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PECCATO DAVVERO

E’ un po’ nel dna del Padova riuscire a compiere imprese titaniche quando tutti lo danno per morto e, al contrario, scivolare su una buccia di banana quando tutto sembra instradato verso la vittoria.

E’ successo tante volte alla squadra biancoscudata di asciugare lacrime copiose di tifosi ormai senza speranze. Nel 2009, ad esempio, ricordo che a poche giornate dalla fine del campionato che ci ha regalato la promozione in B ai playoff eravamo rassegnati a vivere un altro campionato in C. Tutto ebbe inizio con una vittoria in casa della Cremonese (gol di Varricchio) e da lì fu tutta un’escalation fino alla finalissima playoff di Busto Arsizio vinta 2-1.

Stasera purtroppo si è verificata la situazione contraria: sul più bello che il tifoso si è un attimo rilassato, pensando che il buonissimo primo tempo dei ragazzi di Mandorlini e l’espulsione all’inizio della ripresa di Fagioli, l’elemento fin lì più vivace e pericoloso del centrocampo della Juventus Under 23, fossero due situazioni di assoluto favore da sfruttare al meglio fino al fischio finale per portare a casa la vittoria e dunque il passaggio del turno, la squadra è crollata.

Non riesco ancora adesso a darmi una spiegazione dell’improvviso cambio di inerzia della partita. Il Padova stava conducendo il match senza discussioni. Nella prima frazione di gioco si era procurato almeno 3 palle gol nitide tra il colpo di testa di Kresic, il tiro da fuori di Ronaldo e la bordata in diagonale di Gabionetta respinta da Loria. Espulso Fagioli, però, invece di salire in cattedra definitivamente, si è fatto infilare due volte in pochi minuti in modo a dir poco ingenuo. La squadra più giovane e sulla carta più inesperta si è all’improvviso trasformata in un gruppo di giocatori scafati e bravi a gestire un risultato fino ad acquisirlo. Il Padova invece, preso dall’ansia, ha smesso di ragionare smettendo un po’ alla volta di aggredire e rendersi pericoloso.

Peccato davvero uscire in questo modo. Non che contro la Sambenedettese e la Feralpi si fossero visti i fuochi d’artificio. Ma potevano tranquillamente essere considerate due partite di rodaggio dopo la lunga sosta, necessarie soprattutto a mettere minuti sulle gambe e certezze nella mente. Nulla di tutto questo. Se ne riparlerà l’anno prossimo. Con Sogliano e Mandorlini sulla via della riconferma. Entrambi dovranno essere bravi a sfruttare tutto il tempo in più che avranno a disposizione rispetto alle altre concorrenti per costruire la squadra in modo da non fallire l’obiettivo che stasera è sfumato sul più bello che ci si cominciava a credere.

48 commenti - 6,614 visite Commenta

stefano.r

Gattamelata era di Narni…….. probabilmente tifa Ternana cosi come Sant’ Antonio Benfica o Sporting. meglio passare al Ruzante e a Santa Giustina

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filippo

Sogliano dovrebbe dare le dimissioni domani mattina, altro che riconferma.
lo dice uno che ha gridato al miracolo il giorno della sua “venuta”.

Tutto quello che si poteva sbagliare quest’anno, l’ha sbagliato.
Persino la scelta di Mandorlini per me è più che opinabile, alla luce poi di un mercato fatto alla “Valentini”, con gente presa un tanto al chilo da uno che dimostra di non conoscere minimamente la categoria.

30 giocatori in rosa sono un abominio gestionale, che se non fosse per le risorse di Oghourlian ti porterebbe dritto al tribunale, con i libri contabili sotto braccio.

Se queste sono le premesse per il 2020-2021, mi auguro che gli stadi restino chiusi ancora per un bel po’. Non vorrei dover assistere dal vivo alla sconfitta interna nel “derby” con il Campodarsego…

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Enrico M.

La spiegazione è semplice Martina, squadra mediocre sul piano della qualità e inconsistente a livello mentale. Finale scontato che chiude il cerchio di un anno buttato nell’ottica del presa per il c… del piano triennale.
Ora la proprietà cominci a parlare chiaro. Se il “progetto” è sopravvivere senza ambizioni almeno lo si dica in modo trasparente.

