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DI PIU’, NIN ZO!

Cito il titolo di una raccolta di barzellette del simpaticissimo comico Martufello per descrivere l’attuale situazione del Padova. Che tutto è fuorché una barzelletta, ma senz’altro non è normale: perlomeno secondo i miei personalissimi criteri di normalità.

La squadra di Oscar Brevi sta facendo un campionato straordinario: è terza in classifica da un po’ di settimane (e sta dunque migliorando alla grande il quinto posto dello scorso campionato, come richiesto dai dirigenti a inizio stagione) e da oggi è a -1 dalla seconda posizione in cui c’è il fortissimissimo Parma. La corsa sul Venezia, primo sempre a +8, rimane difficilissima da compiere ma ancora matematicamente possibile, con uno scontro diretto da giocare in casa. Altinier è a 11 gol. De Cenco, dopo le due reti segnate in Coppa Italia, oggi si è sbloccato anche in campionato. Neto Pereira rimane sempre una granitica garanzia. La difesa regge alla grande, guidata da un Emerson che oggi ha illuminato a giorno l’Euganeo anche quando il sole ha iniziato a scendere. A centrocampo De Risio sta recuperando un po’ alla volta la forma dei tempi migliori, Dettori è incontenibile, Mandorlini una roccia, Favalli e Madonna due pendolini con il serbatoio sempre pieno.

Mi domando e vi domando: cosa deve fare di più il Padova per convincere molti suoi tifosi a non sparargli contro se magari in Coppa non è andato in finale o magari quando arriva semplicemente un pareggio al posto di una vittoria? Quanti risultati positivi deve portare a casa ancora questo gruppo per dimostrare di essere un grande gruppo e per invogliare il pubblico a riempire gli spalti dell’Euganeo ora che la stagione entra nel vivo della fase finale, playoff compresi?

Mi piacerebbe che a questa domanda la gente rispondesse: niente. Più di così il Padova non deve fare. Ci piace così com’è e, al netto di qualche scelta discutibile dell’allenatore e di qualche partita che magari non si conclude come vorremmo, l’amiamo alla follia. E invece no: c’è sempre qualcosa da dire. C’è addirittura chi scomoda la mediocrità dell’intero girone B per dire che i biancoscudati in fin dei conti così bene non stanno facendo. Ma ci rendiamo conto che stiamo parlando del raggruppamento più equilibrato di tutti e che fino a un po’ di tempo fa nel giro di pochissimi punti, dalla prima posizione in giù, c’erano qualcosa come nove squadre?

Io ribadisco: “Di più, nin zo”, cioè “di più non so cosa questa squadra debba fare”. Spero che, andando avanti così, questi ragazzi riescano a convincere anche gli scettici più incalliti. Anche se mi rendo conto che forse sto parlando di un’impresa a tratti più difficile di quella che farebbero in campo se alla fine riuscissero ad arrivare primi.

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