alla base.

Mettiamocelo nella zucca. Che forse vivremo con maggior serenità il percorso tortuoso e difficilissimo che ci attende da qui alla fine.

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