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#andràtuttoinvacca

Esatto Martina, quel che è successo era semplicemente fisiologico. Noi padovani lo sappiamo bene.

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Lacoste76

La parola DNA ormai fa breccia anche negli articoli di chi ci ospita. Vedo pian pianino ciò che profetizzo da un decennio almeno, viene capito.

Detto questo, parliamo della Dirigenza.

Oughourlian è presente con il portafogli (grazie) ma TOTALMENTE ASSENTE CON LA PASSIONE, passione che ha delegato al buon Boscolo Meneguolo che mi sembra una figura rispettabile ma priva di quelle caratteristiche che infondano coraggio e voglia di andare oltre l’ostacolo ai giocatori.
Alessandra Bianchi incute quasi timore con la su professionalità milanese a noi veneti (presunti) bigotti. Il suo ruolo non è giudicabile da noi tifosi ma quando la sento parlare, pur percependo buon senso e capacità, avverto di nuovo l’assenza di PASSIONE.
Come DS non a caso fu scelto Sogliano dandogli carta bianca che lui ha sfruttato mooooolto male commettendo l’errore (sottolineato giustamente da Filippo) di comprare decine di giocatori quando ormai è chiaro che i campionati si vincono con Rose snelle puntando su un gruppo affiatato e su un 11 titolare + qualche sostituto. Invece abbiamo rivissuto le scene dell’anno di Penocchio e dello scorso anno quando la squadra che finì il campionato era per 9/11 diversa da quella che l’aveva iniziato.
Io personalmente non saprei elencare metà dei giocatori che giocano col Padova nè il perché siano stati presi.

In ogni caso per tutto l’anno ho percepito il Calcio Padova come un FREDDO RAMO D’AZIENDA e non come una squadra di calcio.

Oughourlian a mio avviso non potrà mai essere presente, e lo staff scelto non è in grado di sopperire a quella carenza di passione che nel calcio ti fa andare al di là dei freddi numeri come ci insegna la realtà del Cittadella.

Per la prima volta spero che il Cittadella vada in serie A mentre lo scorso anno gli tifosi contro. Non perché io voglia tifare Cittadella (non lo farei mai) ma perché se lo meritano tanto più vedendo gli scempi commessi a pochi km da oltre 20 anni.

Purtroppo la storia pesa sempre di più.

Nel rapporto abitanti/importanza della città/calcio PADOVA È LA CITTÀ CALCISTICAMENTE PIÙ PERDENTE D’ITALIA DAL 1962 ad oggi cioè quasi 60 anni, cioè più di metà della vita stessa di questo sodalizio. È un dato di fatto che mi fa pensare sia meglio dedicarsi ad altro nella città del Santo

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stefano r.

Il Cittadella non è solo passione, è finito da un pezzo il calcio cuore e bandiere

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filippo

sottoscrivo con l’eccezione del tifo per il Cittadella; per me inconcepibile tifare per un’associazione di falsi preti lamentosi.

non so dal 62 ad oggi, ma per età anagrafica dico che dal 96 ad oggi abbiamo vinto due campionati di quarta serie e due di terza serie. Di questi ultimi uno l’abbiamo “vinto” con un play off a busto di cui un giorno forse qualcuno racconterà i retroscena, l’altro due anni fa giocando a calcio per metà stagione e vivacchiando per quell’altra grazie all’inconsistenza (culminata nel fallimento aziendale) delle altre concorrenti.

mi sono già espresso su Sogliano, che è comunque espressione a sua volta di una società che bada solo a far quadrare, in maniera non troppo sanguinosa, i conti. D’altronde non vedo che altro ci si potrebbe attendere da uno che opera nella finanza, ha investimenti in X altre attività (tra le quali altre due squadre di calcio), che viene a Padova una volta all’anno e che ha demandato la gestione corrente a professionisti fidati – esattamente come si farebbe per una qualsiasi altra azienda. Io ho persino il dubbio che si sia trovato al comando suo malgrado, convinto di fare il semplice socio di minoranza e in qualche modo costretto a salire sul ponte di comando per cercare di evitare lo schianto sugli scogli, inevitabile dopo la gestione bulimica dello scorso campionato di B.

Gli stolti siamo noi che continuiamo a credere che a qualcuno interessi veramente di questa squadra.

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stefano r.

Certo, peccato, ma come si fa a buttare via un anno di lavoro in questa maniera?
Vorrei, anzi pretendo, spiegazioni da parte dello staff, ma non del tipo la palla è rotonda, fa caldo c’è stata la sosta e via dicendo, fa caldo per tutti, sono stati quattro mesi terribili per tutti..
Datemi spiegazioni CONVINCENTI riguardo le scelte fatte e riguardo il prossimo campionato.

CON – VINCENTI

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fabio.pd

Premetto: io tiferò sempre Padova, apprezzo molto la passione dei tanti tifosi e la professionalità di Martina. Detto ciò….di solito, a pranzo, vado a mangiare in un posto dove sia che ordini pasta cacio e pepe piuttosto che carbonara o insalata di riso….il sapore è sempre lo stesso: non sa da niente! Stesso confronto…mi rendo conto che non sa alcun sapore la “squadra”…a parte qualche lampo di qualche giocatore..io non ho mai visto un gioco che caratterizzasse la squadra. Non sa alcun sapore lo staff dirigenziale…per loro il Padova è un’azienda con profitti e perdite…..e basta…non serve mettersi attorno al collo la sciarpetta biancoscudata. Non sanno alcun sapore …mi spiace dirlo….i canali informativi/televisivi con poco spazio alle vicende del Padova, solo continua pubblicità che invita gli ascoltatori a cambiare canale. Non sa alcun sapore la città di Padova, intesa come municipalità, della serie…”meno rotture di palle”….
Ci vuole passione a “cucinare”, ci vuole passione a “lavorare” occorre dimostrare di essere dei professionisti VERI, ci vuole passione a dirigere una squadra con la propria presenza costante, con la comunicazione costante, con i risultati che devono essere costanti,

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Principe

Decidere a caldo è sempre sbagliato. io terrei sia mandorlini che sogliano. ricordando che la maggior parte dei giocatori in rosa sono nostri e non in prestito, prenderei due attaccanti forti, di categoria, e un vice di ronaldo altrettanto forte. la squadra non va rifondata, solo migliorata.

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massimo

Un fallimento totale. La coppia Sogliano Mandorlini che più di qualcuno all’inizio diceva coppia vincente, tanta roba ecc. ecc. si sono dimostrati inadeguati. Mandorlini ha accettato Padova ma gli vorrei chiedere quali altre proposte ha avuto? Sogliano chi se lo piglia più. E poi via tanti giocatori ormai a fine corsa , netta dimostrazione ieri sera, umiliati da dei ragazzini.
Il DNA di Padova è questo.
Ed ora guardiamo alla TV i derby di Vicenza/Cittadella/ Venezia… noi abbiamo il CAMPODARSEGO!!!
Che tristezza !!

Massimo

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QuoreSqudato

E saremo capacissimi di prenderle anche da loro.

Sono in lutto… Covid scendi sull’Euganeo

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stefano r.

Si continua a parlare di passione, destino, dna, ma il calcio ormai è solo business. esattamente come qualsiasi altra azienda. Togliamoci dalla testa che all’ improvviso salterà fuori qualcuno che prenderà in mano il Padova perchè innamorato dei colori biancoscudati.
A questo punto si continui con Oughourlian, Sogliano Mandorlini per fare in modo che l’ azienda Padova Calcio produca ricchezza e, grazie a questa, risultati sportivi soddisfacenti.

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Lacoste76

A mio avviso sbagli.
Esistono molti fattori ambientali per far sì che un un’azienda funzioni.
A Padova è palese che non ci siano i presupposti per fare calcio.
– In primis mancano imprenditori grossi interessati alla causa.
Dopo Puggina i padovani sono stati solo Mazzocco e Bergamin/Bonetto che sono piccoli medi imprenditori per fare calcio ad alto livello. Il resto sono stati un vicentino, 2 Lombardi ed ora un francese.

– lo stadio toglie atmosfera e quindi un bel po di punti ogni campionato (speriamo la nuova curva porti qualcosa)
– la stampa è radical chic, esalta il Cittadella e critica appena sia possibile, spaventando possibili imprenditori
– il pubblico dopo tante, troppe delusioni è ovviamente ridotto ai minimi termini ed il poco che c’è è giustamente incattivito
– la politica (tranne forse Bitonci e Giordani/Bonavina) se ne è sempre fregata delle sorti della squadra locale
– la presenza di rugby e volley tolgono interesse ed importanza alla squadra di calcio che ormai è vissuta dalla città con scherno, derisione, apatia ed ironia
– mettiamoci una sfiga atavica che purtroppo esiste e c’è stata in momenti topici della recente storia.

Fare calcio in determinate realtà è più facile che farlo altrove.

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tifoso ignoto

Il calcio è stato estromesso da Padova, dal momento in cui è nato l’Euganeo si è deciso che il Padova non doveva avere cittadinanza.
La pallavolo ha il suo tempio a S.Lazzaro il rugby alla Guizza la pallacanestro ha i suoi piccoli centri cittadini ricchi di storia come a S.Sofia e al Duomo.
Il Padova gioca in un posto dimenticato da dio nemmeno l’autobus ci passa, è stata una precisa volontà politica quella di emarginare il calcio Padova.
Se pensate che ogni città ha il suo stadio locale perfino Venezia che di campi calcio non ce n’è neanche l’ombra ebbene Venezia ha il suo stadio in città,vecchio vetusto ma veneziano al 100%. Se qualcuno vi chiedesse in che zona sta l’Euganeo sapreste dire come si chiama quel luogo? No perchè non ha un nome quel luogo è una specie di terra di nessuno
Il Calcio Padova è nato all’Appiani ha visto le sue fortune in quello stadio incastonato come un pietra preziosa all’interno della citta ed è morto all’Euganeo.
Come fa un imprenditore prendere in seria considerazione di acquisire il Calcio Padova, una società che ha sede in uno scatolotto di acciaio e cemento con i tifosi lontani dal gioco con i giocatori lontani dai suoi tifosi e lo stadio stesso lontano dalla sua città, buttato in mezzo alla campagna e per di piu vicino a un carcere.

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stefano.r

Molto interessante ciò che scrivi anche se fai morire la speranza. Prefersico pensare, ingenuamente, che arrivi, anzi sia già arrivato il businessman freddo, razionale, distaccato che con il denaro, anzi per il denaro risolva i problemi.

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fabio.pd

…dipende da quali livelli di calcio parliamo: più si sale di categoria più c’è business. Il Business è sempre esistito, anche ai tempi di Puggina. Nessuno gestisce una squadra di calcio per beneficienza….tranne le squadre parrocchiali di una volta (in cui io ho sempre giocato). Stesso discorso per la passione: esiste la passione del buon padre di famiglia, poi a seguire quella del giovane neo tifoso che viene accompagnato da qualche amico per la prima volta, nel quale inizia a crescere l’amore per la squadra, per la squadra, e poi c’è il classico ultras. In mezzo ci sono tantissime tipologie differenti….ma il COLLANTE è l’amore…la passione…per la squadra, per la maglia, per la città. Il business sta da una parte…..la passione sta dall’altra. A volte viene il vomito a vedere certe gestioni, certi business, ci si deve tappare il naso, ma poi passa. Da ultimo…..certe schifezze che accadono – a volte – inducono il tifoso a mollare, a dire basta.

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Enrico M.

https://m.padovagoal.it/2020/07/11/padova-boscolo-meneguolo-lobiettivo-rimane-lo-stesso-costruire-una-squadra-che-sia-protagonista/120291/

Un concentrato di fuffa con un tentativo di strizzare l’occhio al tifoso per tenerselo buono. Prosegue lo stile inaugurato fin dalla scorsa estate.
Il Padova in C deve ambire ad una sola cosa: la promozione.
Poi intendiamoci sulle parole caro Presidente: arrivare quinti-sesti e farsi sbattere fuori ai playoff in modo umiliante lei lo chiama essere protagonisti? Parlate chiaro e non prendeteci in giro

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filippo

Boscolo Meneguolo di Chioggia come lo apostrofa Borile con evidente fare derisorio.
Borile per altro deve avere dei conti aperti con ciosoti e adriesi, ricordo crociate insensate contro il presidente dell’adriese lo scorso anno

detto questo, cosa ti aspettavi… parliamo di un onesto rappresentante delle istituzioni biancoscudate o poco più.

Sogliano? Che fa, latita?
Sta scegliendo i nuovi dal carrello dei bolliti?
Quante mezze seghe alla Gabionetta portiamo a Padova per l’assalto alla Serie B 20-21?

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Principe

sogliano ha cannato l’attacco, ma il resto della squadra è buono. pre covid eravamo quinti, non ultimi, giocando di fatto senza attaccanti.. l’anno prossimo con due punte valide ce la giochiamo, se non smantelliamo tutto. peccato solo di perdere minelli, grande portiere.

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filippo

eh hai detto poco, canni l’attacco hai cannato un terzo della squadra.
e l’hai cannato di brutto…

non sono nemmeno così d’accordo che il resto della squadra sia così ok.
non hai un terzino destro di ruolo
a sinistra hai frascatore, baraye deve mangiarne di pastasciutta ancora per fare quel ruolo (non troppa però che era già sovrappeso le ultime)
andelkovic è un ex giocatore, vicino a kresic andava benissimo lovato ma l’abbiamo mandato a fare il soprammobile a verona per soldi, tanti o pochi non sto qui a discutere. Pelagatti, Fazzi, Rondanini roba buona per far numero, Capelli e Cherubin hanno preso la pensione

Centrocampo un capolavoro: partiti col trio delle meraviglie ronaldo germano castiglia, scoppiati dopo 10 partite, Buglio l’abbiam pagato 200k ed è probabilmente il migliore ma ne Sullo ne Mandorlinipadre l’hanno visto più di tanto. Mandorlini figlio lo salvo per l’attaccamento alla maglia, Halfredsson sprazzi di grande classe ma ha 40 anni, Nunes oggetto misterioso per ora.

Attacco una roba da TSO. Adesso torna anche il palo della luce del Congo Belga, buono giusto a fare le pubblicità dei bibitoni su instagram.

Ma Mandorlini a 60 anni davvero vuole infilarsi in sto delirio?

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Enrico M.

A me più degli errori, mi fanno incazzare le prese in giro. Se mi dicessero “puntiamo a navigare in acque tranquille e a non fallire, in attesa di qualcuno che ci liberi da questo peso” la vivrei meglio, pur non accettando la dimensione della C senza prospettive.

Sogliano secondo me ha commesso l’errore di cercare il colpo di genio a tutti i costi. Con un budget insufficiente per lottare per vincere, ha cercato di pescare il jolly con Sullo, Mokulo, Gabbionetta ecc. riempiendo la squadra di scommesse però siamo rimasti con un pugno di mosche. Forse avesse avuto un approccio più realista, oggi avremmo almeno una buona base per la prossima stagione. Il problema vero però resta la società e l’assenza di spunti concreti per toglierci dalla mediocrità

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massimo

Oggi sul Mattino di Padova il Presidente ripete la stessa tiritera dello scorso anno “Programmiamo la promozione “ ( convinto te) e la squadra non verrà smantellata ( male perché necessita sostituire almeno 6/7 giocatori) e poi ricorda con grande enfasi il gol di Soleri a Vicenza … dimenticando ( o non volendo ricordare) che loro sono in B e noi ancora nell’anonimato.
Presidente ormai solo i giornalisti sportivi di Padova ti credono ancora !!

Massimo

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Stefano

Una immagine che
Mi porterò dietro e’ la
“Dedizione alla Causa”
Di uno come
Pesenti …. credo sia entrato in campo ad Alessandria guardando una app
Per prenotare le
Imminenti vacanze – acquisto toppato in pieno come molti altri – ci attendono, temo, diversi anni di C

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stefano.r

Alcune notizie mi stanno aiutando a capire cosa è successo e mi diano la speranza che il Calcio Padova non è perdente per definizione.
1) calciomercato: interesse del Vicenza per Minelli. Non lo dico io che, essendo tifoso, ho il privilegio di ragionare con la pancia, ma dei giornalisti professionisti: il nostro portiere in occasione dell’ultimo match disputato ha un gol e mezzo sulla coscienza.
2) calciomercato: si lavora al riscatto di Kresic, Ronaldo potrebbe restare, Paponi (13 reti su 23 partite) potrebbe essere il nuovo centravanti: con un buon portiere questa potrebbe essere una buona spina dorsale del Padova della prossima stagione, naturalmente con la conferma della dirigenza e dello staff attuale.
3) Una rosa ridotta ad una 15 di titolari: potrebbe essere una soluzione, a patto di non fare la fine della Lazio che, proprio a causa di una rosa limitata, si trova causa infortuni e cali di forma in difficoltà.

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acp

dov’è sogliano? deve dare risposte e scuse.

voucher per abbonarmi? ma nemmeno gratis mi abbonerò, non vi meritate nulla. solo trasferte. anche se dubito ci saranno partite a porte aperte quest’anno.

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Giorgio

Perchè ha vinto la Coppa Italia ed era testa di serie.
Prima di scrivere e criticare pensare un attimino??

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sergio

Scusate, ma se la Juve23 è finita decima, e noi quinti, perché mai :
-abbiamo dovuto giocare in trasferta (con tanto di viaggio!) e, soprattutto, perché
-i due risultati non spettavano a noi ????????????

(e, perché NESSUNO HA PROTESTATO! MA CHE DIRIGENZA ABBIAMO????)

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Principe

l’unica via d’uscita da questo dramma trentennale è lo stadio. finchè l’euganeo rimane in piedi, o almeno finchè rimane com’è, saremo destinati a delusioni, amarezza, sconfitte.

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massimo

Principe, una punta per il prossimo anno c’è già…Paponi altra “garanzia “stile Gabbionetta e Litteri !!!
Poi dici che Sogliano ha sbagliato l’attacco? Ti sembra una cosa da nulla? Per salire di categoria le partite bisogna vincerne tante e se non segni la cosa diventa veramente improbabile.

Si è “crocifisso” Zamuner” ma Sogliano con un budget più alto mi sembra abbia fatto peggio.

E appunto ringrazia Minelli, che il prossimo anno non c’è più, altrimenti si arrivava decimi.

Massimo

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Principe

ma infatti sbagliare attacco è stata la causa della stagione buttata, non dico il contrario ma non farei una rifondazione. paponi bho, quest’anno 13 gol, l’anno prima 12, per il resto anonimato totale. penso siamo tutti d’accordo che serve altro. non so se le altre squadre abbiano giocatori con palmares eccezionali in rosa

Rispondi
acp

ora prendete la punta da doppia cifra? basta, è ora di finirla.

il voucher? di sicuro non lo do al settore giovanile che andrebbe abolito in toto, lo richiederò ma non lo userò.

merito di più.

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filippo

facciamo un bel triennale a uno di 32 anni, senza dimenticare che abbiamo Mr. Bibitoni e Pesenti ancora sul groppone.

Osannato Sogliano perchè il Padova ora ha giocatori di proprietà… ma siamo seri?
Dei dei Boscolo altro che voucher, sareste da esposto al codacons e all’associazione degli psichiatri per i tifosi che state mandando ai matti. Vi mando la parcella dello strizzacervelli.

A proposito di parcelle, ma Baldon mi può spiegare cos’è la “parcellizzazione dei tifosi”? Ho chiesto anche all’accademia della crusca, ma mi han chiesto se avevo bevuto kerosene addionato de grinton.

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tifoso ignoto

Mi sembra che il vero problema piu che i giocatori sia l’allenatore. Sogliano afferma che giocatori che
segnavano in altre squadre da noi si bloccano e fanno magre figure. Forse il gioco espresso non li fa
andare in gol. Mandorlini del resto non mi sembra abbia portato grandi novità in avanti.
Sogliano sta sparando la sua seconda cartuccia per la promozione. Con la prima si è affidato a un allenatore
d’azzardo uno che non aveva un passato nel senso che in pratica nn aveva mai allenato.
Ora si affida ad uno che di passato ne ha anche troppo, nel senso che ho l’impressione che il miglior Mandorlini
ormai sia un ricordo( Verona?).
Ma ho la sensazione che Sogliano stesso appartenga al passato legato ad una visione un po’ vecchiotta del calcio.
Riuscire a pescare un buon allenatore non è facile. Però guardarsi in giro non sarebbe male, ci sono giovani allenatori
non inesperti che possono portare un gioco diverso piu dinamico piu innovativo e anche piu divertente.
Del resto il Padova è andato in serie A con un allenatore semisconosciuto come Sandreani e che Aggradi ne aveva intuito le capacità e la dirigenza gli aveva dato tempo e fiducia. Ora di tempo Sogliano ne ha, non vorrei però dover aspettare la stagione 21/22 per vedere qualcosa di diverso. Se è cosi allora mi fermo, lascio passare il prossimo campionato che a mio avviso viste le premesse sarà come quelle precedente e ci vediamo a quello dopo.
Ciaooo

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filippo

molto interessante la considerazione sugli allenatori.
in effetti concordo, Mandorlini il meglio l’ha dato e non è un mistero che ai più è apparso molto diverso da quello che ricordavamo a Padova e a Verona. Direi sotto bromuro.

Sogno un Padova che giochi alla Klopp. Il problema è che di allenatori come Klopp in Italia non ne abbiamo. E se Sarri è l’avanguardia del bel gioco stiamo freschi. Forse De Zerbi. Già Gasperini non mi convince al 100%, se parliamo di estetica del gioco.

Man mano che scendi di categoria poi la qualità tattica scende vertiginosamente. Negli ultimi tre anni, se contiamo solo il nostro girone di Serie C, hanno vinto il campionato gente come Bisoli, Tesser e Di Carlo. Non esattamente profeti del gioco offensivo. E non esattamente dei quarantenni. L’impressione è che per vincere in Serie C servano fondo, forza fisica e un minimo di talento nei ruoli chiave. Stop. Ma se parliamo di trame di gioco, movimento senza palla, schemi, filosofia di calcio… siamo in fase profondamente involutiva. Di quelle che ho visto quest’anno solo la Reggiana mi ha impressionato, ma solo in parte. E anche Alvini non è esattamente di primo pelo.

Onestamente è difficile vedere bel calcio in terza serie, ma è anche vero che nessuno ci prova. Certo la scelta Mandorlini è l’all in di Sogliano. Se sbaglia anche questa prevedo tempi bui… pure peggiori di questi.

Rispondi
stefano r.

Ciao,
non capisco, Sogliano, Mandorlini, appena arrivati a Padova, sembrava fosse ridisceso Cristo in terra, a pochi mesi di distanza quasi senza calcio, non valgono più niente.
Forse sarebbe meglio mettere da parte questo vizio molto biancoscudato di criticare sempre tutti.
Se fossi Mandorlini e leggessi una cosa del genere rinnoverei solo se non avessi alternative, giusto per mettere in tasca un altro anno di ingaggio in attesa di tempi migliori.
Con questo ragionamento sarà impossibile che qualcuno venga al Padova con entusiasmo e voglia di fare.

Rispondi
Patrick

Se lo meriterebbero assolutamente.
dal 1999 MAI OLTRE LA TERZA SERIE:
Siamo noi i peggiori?? Lo so che fa figo vivere lamentandosi, pero’……
Ps. Ma Bergamin, a parte il poveretto di quel finto giornalista, come sta? Molto male?

Rispondi
filippo

BARILE TOCCA IL FONDO DEL BARILE:
stamattina la redazione (?!?) del “programmone” di approfondimento sul calcio padovano da Bergamin per morto.

Peccato che il pres. sia ancora al di qua del fiume.

Allucinante.

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